Funghi

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giovedì 27 gennaio 2022

QUANDO PARTIRANNO LE STAGIONI DEI PORCINI NEL 2022?

I porcini escono quando ci sono le giuste condizioni di pioggia e temperatura quindi in momenti diversi passando dalle regioni fredde del nord a quelle calde del sud e alle diverse altezze, per ognuno dei quattro porcini.


 
La MAPPA DEI PORCINI, permette di scoprire le giuste condizioni con una/due settimane di anticipo ma è impossibile ipotizzare quali saranno le condizioni meteo fra alcuni mesi e quindi quando potranno uscire i porcini.
 
È banale dire che in questo momento non ci sono le condizioni per i porcini, la mappa con le stazioni tutte rosse lo spiega con i dati della pioggia residua e temperatura mediana che elabora in diretta attraverso il mio modello di previsione sulla base dei dati meteo trasmessi da un migliaio di stazioni meteo in tutte le regioni.
Questa è l'immagine della mappa dei porcini oggi 27 gennaio 2022

Con gli stessi dati si può analizzare ciò che è accaduto negli ultimi anni dal 2017 al 2021 per avere un’idea generale.
 
L’osservazione che balza subito agli occhi è che non ci sono regole.
 
Ci sono partenze delle buttate già da aprile ma anche altre dove non si è visto niente fino a tutto giugno, per non parlare delle differenze fra i porcini del caldo e del freddo e di conseguenza nei diversi tipo di bosco nelle diverse regioni e altezze.

Per entrare un po' più nel dettaglio faccio una rapida carrellata con le previsioni della mappa dei porcini per ogni anno a fine maggio primi di giugno iniziando dal 2017

                               
Fino ai primi di giugno 2017 le stazioni erano rimaste tutte rosse; niente porcini.
 
Il 28 MAGGIO 2018 la situazione era questa.

Già nel mese di maggio 2018 c'erano le giuste condizioni per i porcini in quasi tutte le regioni. e le stagioni erano partite presto e bene.
 
 
Alla fine di maggio 2019 le condizioni erano buone in particolare nelle regioni del centro.

Le giuste condizioni si erano mantenute per il tempo necessario e all'inizio di giugno erano partite le buttate ma la siccità e il caldo africano dei giorni seguenti avevano bloccato tutto.
 
Il 29 maggio 2020 c'era una situazione ancora diversa.
Inizialmente le regioni del centro e le colline del nord avevano le condizioni migliori, col passare dei giorni si erano estese a tutte le regioni e giugno aveva dato soddisfazioni.
 
La partenza delle stagioni 2021 è subito stata strana.

Il 12 maggio il rapporto pioggia temperatura è entrato nel range di produzione in molte regioni, poi l’arrivo del caldo africano con le piogge distribuite a macchia di leopardo ha scombussolato la situazione. 
Per avere le prime buttate degne del nome si è dovuto attendere l’inizio di giugno e la mappa dei porcini del 12 giugno dà l’idea della situazione con le stazioni accese molto rarefatte.
I porcini sono usciti prima nelle regioni del sud, poi nei boschi caldi di castagni, infine nei faggi anche al centro nord ma sempre concentrati in zone a volte molto ristrette. Chi è stato bravo a trovare la situazione giusta si è divertito in particolare con splendidi aestivalis e anche qualche pinophilus ma subito si è capito che le stagioni dei porcini 2021 non sarebbero passate alla storia fra le migliori.

PERCHE'?

Come si vede a colpo d’occhio ci sono differenze enormi nello stesso periodo da un anno all’altro.
Ciò che trovo molto interessante è che tutte queste situazioni hanno una logica spiegazione col mio modello di previsione scoperto grazie a una ricerca mai fatta prima.       


Comprendere le cause di simili differenze con un modello basato sui dati reali permette di conoscere in ogni momento le giuste condizioni dei boschi anche se si abita a centinaia di Km di distanza.
È diffusa l’opinione che i porcini sono imprevedibili perché a volte sembra difficile trovare una spiegazione.
In realtà è il tempo che cambia come gli pare, i porcini fanno il loro meglio per inseguirlo e con il mio modello di previsione si possono a loro volta inseguire standosene comodamente seduti in poltrona per essere nel momento giusto nel bosco giusto.   


domenica 23 gennaio 2022

 IL RE DEI PORCINI.

