Funghi

Funghi

domenica 26 febbraio 2017

LE QUATTRO COSE CHE BISOGNA SAPER FARE PER TROVARE I PORCINI.

1.      TROVARE I BOSCHI  BUONI.
2.      TROVARE LE FUNGAIE MIGLIORI.
Sull'importanza di queste prime due i commenti concordano, poi c’è chi ha i suoi posti “segreti” e chi si dispiace di non averli.
Io credo sia possibile scoprire sia i boschi che le fungaie buone e farò alcuni post per dire come.

3.      SCOPRIRE IL MOMENTO NEL QUALE PARTE LA BUTTATA.
Qui i pareri sono discordi.
Ognuno ha il suo metodo io lo faccio col mio modello di previsione che se ti interessa puoi vedere col LINK:TROVARE I FUNGHI PORCINI 


4.      SAPERE SCOPRIRE I SEGRETI DEL BOSCO.
Questo è un punto che spesso viene sottovalutato ma secondo me è quello fondamentale che può fare la differenza. Mi sento di fare questa affermazione perché ho sempre avuto modo di constatare che negli stessi boschi, nello stesso momento non tutti trovano gli stessi porcini, c’è chi ne trova sempre tanti, chi meno, chi pochi, chi niente;
perché?
Il bosco è un grande vivente che cambia e nasconde i suoi segreti. L’esperienza insegna a comprendere i cambiamenti del bosco e a prendere le decisioni giuste.
I più bravi lo fanno senza neanche doverci pensare gli altri possono osservare e interpretare per prendere le decisioni migliori nelle varie situazioni: Il tipo di bosco, la pioggia, la temperatura, la nebbia, il vento, i funghi spia, il sottobosco, distinguere un porcino nascosto fra le foglie dello stesso colore….

Si possono fare le stesse cose se si impara ad osservare e io continuerò a raccontare la mia esperienza.

Ci sarebbero poi altre due cose sulle quali non mi sembrano necessari commenti:

  1. Consumare gli scarponi.
  2. Un po’ di aiuto dalla dea bendata.

venerdì 24 febbraio 2017

TROVARE I PORCINI COME I PIÙ  BRAVI.

Nessuno nasce imparato. 
I più bravi  trovano tanti porcini perché hanno imparato a farlo ed è quello che io credo serva.

Nella mia esperienza ho spesso sentito questo parere:
"Per trovare i porcini bisogna conoscere i posti, sapere quando escono e camminare"
Non c'è dubbio che che ciò sia vero ma non basta.

Per trovare i porcini BISOGNA IMPARARE AD ANDARE A FUNGHI.


Non mi risulta ci siano scuole dove viene insegnata questa materia ma forse basta un po’ di attenzione per imparare le due cose fondamentali:

Conoscere i posti e il momento giusto dove nascono i porcini.
Imparare a leggere i segnali che ci trasmette l’amico bosco.

Se ti può interessare io continuerò a condividere le mie esperienze.

              LE VISUALIZZAZIONI DEL BLOG DI QUESTA SETTIMANA.



martedì 21 febbraio 2017

NELLA MAPPA, IL PARADISO DEI PORCINI VICINO A CASA. 

Dopo tanti anni penso di conoscere come le mie tasche l’Appennino Tosco-Romagnolo che raggiungo in due ore di auto al massimo e mi sento di fare una affermazione senza paura di essere smentito:

I PORCINI CI SONO DAPPERTUTTO.
Certo in alcuni boschi di più, in altri meno ma non è affatto difficile trovare i boschi migliori senza allontanarsi troppo da casa. 


Di seguito pubblico la mappa delle zone con le condizioni  migliori per i porcini in Emilia Romagna.


La mappa è estratta dal mio modello che se vuoi puoi vedere col Link: TROVARE I FUNGHI PORCINI , dove è descritto il metodo utilizzato per ricavarla con i valori di pioggia e temperatura trentennali e le informazioni per localizzare le zone indicate con la numerazione.

LA LOCALIZZAZIONE DELLE ZONE VOCATE PUÒ ESSERE FATTA SENZA DIFFICOLTÀ IN TUTTE LE REGIONI.

domenica 19 febbraio 2017

IL PARADISO DEI PORCINI

Il mio amico Luca mi ha invitato in Romania dove vive e mi autorizza a pubblicare quello che mi ha scritto:

“Qui è uno spettacolo della natura, io ho le mucche e una cavalla.  Nei boschi vive l’orso e la lince. I cervi sono molto numerosi, nei torrenti ci sono le trote fario e una trota protetta che qui si chiama ostrizia.
Per i funghi è un paradiso nei boschi di querce, carpini, noccioli, ontano, betulle e abeti.
Negli anni con le giuste piogge si possono raccogliere da 40Kg a 100Kg di porcini al giorno in particolare sotto gli abeti da fine Maggio a Ottobre. Poco distante da casa mia c’è un bosco che nel mese di Luglio ti spaventa per quanti galletti ci sono e tutto attorno, nella stagione giusta, un mare di prugnoli e ancora mirtilli e lamponi”

Grazie Luca.


Conoscendo la mia pigrizia ho paura che “il paradiso dovrà attendere” ma non si sa mai e comunque anche senza entrare in paradiso posso avvicinarmi alla porta d’ingresso e sbirciare dentro restando sul mio Appennino che non delude mai, se si prende per il verso giusto.


                                                 VISUALIZZAZIONI DEL BLOG


venerdì 17 febbraio 2017

BOLETUS AEREUS IL TOP DEI  MAGNIFICI 4


se si rimane in cucina 


ma il più fotogenico non è lui e il pinicola recupera posizioni (purtroppo la foto non è la mia..)



mercoledì 15 febbraio 2017

IL GRADIMENTO DEI PORCINI  SULLA TAVOLA

Conosco un opinione, non so quanto diffusa, che darebbe questo ordine di gradimento:
AEREUS il migliore seguito da AESTIVALIS, EDULIS e infine PINOPHILUS
“De gustibus non est disputandum” quindi io dico la mia e tu cosa ne pensi?


In linea di massima concordo sul fatto di assegnare i primi posti agli AEREUS, non fosse altro perché da freschi sono “duri come i sassi” e agli AESTIVALIS per il sapore e il profumo.
Per il resto credo che molto dipende dal terreno dove cresce il porcino.

·         Sul monte Fumaiolo, così chiamato per le tante carbonaie accese in passato, nel terreno tufaceo sotto i faggi si raccolgono degli edulis che infarinati e fritti in padella sono un vero e proprio attentato alla salute pubblica, dolci e profumati come nessun altro.
·         Una sera ho messo in tavola due cappelle di edulis arrostite in graticola sulla brace. Le due cappelle erano uguali in tutto, con un’unica differenza, la prima l’avevo raccolta sotto i faggi la seconda sotto gli abeti. L’assaggio da parte dei commensali si era concluso con una domanda “che funghi sono per essere così diversi di sapore....? Il primo (quello sotto faggi) è squisito, il secondo non sa di niente”.
Anche a mio giudizio era così.
·           Avevo raccolto degli aestivalis in bassa collina sotto i castagni sapevano di terra. Ad alcuni km di distanza alla stessa altezza nello stesso bosco, gli stessi porcini erano dolci e profumati.
·         Nella prima padella avevo saltato dei porcini appena raccolti e nella seconda quelli comprati al mercato. Non c’era stata battaglia ma i secondi erano sicuramente “affaticati” da molti km fatti nel camion frigo.
·         Negli anni in cui mi facevo una settimana a funghi in tenda nel Trentino, avevo conosciuto uno del posto che mi diceva: “da voi crescono i porcini migliori, cosa venite a cercare qui?”
Ho sempre sospettato che ci volesse dirottare ma il dubbio resta.

Morale della favola?
Non lo so!

Mi aspetto di sentire il parere di altri appassionati e comunque, a parità di condizioni, quando scelgo il bosco per andare a funghi metto nel conto anche il sapore che, secondo me, hanno i porcini in quel bosco.

lunedì 13 febbraio 2017

LA NEBBIA E I PORCINI IN AUTUNNO.

La riproduzione del micelio avviene a seguito di un cambiamento meteo che porta la pioggia e la temperatura nel rapporto di produzione e può essere verificato col mio modello di previsione.

La nebbia di per se non modifica l’umidità e la temperatura in modo significativo tale da incidere sulla riproduzione del micelio ma è un indicatore molto importante per comprendere gli effetti di un nuovo cambiamento in corso.
I fungaioli più esperti sanno interpretare il nuovo cambiamento e si comportano di conseguenza.
Vediamo come.
La prima causa della nebbia è la riduzione della temperatura dell’aria e se detta riduzione avviene in autunno, è molto difficile che possa risalire con conseguente blocco del micelio e quindi della produzione dei porcini.



Se decidessimo comunque di entrare nel bosco nonostante non si veda niente a un palmo dal naso e il freddo nelle ossa, potremmo trovare qualche porcino già sbucato prima ma sicuramente ci sarebbe un problema che ho sperimentato direttamente durante un’uscita nei primi anni della mia avventura.

“Era un tardo pomeriggio di Settembre.
Con Mara stavamo scoprendo una bellissima faggeta quando in pochi minuti era sceso uno di quei nebbioni che “ si taglia con il coltello” e non si vedeva più niente.
Nessuno dei due aveva fiatato ma nessuno dei due sapeva più dov'era l’alto e il basso, figuriamoci la direzione per la macchina”.
Nel bosco camminiamo per ore senza seguire sentieri segnati e ci orientiamo con punti di riferimento non visibili a distanza. In quella situazione, non solo dobbiamo ritrovare la strada del ritorno, ma anche la nuova fungaia scoperta nel giro precedente sotto un faggio con  una ginestra vicina, sconosciuta a tutti….. . È meglio usare un po’ di prudenza.

A questo proposito Maria ha commentato con una perla di saggezza.
Maria Gessani Io con la nebbia fitta non vado....mi perdo!!!

Fatta questa premessa, ecco alcuni suggerimenti:
Se in autunno il bosco di faggi rimane immerso nel nebbione e la temperatura non risale è sicuramente meglio spostare la ricerca nei boschi più in basso e caldi di cerri e castagni

Se invece la temperatura risale nel range di produzione, la maggiore umidità prodotta dalla nebbia migliora il rapporto umidità temperatura e la raccolta continua.

Ovviamente non è necessario diventare esperti meteorologi basta osservare e sentire (il freddo).

Mi piace il commento di Santo:
Santo Puglisi Per linee maggiori di solito è benefica,in particolare per gli edulis. handicap riscontrabile che il fungo ammuffisce.

Nel prossimo post mi occupo della nebbia provocata dall'aggiunta di nuovo vapore nell'aria già satura. Anticipo che questo caso può essere fantastico basta capirlo e non è affatto difficile.

venerdì 10 febbraio 2017

LA NEBBIA PUÒ ANCHE SVELARE UN PAESE  DA FAVOLA CON LA TESTA FRA LE NUVOLE.



                                      VERUCCHIO VISTO DALLE MIE COLLINE.

VISUALIZZAZIONI DEL BLOG DA SETTEMBRE.


mercoledì 8 febbraio 2017

LA NEBBIA E I PORCINI VANNO D’ACCORDO?

La nebbia è uno dei segnali importanti del bosco che bisogna imparare a leggere per prendere le decisioni giuste.  
Quando la pioggia e la temperatura  sono nel giusto rapporto di produzione, che io  verifico col mio modello di previsione,  la comparsa della nebbia produce un cambiamento molto efficace ma solo se è la nebbia giusta. La nebbia infatti non è solo quella roba umida e fredda che rompe le scatole nella pianura in autunno e mi spiego meglio con una premessa.

La nebbia si forma vicino al terreno quando il vapore in eccesso presente nell'aria satura di umidità condensa per due motivi.

  1. Per abbassamento della temperatura dell'aria
  2. Per aggiunta di altro vapore acqueo.
 Se si verifica una delle due condizioni, il vapore da origine alla nebbia ma ha effetti molto diversi sui porcini.



Ovviamente non mi interessa avventurarmi nella meteorologia ma solo capire gli effetti che la nebbia ha sulla crescita dei porcini e la distinzione che ho richiamato è fondamentale.

Nel primo caso  la nebbia non aiuta per niente, nel secondo caso può essere fantastica.

Perchè?

Se ti può interessare, nei prossimi due post cercherò di raccontare come mi comporto io quando trovo il bosco immerso nella nebbia.  Non c’è niente di strano o difficile cerco solo di tenere gli occhi aperti e decido se è il caso di scendere dall'auto oppure è meglio che mi sposti in un bosco più in alto o più in basso.

Il dibattito è aperto e intanto mi piacerebbe conoscere l’esperienza degli amici.

domenica 5 febbraio 2017

COMMENTI, RACCONTI E FOTOGRAFIE DEGLI AMICI SU NEVE E PORCINI.

I due post di alcuni giorni fa prendevano spunto dal detto “molta neve in inverno, molti porcini in estate” e sono stati commentati da molti amici su face book  che mi ha fatto piacere leggere.
Ne viene fuori uno spaccato di competenza e passione molto interessante che riassumo in 6 punti attraverso i commenti.

  1. il piacere della condivisione è espresso molto bene da Fausto.

Fausto Quartesan mi piace molto seguire il tuo blog , ci si confronta e sono sempre momenti di condivisione di opinioni e realta' che ci fanno apprezzare la passione più bella del mondo. 



  1. Alcuni amici confermano che la neve e i porcini non si frequentano con abitudine;  la prima è solo di passaggio e non ha il merito.

Fausto Quartesan caro Giancarlo ho letto il tuo blog  e ti confermo che ho constatato di persona , nel bel mezzo di una buttata , una bella nevicata tempo due giorni e tutto è svanito ..
Luigi Puzzutiello Ma queste sono i primi nevischi ,di ottobre..
Erminio Bianchi  anche a me è capitato di trovarli sotto la neve, buona giornata Giancarlo



  1. Altri amici trasmettono con le parole, emozioni più importanti degli stessi funghi.

Manuele Giuseppe Nell'occasione di una improvvisata visita a una Vecchia Nonna a Calizzano imbarazzatissima a cosa farci da mangiare. Disse vado subito a raccogliere due funghi freschi e vi faccio le tagliatele fresche con i funghi ". 20-30 cm di neve nel bosco vicino grembiule e scialle ritorno dopo dieci minuti con i Porcini innevati
Alfonso del Sorbo bellissima questa foto con la neve sopra al cappello buona giornata gianca'


  1. Ci sono tanti pareri d'esperienza e opinioni.

Santo Puglisi Belli ma inutili .Causa basse temperature non hanno attività vitale e la neve scioltasi ed assorbita conferisce sapore di acqua sporca. L'emozione del loro ritrovamenti e ' comunque impagabile.
Rita Cardelli .speriamo che il "detto" sia vero!! Buon pomeriggio!
Maria Gessani  per me non è sempre vero che tanta neve in inverno=tanti funghi...serve invece acqua al momento giusto....o no ?!?
Gianluca Antonio Sechi Grazie Giancarlo, a me non è mai capitato di trovare porcini sotto la neve ma un mio amico si
Mino Ferrua Non credo...forse in montagna. ..
Roberto Cozzani  condivido era un detto di mia nonna e io credo sia vero .. cresciuta e nata nel 1909 nell, alto appennino Reggiano .. proprio in mezzo a funghi e neve .. guarda caso 4 anni che non nevica e idem non nasce funghi
Elio Rossella Prette A mio avviso la neve aiuta, credo che comunque sia una credenza popolare se non piove in primavera quando le temperature si alzano non aspettatevi grandi buttate, inoltre aggiungo che le immagini sono chiare, quando è nevicato i porcini c'erano già, è successo anche a me


  1. E i detti dove li mettiamo?

Luciano Scozzafava Tosto, guregno, profumato al caldo... che invidia!!
Maurizio Manenti Penso proprio che il detto dice la verità
Aldo Civitillo i di legno i veri porcini li o io in bracciao
Angela Insabella  Sotto la neve pane...


  1. I più previdenti si portano avanti coi lavori.

Elio Rossella Prette Controllare il bosco in situazioni difficili




Oltre 400 amici hanno messo mi piace sotto le foto dei due post nella mia pagina fb e cito altri che hanno commentato: Isidoro, Vanni, Giacomo, Bastiano, Laura, Maria, Fiorella, Virtudes, Lorenzo, Lillo, Annunziata, Ciro, Enrico.

  
             

Ho voluto riportare i commenti per ringraziare tutti quelli che hanno dato il proprio contributo e colgo l’occasione per esprimere un concetto al quale sono molto legato e viene fuori molto bene dai commenti:
Questo non è certo periodo di raccolta, eppure siamo in tanti a parlare di funghi e di boschi con competenza e coinvolgimento, evidentemente la passione va ben oltre allo scopo di portare a casa un Kg di funghi. Se così non fosse, faremmo meno fatica e spenderemmo meno soldi comprandoli al mercato.

IL MONTE FATO (San Marino) DALLA FINESTRA DI CASA MIA.

Non c'entra niente coi porcini ma è piaciuta sulla mia pagina face book e così la pubblico anche sul blog.
Rinnovo l'invito:
Se ti interessa condividere le  esperienze sui porcini e il bosco sono ben contento di averti fra i miei amici anche sulla mia pagina fb e se ancora non lo sei, devi solo chiedere di diventarlo.
Un saluto a tutti.


mercoledì 1 febbraio 2017

IL BOSCO È UN GRANDE VIVENTE IN CONTINUO CAMBIAMENTO.

Per stare bene in compagnia del bosco e trovare i porcini bisogna imparare a leggere i cambiamenti anche nelle situazioni estreme senza accontentarsi delle spiegazioni  facili.

Nel precedente post ho scritto della incompatibilità fra la neve e i porcini ma se non ci si accontenta delle apparenze si possono scoprire dei collegamenti che possono soddisfare la curiosità e aiutano a trovare i porcini che l’amico bosco è felice di regalare se c’è rispetto e consapevolezza.
A tale proposito aggiungo un’altra foto di porcini con la neve che fornisce lo spunto per una riflessione tratta da un video del sito Cueillette des chamignons.


Nel video si vede chiaramente che la raccolta è avvenuta in un bosco di querce con le foglie in gran parte verdi sugli alberi e alcune ingiallite a terra. Anche a sinistra nella foto si osserva una foglia  bella verde e i porcini sembrerebbero degli aereus.
Sono indizi che permettono di supporre che il video sia stato girato in un bosco di media collina  in una stagione calda, quindi era la neve ad essere  fuori posto ma anche destinata a durare poco. La foto mostra infatti poca neve molliccia in via di scioglimento, quindi dovrebbe aver avuto poca influenza negativa sulla buttata anzi!

Il forte schok termico e l’aumento di umidità nel terreno potrebbe aver creato le condizioni per una nuova buttata consecutiva se la temperatura si fosse mantenuta alta.
Naturalmente è solo un’ipotesi perché non conosco i valori di temperatura e pioggia prima e dopo la nevicata ma in linea teorica nulla esclude che una nevicata possa attivare una buttata se è seguita dalla rapida risalita della temperatura, come può accadere durante una nevicata fuori stagione con temperature ancora alte (difficili sull’Appennino ma io ho pazienza).

La differenza fra chi cerca i porcini e chi li trova è tutta nella capacità di vedere ciò che si guarda.

Attraverso face book, il blog e per chi vuole approfondire, il mio manuale TROVARE I FUNGHI PORCINI, mi fa piacere condividere la mia esperienza con gli amici di funghi. Attraverso la lettura dei commenti sui post  mi sono poi reso conto che non si finisce mai di scoprire  il mondo dei funghi e di stupirsi.
Io credo che la condivisione sia il modo migliore per vivere a pieno la nostra passione.
In un prossimo post pubblicherò alcuni dei tanti commenti molto interessanti sul rapporto neve porcini e dirò la mia su altri fenomeni estremi quali la grandine e i temporali che se bene interpretati possono sul serio regalare raccolte fantastiche. Magari anche su questi argomenti gli amici vorranno raccontare le loro esperienze. 

Si fa presto a dire “domani vado a funghi” io preferisco dire “domani vado a trovare un amico”.