I PORCINI CRESCONO IN COMPAGNIA E QUALCUNO FA LA SPIA
Dopo tanti anni di ricerca debbo
chiarire un dubbio.
Nei primi anni del mio viaggio
fra i porcini ero contento se tornavo a
casa con tre nel cesto.
In questo Settembre abbiamo
trovato i porcini per noi, i parenti, li abbiamo mangiati, congelati e seccati
anche per gli amici “da farci il sugo quando viene natale” e siamo contenti.
Quindi?
Forse non è solo il numero dei
porcini finiti nel cesto a farci contenti forse, dal bosco, portiamo a casa qualcosa
in più ed è proprio questo il punto che dopo tanti anni ho compreso.
Ogni volta che torno dal bosco
porto con me un emozione, una intuizione, la scoperta di una cosa nuova e metto
tutta questa roba nel mio bagaglio di conoscenza che ha il vantaggio di non
riempirsi mai e si chiama esperienza.
UNIRE ESPERIENZA E DATI OGGETTIVI
Da un po di anni ho iniziato a
pensare di poter raccogliere porcini e conoscenza, unendo l’esperienza con un
po di numeri che mi aiutano a rendere oggettive le mie osservazioni.
Attingendo alla mia esperienza,
quando sono nel bosco riesco a capire se il bosco è pronto, lo sento
dall’odore, dal calore sulla pelle, dall’aspetto del bosco e del terreno, dal
sottobosco, dai funghi che incontro….
Se oltre a questo ficco una sonda
nel terreno per misurare la temperatura, non faccio altro che rendere oggettive
le mie sensazioni e se voglio posso anche condividerle con altri.
Questo è ciò che mi sono messo in
testa quando ho elaborato il modello di previsione “trovare i funghi porcini”. Un modo nuovo di andare a funghi che unisce l’esperienza soggettiva con dati oggettivi
misurabili da chiunque.
Potrei sintetizzare il nuovo modo
che propongo con tre parole, “ricerca
più consapevole”.
IL BLOG PER CONDIVIDERE LE IDEE
Il secondo passaggio del nuovo
modello di ricerca, è l’apertura del blog, un mezzo in cui condividere un po’
di consapevolezza e riceverne tanta altra in cambio. È un circuito virtuoso
quello che potrebbe innestarsi aumentando le capacità di ciascuno a leggere il
bosco, sia da casa che dal posto.
I vantaggi di una ricerca più
consapevole, sarebbero tantissimi:
meno viaggi a vuoto con meno spreco di benzina, un territorio di
ricerca più grande, maggiore conoscenza del bosco, camminare in punta di piedi
senza lasciare segni del nostro passaggio, la curiosità di capire ciò che si
vede….
Con questo spirito voglio provare
a pubblicare alcuni post presi dal bagaglio della mia esperienza e inizio con i
funghi spia che più o meno tutti conosciamo. Magari qualcuno ha molto da dire sull’argomento in base alle proprie personali osservazioni e ha
piacere di condividerle, io inizio dalle
mie.
I FUNGHI SPIA.
I boschi non sono tutti uguali,
in ognuno si trovano abbondanti alcune specie di funghi invece di altre. Non
dipende dal tipo di bosco ma dal terreno, conosco faggete con distese di
lactarius piperatus e altre faggete dove non se ne vede mezzo.
Ogni fungo ha le sue fungaie con le
caratteristiche del terreno adatte per quel fungo. Ci sono però alcuni funghi che
hanno le stesse esigenze e per questo sono chiamati comunemente funghi spia.
I funghi spia
comunemente conosciuti sono L’ovulo malefico, la tignosa vinata e i falsi prugnoli. Sono funghi molto utili perchè nessuno o
pochi li raccolgono, più facilmente li rompono ed indicano con certezza che
quella è una fungaia di porcini, anche se in quel momento non ci sono perché
già raccolti.
Puoi seguire il mio modello sul blog oppure scaricarlo completo utilizzando il link trovare i funghi porcini
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuongiorno Giancarlo, sono Marco Pascale, ti ho aggiunto da pochi giorni su fb e ho letto il tuo libro...dunque, la vinata e i falsi prugnoli sono considerati spie anche da me...noi consideriamo anche il regius e il satanas non vere e proprie spie ma funghi che segnalano l usita prossima dei porcini in quanto hanno bisogno di un paio di giorni di meno...non ho mai verificato la cosa, potrebbe essere una convinzione sbagliata, mi è stata soltanto tramandata dal nonno...voi cosa ne pensate?
RispondiEliminaCiao...io ho notato che quando in un bosco di faggi ci sono diverse mazze di tamburo, dopo 7-10 giorni trovo i porcini...hai mai avuto questa esperienza??
RispondiEliminanon ho notato questa relazione e direi che 7-10 giorni di distanza sono tanti perchè la riproduzione del micelio ha tempi paragonabili a quelli e non credo che per i due funghi possa partire con tanti giorni di differenza, comunque è una osservazione utile e vale la pena approfondirla
EliminaCiao...io ho notato che quando in un bosco di faggi ci sono diverse mazze di tamburo, dopo 7-10 giorni trovo i porcini...hai mai avuto questa esperienza??
RispondiEliminaCiao...io ho notato che quando in un bosco di faggi ci sono diverse mazze di tamburo, dopo 7-10 giorni trovo i porcini...hai mai avuto questa esperienza??
RispondiEliminaSimone di donato hai potuto verificare questa cosa o è soltanto una tua impressione?
RispondiEliminaSimone di donato hai potuto verificare questa cosa o è soltanto una tua impressione?
RispondiEliminaCiao santrino...l ho verificato due anni fa e dopo una settimana ho trovato diversi boccioli, un pastore del posto mi aveva consigliato di tornarci....otto giorni Fa mi è successo la stessa cosa in un altro bosco, ho raccolto diverse mazze di tamburo e non c'erano porcini se non un paio in fungaia... domani vado a vedere
RispondiEliminaCiao santrino...l ho verificato due anni fa e dopo una settimana ho trovato diversi boccioli, un pastore del posto mi aveva consigliato di tornarci....otto giorni Fa mi è successo la stessa cosa in un altro bosco, ho raccolto diverse mazze di tamburo e non c'erano porcini se non un paio in fungaia... domani vado a vedere
RispondiEliminafai sapere
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