Funghi

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lunedì 21 giugno 2021

 IL BOSCO GIUSTO PER I PORCINI A FINE GIUGNO.
 
“Ti informo che lo scaffale dei porcini nel reparto surgelati è esaurito e va rifornito”
Traduzione:
“Non abbiamo ancora fatto un’uscita vera a porcini e sarebbe ora”.


Come al solito Mara è capace di leggermi il pensiero.
In questo momento nei miei boschi sull’appennino Tosco Romagnolo la situazione è complicata.
Qualche pioggia giusta c’è stata ma fino alla prima settimana giugno ha fatto freddo e il terreno ha accumulato poco calore per i porcini. Dalle stazioni meteo ho visto il giusto rapporto pioggia residua/ temperatura mediana solo in alcuni boschi di querce e castagni in collina più caldi ed effettivamente in quei boschi mi hanno informato della partenza di una buttata verso il 10 del mese.
 
“ci stò” dico Io
“cerco un bosco di castagni con le giuste condizioni e domani 19 giugno andiamo!”
 
“forse sei ancora addormentato” Risponde Lei con gentilezza,
“questo dovevi propormelo una settimana fa, adesso metti il naso fuori dalla porta …. Ci saranno 33°C con un’afa spaventosa e Tu vorresti farmi morire sotto i castagni in un lago di sudore?”
 
“La fai difficile…” rispondo Io “partiamo alle quattro del mattino e ci facciamo il bosco con il fresco”
Un’occhiata sott’occhi di Mara esprime più di ogni parola ciò che non dice ma pensa:
“Non siamo mai riusciti ad arrivare nel bosco prima delle 8/9 del mattino e vorresti riuscirci adesso?”


So benissimo che ha ragione su tutto il fronte e colgo la sfida con grande piacere che riassumo così:
Trovare un bosco in montagna al fresco sotto i faggi, con le fungaie che conosciamo, con le giuste condizioni per la buttata dei porcini che dovrebbe essere in partenza, evitare il caldo della collina e rimanere a una distanza da casa non superiore alle due ore di auto.
Difficile ma non impossibile.
Mi metto al lavoro davanti al computer e scorro le stazioni meteo per calcolare rapidamente (ormai ci riesco a mente) il rapporto pioggia residua/temperatura mediana e in dieci minuti LA TROVO!
Così…
Sabato 19 giugno alle 9 del mattino siamo a fare colazione al bar nel paesino ai piedi del monte scelto e come speravo ci sono quelli del posto già rientrati dai boschi che parlano fra di loro, sottovoce, dell’argomento del giorno: 
I PORCINI.
E ne parlano bene!
Risaliamo in auto già contenti in direzione del crinale.


La strada statale costeggia splendidi boschi di querce e carpini, in lontananza si vedono anche macchie di castagni e ai lati ci sono le auto arrampicate in “piazzole” sempre più precarie.
Succede sempre così!
I porcini nelle querce e castagni sono usciti da una settimana, la notizia è stata trasmessa da radiofante e “siamo tutti qui”
La nostra meta però è più su.
 
Raggiungiamo in macchina l’altezza cercata di 1.100mt dove contiamo in tutto 5 auto ferme e viste le precedenti me ne sarei aspettate molte di più ma è normale che sia così, il grosso dei fungaioli è più in basso.  
Inoltre le 5 auto appartengono sicuramente ai fungaioli del primo turno della mattina presto, noi siamo i primi del secondo turno quindi non ci diamo fastidio come verifichiamo poco dopo lungo i sentieri dove salutiamo 3 fungaioli di ritorno. 
Le fungaie sono DESERTE e silenziose proprio come piace a me.
Il terreno del bosco è abbastanza umido, la temperatura dell’aria è gradevole punge appena la pelle in modo delizioso, si sente il canto degli uccelli e qualcuno ha perso le penne.


Mi sarei aspettato di vedere un cielo azzurro terso invece c’è un po’ di foschia, intendiamoci niente a che vedere con la cappa color latte di casa. Già la mattina appena partiti il caldo era insopportabile col vento fastidioso e l’umidità che si attaccava alle mani. Se non sapessi interpretare i dati meteo a tutto avrei potuto pensare che andare a cercare i porcini, per fortuna lo so fare e adesso dovrei essere nel posto giusto, al fresco in mezzo ai faggi ma anche quì il caldo si sente e la leggera foschia dice che l’umidità dal terreno stà evaporando rapidamente….. 
e se già fosse troppo asciutto?  
Oltretutto un’occhiata veloce al bosco rivela che non si vede un fungo a pagarlo.


Niente paura penso, senza dire niente a Mara, non siamo ancora nelle fungaie ma  a scanso di equivoci decido di raggiungere le fungaie più umide:
Il risultato non cambia.
Nulla assoluto!
Misuro la temperatura del terreno ed è un po’ scarsa.
Per un attimo rimango perplesso poi capisco tutto!
L’umidità c’è come conferma il terreno umido, il problema è il caldo. 
La calura è scoppiata negli ultimi due/tre giorni,  al momento delle piogge di dieci giorni fa (calcolate coi dati della stazione meteo) la temperatura mediana era bassa e potrebbe non aver scaldato a sufficienza e dappertutto il terreno quindi la riproduzione del micelio nelle fungaie più umide e fresche potrebbe non essere partita oppure rallentata per cui:

DOBBIAMO CERCARE NELLE FUNGAIE CALDE ESPOSTE AL SOLE!
In quelle fungaie più calde la pioggia potrebbe aver provocato il giusto choc termico con avvio della riproduzione del micelio e conseguente partenza della buttata proprio in questi giorni.
 
Nelle nuove fungaie la scena cambia radicalmente.


Il bosco è più rado con pochi alberi d’alto fusto, in maggioranza sono grossi cespugli dalle ceppaie tagliate una decina d’anni fa e lasciano soleggiato gran parte del terreno che ha una temperatura di un grado più alta rispetto a prima.
Ci sono zone inerbite, altre con le felci, altre coperte di muschio, non mancano quelle col terreno nudo o coperto dalle foglie secche accumulate, c’è qualche fiore e compare anche qualcuno a fare la spia.  


Per l’oggetto del desiderio dobbiamo solo avere un attimo di pazienza. Intendiamoci, niente di eccezionale ne troviamo uno qui, due più in là, in maggioranza piccoli di nascita con solo la cappella fuori dal terreno ma appena mettiamo piede nella fungaia giusta cambia la musica.
In pochi metri quadrati  contiamo 10 aestivalis appena sbucati con la spugna bianca candida, senza neanche un verme e molti con la cuticola screpolata dal vento.

Alla fine dell’uscita ne conto 35 nella macchina fotografica e 15 nel cesto, controllati con i complimenti dalla pattuglia dei carabinieri forestali che ci fermano lungo il sentiero.
Alcuni dei 15 sono poi finiti in padella fritti per raccogliere il commento di mia figlia maggiore
BUONI QUESTI PORCINI!


La buttata è appena partita ma ho paura che sarà di breve durata se non ci saranno nuove piogge a compensare l’evaporazione molto alta in questo momento e siccome il ferro va battuto finché caldo….
domani domenica 20 giugno mi farò la seconda uscita e sceglierò una faggeta su un versante tutto esposto a sud ancora più caldo rispetto a quello di oggi dove conosco un tratto di bosco in forte pendenza che è tutta una fungaia col terreno completamente ricoperto di muschio, caldo e umido.
ARRIVO!

14 commenti:

  1. Io ancora nn sono uscito non ho avuto tempo causa lavoro ..a dire il vero non ho neanche notizie se stanno trovando qualcosa mi devo informare...qui in Calabria qualche spia verde accesa c'è...come la vedi x sabato se riesco a farla un'uscita? Ci aggiorniamo e vediamo cosa dice la mappa e qualche tuo consiglio fa sempre bene...troppo caldo afoso qui e ho paura che la pioggia evapori troppo velocemente

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  4. Ciao,complimenti.Domenica sono stato in Basilicata confine Campania molte auto e solo 36 porcini,nella parte più umida vicino al fiume.Purtroppo il caldo e insopportabile ci vorrebbe la pioggia.Complimenti PER TUTTO

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    1. Ciao e grazie per i complimenti ma anche per il raccolto

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  5. Ciao Giancarlo! Complimenti per la raccolta, dalle foto sembrano bellissimi i porcini!

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    1. effettivamente lo erano non grossi duri senza vermi e dolci

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  6. I complimenti sono meritati,purtroppo non riesco ad inserire le foto dei porcini trovati domenica scorsa. Comunque domenica si parte verso Lagonegro vi tengo aggiornati

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  7. Qui troppo caldo anche 40/42 gradi, le piogge avute nn hanno sortito effetto troppa evaporazione...cmq guardavo le previsioni meteo e dai primi di luglio dicono che arriverà maltempo e anche forte e prolungato... Sarà che luglio e agosto regaleranno sorprese? Staremo a vedere

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