I porcini sono sempre porcini ma ognuno di noi ha le sue preferenze per i motivi più diversi e soggettivi come possono essere la maggiore diffusione nei propri boschi, la bontà, il profumo, la bellezza o altro,


però a me piace capire i diversi punti di vista così ho fatto alcuni sondaggi nel gruppo di mappa dei porcini
 
La prima domanda riguardava la bontà
 

Il risultato è indiscutibilmente a favore degli aereus ma fra edulis e aestivalis è una bella lotta così ho fatto lo spareggio
 
SONO PIÙ BUONI GLI EDULIS O AESTIVALIS?


Sostanzialmente parlando di bontà i due si dividono equamente le preferenze al secondo posto.
 
Anche i tanti commenti confermano e motivano il risultato del sondaggio come ho descritto nel post del 11 novembre 2020 che sintetizzo.
 
Gli aereus hanno sicuramente una consistenza eccezionale unita a un buon profumo e sapore.
Gli edulis sono il perfetto punto di equilibrio dei quattro ma forse non eccellono in consistenza e profumo.
Gli aestivalis da adulti sono più “mollicci” ma in compenso sono decisamente più profumati.
I pinophilus sono consistenti quanto gli aereus ma forse meno profumati.
 
Detto ciò mi interessa approfondire ulteriormente per capire se la bontà in cucina è il motivo più importante per le nostre preferenze e così ho fatto un nuovo sondaggio


Il risultato è piuttosto interessante.
Gli aereus oltre a essere considerati i più buoni si confermano essere i porcini più ricercati e diventano i maggiori indiziati a diventare i RE DEI PORCINI.


Sorprende abbastanza che gli aestivalis, posizionati al secondo posto come apprezzamento in cucina, precipitino all’ultimo posto fra i ricercati.


I Pinophilus fanno un deciso balzo in avanti superando gli aestivalis da cui erano nettamente staccati per bontà, su questo risultato potrebbe incidere la bellezza e la distribuzione.


Gli edulis si confermano al secondo posto sia per quanto riguarda la bontà che il piacere di trovarlo.
 

Non sono pochi i fungaioli che dicono “basta trovarli” vanno bene tutti purchè siano porcini.

Per ora si può dire che i maggiori indiziati a diventare RE DEI PORCINI sono gli aereus per bontà e ricercatezza ma non si possono ancora incoronare.

La risalita dei pinophilus, suggerisce che la bontà in cucina non è sufficiente per decidere il migliore dei magnifici 4 e bisognerà fare un nuovo sondaggio per un giudizio di bellezza.

martedì 11 gennaio 2022

 I PORCINI E I FUNGHI D’INVERNO.

La mappa dei porcini ha certificato la fine della stagione dei porcini 2021, come ho descritto nel post dedicato …… eppure!


L’undici dicembre la temperatura mediana era uscita dal range di produzione in tutte le regioni e a tutte le altezze e questo significava che da metà dicembre non c’erano più le condizioni giuste per far partire nuove buttate. L’unica speranza rimasta era di trovare qualche sporadico ritardatario in qua e in là in coda alle buttate già esaurite. Effettivamente nel gruppo di mappa dei porcini si possono rivedere alcune belle immagini e video dei ritardatari fino a metà dicembre che ho evidenziato nell’argomento dicembre 2021.
 
Il premio del gruppo per l'ultimo porcino del 2021 è andato a Angelo Lupinacci che ci ha regalato l’immagine di un porcino dalla Calabria il 30 di dicembre e rinnovo qui i complimenti che ho già fatto in privato a Angelo.


Debbo dire che vedere un porcino a fine dicembre è cosa rara ma succede, invece è la prima volta che ho l’opportunità, sempre nel gruppo, di vedere una bella raccolta da Simonetta Carraro Trisciani il 8 gennaio 2022 alle pendici del Etna che potrebbero sembrare aestivalis.


Anche a Lei ho fatto i complimenti in privato e ne ho approfittato per chiedere altezza e tipo di bosco. Simonetta è stata gentilissima e grazie ai dati trasmessi da mappa dei porcini premium ho potuto verificare che la temperatura mediana in quella zona è bassa ma non troppo sotto al limite minimo per i porcini, quindi non posso escludere che alle pendici del Etna possa esserci stata una piccola zona particolarmente protetta che ha mantenuto il calore residuo necessario per far uscire quelli della foto.
Bisogna sempre tenere presente che la temperatura che conta è quella del terreno con un inerzia termica molto diversa dall'aria e si scalda o si raffredda in tempi più lunghi. Una difficoltà nella mia ricerca sui porcini è stata proprio quella di trovare una relazione facile da applicare da casa, fra temperatura dell'aria e temperatura del terreno che ho chiamato temperatura mediana. 
Quando si è nel bosco, in caso di dubbio, è semplice usare un termometro.


Fatto sta che nel gruppo di mappa dei porcini si è aperto un grosso dibattito con pareri diversi.
 
