Funghi

Funghi

venerdì 7 giugno 2019


LA PROSSIMA SETTIMANA A PORCINI POTREBBE ANDARE COSÌ.

Ore 8 del 3 giugno 2018. 
Per trovare i funghi di domenica nell'orario peggiore bisogna arrivare alcuni giorni prima della moltitudine dei fungaioli!

Sono in macchina con Mara sulla strada per l’Appennino e discutiamo i dettagli dell’uscita programmata da una settimana con i dati di MAPPA DEI PORCINI, alla ricerca di estatini in alta collina.

“Ricapitoliamo”
dico io
“la temperatura è ancora bassa quindi dobbiamo cercare nelle fungaie più calde che conosciamo per gli aestivalis visto che da queste parti non ci sono  né  edulis  pinophilus.”.

“se è così”
risponde Mara
“la situazione migliore può essere quel tratto di bosco più esposto e caldo in prossimità del torrente,  ci sono anche le fungaie di galletti che escono prima degli aestivalis.

“Sono d’accordo”
commento io
“in questo modo evitiamo anche di perdere tempo e fatica nelle fungaie di aereus che vogliono più caldo. 

Appena messo il piede nel bosco riscopro il motivo per cui gli antichi romani consideravano il bosco un luogo sacro abitato dal genius loci tutore della sua sacralità e a cui bisognava dimostrare rispetto.
Sono contento e potrei fermarmi a cazzeggiare a lungo come sto facendo, tanto che Mara, con tatto, mi riporta sulla terra:

“direi di seguire la mulattiera e raggiungere in fretta le fungaie in basso”
“…e allora muoviamoci”aggiungo io.

                                                                         
Nel bosco l’aria è ferma, sembra umida, pesante.
Mi aspetto di inciampare nei funghi ma purtroppo non è così, anzi non se ne vede mezzo. Un piccolo senso di delusione è già in agguato, per fortuna è ancora una volta Mara che risolve le cose:
“Vieni un po’ qui”
Mi precipito!
È in ginocchio su un tappeto di foglie secche e sposta delicatamente quelle vicine a un galletto, dove ne compare un altro, poi un altro ancora. Ben presto l’unico galletto appena visibile si trasforma in una bollata di galletti tutti freschi e cicciuti come debbono essere alla partenza della buttata.
Questo è il momento giusto per fermarsi e guardare senza fare nulla.

                        NOTA: Il sacchetto non è riferito ai galletti che finiscono assolutamente nel cesto di vimini

È utile memorizzare i colori con la luce di quel momento, osservare le condizioni del bosco, ragionare con la temperatura del terreno per confermare o correggere il tiro e trovare la concentrazione che serve per fare uscire i funghi dai nascondigli dove stanno rintanati.


Ecco un verdone, la c’è un gruppo di russole rosse, due lattari, altri galletti e quella? Una splendida rubescens ancora chiusa in bella vista che fa muovere la macchina fotografica poi, quando decide lui, compare anche sua maestà il porcino che sapevamo già essere in zona.


Dopo un paio di ore, nel cesto ci sono diversi aestivalis piccoletti come sono alla partenza della buttata, molti galletti e russole fresche senza vermi, da aggiungere in padella al misto per le tagliatelle tagliate spesse e strette.
Possiamo essere soddisfatti.

                                                                          
È stata una bella giornata, abbiamo trovato un sacco di roba e anche i funghi, siamo contenti e ce ne torniamo a casa con la voglia di ripartire

2 commenti: