Funghi

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mercoledì 10 marzo 2021

 DOVE CERCARE I PRIMI PORCINI NEI MESI DI APRILE, MAGGIO e GIUGNO.
 
Per avere un’idea di ciò che potrebbe accadere nelle nuove stagioni dei porcini 2021, sto analizzando quanto accaduto nel 2018 che nei primi mesi dell’anno ha avuto condizioni meteo simili alle attuali in particolare per le temperature superiori alla media.


Nel precedente post ho descritto quanto accaduto nei mesi di aprile e maggio che posso riassumere in questo modo:
Nel mese di aprile 2018, grazie alle buone piogge e soprattutto alle alte temperature c’era stato il primo segnale nelle regioni calde del meridione e isole con diverse stazioni gialle già dal 4 di aprile (le stazioni grigie stavano caricando i dati e ancora non trasmettevano la previsione).

mappa dei porcini 4 aprile 2018

In alcune di quelle stazioni la pioggia residua e la temperatura mediana erano rimaste nel giusto rapporto del mio modello di previsione per i giorni necessari ed erano diventate verdi verso metà aprile in particolare in Sardegna.


Le nuove vere stagioni dei porcini erano però partite nella seconda metà di maggio in diverse regioni  sotto i 1000mt di altezza e sui versanti caldi grazie alle nuove piogge di inizio maggio con temperature alte comprese nel range di produzione del mio modello di previsione.
 
È interessante vedere la mappa del 24 maggio 2018 con le stazioni già verdi in produzione per le piogge di inizio maggio che ho ricordato e soprattutto molte nuove stazioni gialle accese dal nuovo cambiamento meteo proprio del 24.

mappa dei porcini 24 maggio 2018

Il nuovo cambiamento meteo del 24 maggio era stato caratterizzato da un ulteriore aumento delle temperature e nuove piogge ma solo nelle regioni del centro e del nord e aveva prodotto una nuova situazione che si consolidava ad inizio giugno, come si può vedere dalla mappa del 4 giugno 2018.

mappa dei porcini 4 giugno 2018

In quel momento, l’Italia dei porcini era divisa in due parti e vale la pena vedere meglio la situazione per zone.
AL NORD
l’aumento di temperatura aveva esteso le giuste condizioni anche a quote elevate oltre 1800mt nelle regioni alpine.
Il guaio è che in primavera, in queste regioni, ancora il terreno non si è riscaldato a dovere quindi la pioggia produce un limitato choc termico con modesta "calda fredda" a differenza dell'estate quando la pioggia fredda cade sul terreno caldo che "bolle" come ho descritto nel mio secondo manuale.
 In queste condizioni bisogna battere le zone più calde e anche sapersi accontentare.

mappa dei porcini 1 giugno 2018

Al CENTRO c’erano le condizioni migliori.
In alcune zone si potevano trovare i porcini frutto del primo cambiamento di metà maggio (stazioni verdi e blu), contemporaneamente evolveva il secondo cambiamento del 24 maggio con molte nuove stazioni gialle in un territorio più ampio e quantità migliori per tutti i porcini.

mappa dei porcini 1 giugno 2018

AL SUD
La pioggia residua era scesa sotto al range di produzione e salvo rare eccezioni i porcini iniziavano ad essere merce rara.

mappa dei porcini 4 giugno 2018

NELLA SECONDA META’ DI GIUGNO la situazione meteo cambiava ancora.
 
Le regioni del Sud e del Centro con temperature mediamente alte, erano investite da temporali localizzati che portavano la pioggia residua nel range di produzione e si potevano trovare con la caccia ai temporali giusti come ho descritto nei post e nel mio secondo manuale.


Nelle regioni del Nord molte stazioni collegate indicavano valori della pioggia residua elevata ma la temperatura in montagna rimaneva ancora bassa per compensare quella pioggia abbondante quindi la gran parte delle stazioni erano diventate rosse con pausa della produzione.
La situazione era rappresentata dalla mappa del 2 luglio con qualche stazione accesa al sud e il nord tutto rosso.

mappa dei porcini 2 luglio 2018

Era una situazione invertita per l’inizio di luglio.
Con la stagione calda i porcini avrebbero dovuto iniziare a cercare il fresco del nord e non il caldo del sud ma si trattava di un’anomalia destinata a durare poco.


martedì 2 marzo 2021

 CHE PRIMAVERA CI ASPETTA PER I PORCINI?
 
In questo 2021 fino ad ora la neve e la pioggia non sono mancate. 
Adesso la temperatura è superiore alla media stagionale, i mandorli stanno esplodendo di fiori, nel gruppo di mappa dei porcini già da diversi giorni si iniziano a vedere gli asparagi selvatici, splendide immagini dei primi dormienti “hjgrophorus marzuolus”, le prime spugnole e sono comparsi anche i primi piopparelli.


Per i porcini è ancora presto per capire cosa accadrà ma le premesse non sono male e in qualche modo mi ricordano la primavera del 2018 particolarmente generosa che ricostruisco con i dati della mappa dei porcini. 
Ricordo che la mappa elabora in diretta i dati meteo di un migliaio di stazioni attraverso il mio modello di previsione.


Ad inizio aprile del 2018 le precipitazioni erano state abbondanti e le temperate alte per il periodo, il micelio aveva iniziato la fase di riproduzione nelle regioni più calde affacciate sul Tirreno in particolare sui versanti più caldi.

Alcune stazioni della mappa dei porcini si erano accese già il 09 di aprile con le giuste condizioni per la fase di riproduzione del micelio.


Alla fine di aprile primi di maggio c’era stata la prima comparsa di porcini nelle zone più calde dalla Liguria alla Campania.
Non si poteva ancora parlare di buttata ma il segnale era chiaro, in compenso i prugnoli iniziavano a dare belle soddisfazioni. 


Dalla fine di aprile e soprattutto a maggio, le temperature erano entrate nel range di produzione e il 15 maggio la mappa dei porcini aveva sdato il primo deciso cambiamento utile per i porcini con numerose stazioni gialle.


Le giuste condizioni per la riproduzione del micelio erano distribuite sempre nelle regioni più calde sul tirreno ma anche sulle colline delle Prealpi mentre al Sud e Sicilia la temperatura era buona ma scarse le piogge.


Nonostante il forte segnale, ancora la pioggia e la temperatura non si erano stabilizzate e la mappa dei porcini era diventata una giostra con molte stazioni gialle che uscivano dal range e venivano rimpiazzate da altre che si accendevano mentre alcune si coloravano di verde per indicare la partenza della buttata. 
La mappa dei porcini del 24 maggio dava il quadro della situazione e le notizie dei ritrovamenti confermavano la situazione prevista.


Alla fine di maggio si riaprivano ufficialmente le stagioni dei porcini 2018 ma non dovunque e non si poteva andare a caso.
In sintesi:
1.      La pioggia era buona in gran parte d’Italia esclusa la Calabria e la Sicilia
2.      Le quantità attese non erano elevate com’è normale sia in questo periodo “maggio un assaggio”
3.      La temperatura era al limite del range di produzione e conveniva indirizzare la ricerca nelle fungaie sui VERSANTI CALDI non otre i 1000mt per i rossi e in collina per estatini
4.      Le condizioni migliori di temperatura erano nella zona climatica Tirrenica dalla Liguria fino alla Calabria.


Col mese di giugno si entrava nel pieno delle stagioni dei porcini ma con caratteristiche completamente diverse che riprenderò.