Alcuni dicono che si tratta di leccinellum lepidum / porcinello invernale e il dubbio è pertinente.
Dalla foto non si vede bene la presenza di reticolo da aestivalis sul gambo ma neppure le tonalità giallastre dei leccinellum, inoltre la carne sia nel gambo che nel cappello sembrerebbe perfettamente bianca immutabile senza tonalità giallastre.
Come al solito le foto non sono sufficienti.
Per la sicura determinazione del fungo bisogna avere il fungo in mano e in questo caso ad esempio basterebbe poter vedere il colore della spugna che nei leccinellum è di colore giallognolo anche negli esemplari giovani e una sezione toglierebbe ogni dubbio.
 
Qualcun altro ha commentato che la stagione è troppo avanzata per i porcini.
Effettivamente quando ho applicato il mio modello di previsione ai valori medi trentennali di pioggia e temperatura ho verificato che in nessuna regione ci sono le giuste condizioni per i porcini nei mesi di gennaio, febbraio e marzo ma come dico sempre, non si può andare a funghi col calendario e a me piace pensare che l’Etna in questo momento possa regalare porcini tanto fantastici quanto rari e voglio ancora ringraziare Simonetta che ho conosciuto come persona splendida e vera amante della natura.
 
Resta il fatto che gennaio non è certo il mese giusto per i porcini ma l’esperienza e la letteratura ci dicono che anche in inverno possiamo alimentare la passione con tanti altri funghi, come questa immagine che ho preso in rete.


Nel gruppo di mappa dei porcini si possono vedere tanti post che ho evidenziato negli argomenti dicembre2021 e gennaio2022 e ne riporto alcuni con funghi diversi ringraziando gli iscritti del gruppo che li hanno condivisi.

                                                            Chiara Siglo 21 dicembre

                                                            Simone Fanchi 29 dicembre

                                                        Antonio Coppolillo 30 dicembre

                                                        Liberato Marcantuono 31 gennaio

                                                            Gerardo Grimaldi 6 gennaio

                                                        Francesco Sammartano 1 gennaio

                                                            Giorgio Squadrito 6 gennaio

                                                                Paolo La Gatta 9 gennaio

                                                       Francesco Tommaselli  9 gennaio

                                                                Paolo La Gatta 10 gennaio
 
                                                                Lucio Scala 11 gennaio

Insomma, nel nostro bel paese si può andare a funghi anche a gennaio poi …. diciamocelo ………
i funghi possono essere una scusa fantastico per farci salire in macchina e quando arriviamo nel bosco il premio lo riceviamo sempre.
 
Una mattina presto di tanti anni fa, un amico di tartufi aveva suonato al campanello di casa senza neanche avvisarmi prima. Lui non conosceva ostacoli che potessero fermarlo, il bosco fitto, il cattivo tempo, il caldo, il freddo, il fango non esistevano.
“scendi”
mi aveva detto al citofono,
“i tartufi ci aspettano”
e prima di salire in macchina mi aveva chiesto di prendere il badile (che sia per i tartufi grossi?).    
La meta era una abetaia su un monte dell’appennino dove nei giorni precedenti aveva nevicato parecchio e per fermare la macchina sul lato della strada avevamo dovuto spalare la neve con i badili….. 
In compenso ricordo, come fosse adesso, un’alba con i colori azzurro e rosa più intensi della tavolozza del pittore ma non c’era tempo da perdere per i sogni.
“Con la neve”,
 mi aveva richiamato Lui,
“i cani sentono meglio l’odore del tartufo meno confuso da altre tracce, spicciamoci”.
"Sarà" 
avevo pensato con la testa ciondolante mentre ad ogni passo mi spariva metà della gamba sotto la neve fresca e il freddo lo "vedevo" nonostante fossi imbottito e accaldato. I cani facevano del loro meglio, le loro zampe corte sprofondavano completamente nella neve e ogni volta dovevano uscire con un balzo in avanti. L'amico, superiore alle umane difficoltà, approfittava della marcia per mangiare un panino con gusto mentre per noi tre, Io e i due cani, era diventata una faccenda di sopravvivenza.
Ad un certo punto la flo si era messa a girare veloce su sé stessa fino a scavare una buca nella neve dentro la quale si era accucciata senza averne più voluto sapere di muoversi. La flo era un cane dolcissimo ormai membro della famiglia e mi era venuto spontaneo cercare di incoraggiarla con alcune carezze ma non c'era stato verso, per riportarla a casa me l’ero dovuta caricare sulle spalle.       
Risultato:
tartufi zero e ricordi tanti, perfettamente conservati anche senza metterli sott’olio.