Funghi

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martedì 19 ottobre 2021

NELLA SECONDA METÀ DI OTTOBRE È MEGLIO VISITARE I BOSCHI DI FAGGI O CASTAGNI?

La migrazione dei porcini si sta completando e la mappa dei porcini in questo momento rappresenta una situazione abbastanza definita.


Le stazioni nelle regioni alpine sono quasi tutte rosse a tutte le altezze con qualche residuo di blu a quote collinari.


Qualche porcino di fine stagione si può ancora trovare ma siamo agli sgoccioli.
 
Anche al centro nord la temperatura mediana si è ridotta e ormai la stagione si avvicina alla fine con parecchie stazioni in fase di esaurimento che possono regalare ancora qualche emozione.


A differenza delle regioni alpine c’è da osservare che nella zona tirreniche più calda, qualche situazione migliore si può trovare soprattutto per chi conosce fungaie in collina per edulis e rossi.
 
Le stazioni nelle regioni del centro collegate alla mappa (non sono tantissime) sono rosse a causa della pioggia residua e temperatura mediana fuori dal range.


Guardando i dati si può osservare che la pioggia r. è distribuita è a macchia di leopardo, la temperatura non è sprofondata e non si può escludere di trovare qualche zona in cui vale la pena provare un’uscita in bassa collina più calda.
 
Le regioni del sud sono le più promettenti in particolare sul versante tirrenico più caldo dalla Campania alla Sicilia.


In Campania la pioggia residua è buona. come la temperatura mediana per edulis e pinicola a quote collinari dove, molto probabilmente, sono più diffuse le fungaie di aereus e aestivalis. Per questi ultimi due tipi di porcino la temperatura mediana è nel range di produzione soo in qualche stazione sotto i 500/600 mt di altezza.
Calabria la pioggia residua è alta in molte stazioni ma anche la temperatura mediana si mantiene nel range di produzione per aereus e aestivalis in molte stazioni di collina e non è difficile individuare la stazione giusta
In Sicilia le poche stazioni collegate danno un rapporto pioggia temperatura nel range anche se con quantitativi stimati scarsi.


In questo momento delle stagioni dei porcini è normale che le condizioni migliori siano in collina più calda quindi nei castagni ma non è una regola.
Per avere una conferma di questa affermazione, sabato 16 ottobre ho convinto (senza difficoltà) Mara a una doppia uscita per verificare la situazione nei castagni e nei faggi nelle mie zone sul appennino Tosco Romagnolo, con le previsioni del mio modello.


Prima tappa in un bosco di castagni querce dove il 9 di ottobre la pioggia residua e la temperatura mediana erano entrate nel range di produzione e c’erano rimaste per 4 giorni.
La tappa aveva poche speranze per due motivi
·         Otto giorni passati dal cambiamento all’uscita erano pochi per consentire il completamento della riproduzione del micelio
·         I parametri erano rimasti nel range per soli 4 giorni poi la temperatura mediana, molto simile a quella del terreno, si era portata sotto al minimo e la riproduzione poteva essersi bloccata.
Appena sceso dalla macchina ho misurato la temperatura del terreno, che mi aspettavo bassa, ma non così tanto, sotto gli alberi all’ombra non arrivava a 8 °C.
Lo scopo di verifica dell’uscita andava mantenuto quindi un giretto l’abbiamo fatto senza vedere un fungo di nessun tipo!
Deserto assoluto.


Seconda tappa in un bosco di faggi entrato in produzione per edulis e pinophilus a inizio ottobre che avevo individuato con una stazione nella mappa dei porcini a seguito del cambiamento meteo di fine settembre e adesso la previsione diceva buttata in esaurimento.
La tappa ha confermato a pieno la previsione:
·         Sulla strada ai margini del bosco c’erano parcheggiate tante macchine come sempre accade quando la buttata è partita da diversi giorni.
·         La temperatura del terreno era sotto al range di produzione simile a quella del bosco di castagni.
·         Nel bosco c’erano parecchi funghi maturi e TUTTI rotti (sic!).
·         Nelle zone più calde meglio esposte abbiamo scovato 4 edulis, diverse muscarie e parecchi badius che noi non raccogliamo.


L’uscita di verifica ci ha dato il risultato atteso.
Il bosco di castagni/querce con le fungaie di aereus e aestivalis era completamente fermo a causa della temperatura rimasta solo per pochi giorni nel range di produzione per quei porcini.
Nei faggi c’erano i segnali chiari della buttata in esaurimento con temperatura scarsa ma vicina al range per edulis/pinicola.


Insomma i porcini a metà ottobre cercano il caldo del sud e della collina ma non è una regola da prendere a occhi chiusi.
Per evitare sorprese è sempre meglio perdere pochi minuti per verificare come sono messi i due parametri di pioggia r. e temperatura m. per i 4 porcini nei nostri boschi.

4 commenti:

  1. Ciao…infatti nei boschi di faggio in Abruzzo, dopo la poca neve di 10 giorni fa e la tanta pioggia, adesso le temperature sono buone e non rigide….credo e spero che possa nascere ancora qualche pinophilus

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  2. Vedo un segnale rosso per ala di stura,ma invece una raccolta di edulis è fattibile non grosse quantità, ma comunque belli.

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    1. in quella zona ci sono state le condizioni per la buttata nella prima parte del mese poi la temperatura è scesa sotto il range e le stazioni sono diventate prima blu poi rosse. Nelle zone più calde è assolutamente possibile che la buttata possa ancora dare in particolare edulis ma anche pinicola che sopportano meglio il freddo ma dovrebbe essere la coda finale e non una nuova buttata che avrebbe tempi più lunghi

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