Funghi

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lunedì 31 ottobre 2016

I PORCINI IN LIGURIA NEL MESE DI OTTOBRE.
Il caldo anomalo di questo mese mi ha incuriosito quindi torno al Nord per capire cosa sta accadendo.
Scelgo la regione Liguria che assieme alla Toscana e Lazio ha un clima mite con temperature più alte rispetto alle altre regioni del Nord.



LA SITUAZIONE GENERALE
In Liguria il mese di Ottobre è stato ricco di piogge con un evento a metà del mese particolarmente piovoso che ha ridotto la temperatura fino a pochi gradi sopra lo zero. Nei giorni successivi la temperatura è tornata ai valori antecedenti l’evento.
L’intensità della pioggia non è stata omogenea sul territorio ma generalmente è rimasta compresa nel range di produzione.
Lo sbalzo di temperatura è stato sufficiente per far partire la riproduzione del micelio.
In questo momento la temperatura mediana è compresa fra 14.2°C a 9.4°C passando dai boschi a 500mt di altezza a quelli a1000mt.  quindi basse per i porcini ma buone, nei boschi a 500/600mt per i funghi che amano le temperature miti.


Per valutare l’importanza della temperatura, è interessante fare un confronto.
Ieri ho fatto una rapida uscita nei boschetti vicino a casa a 600mt di altezza, per inseguire un tartufo col cane Bella.
In quella zona, l’eccezionale nevicata di alcuni anni fa ha fatto crollare molti alberi anche di grosse dimensioni che sono ancora sul terreno. Il tronco di un pioppo lungo 6/7mt steso a terra, è interamente coperto di chiodini.
In questo momento nei boschi alla stessa altezza, in Liguria ci sono le condizioni per trovare le ammaniti,  in Romagna con la temperatura più basse si trovano i chiodini del fresco.

LA MAPPA DI PREVISIONE DEI PORCINI IN OTTOBRE.
Con i dati di pioggia residua e temperatura mediana in questo momento, attraverso il mio modello di previsione, non si prevede alcuna possibilità per aereus e aestivalis a causa della bassa temperatura.

Per edulis e soprattutto pinicula,  a fine del mese attorno ai 1000mt di altezza si può ancora trovare qualcosa in alcune zone indicate con giudizio scarso nella mappa, fino a quando pioggia e temperatura resteranno nel range.
Bisogna anche tenere conto che con le temperature basse, i processi di crescita dei funghi son rallentati quindi sarà possibile trovare qualche porcino  anche dopo.


Le situazioni più interessanti per tutti i porcini si registrano in provincia di Imperia dove le temperature sono più alte di 1/1.5°C e entrano nel limite minimo del range di produzione. Le situazioni migliori si possono trovare in fungaie sotto i 500mt per i porcini del caldo e sotto i 900mt per quelli del freddo.
Le previsioni sono fatte col mio modello che puoi scaricare col link trovare i funghi porcini

venerdì 28 ottobre 2016

I BOSCHI DOVE CERCARE I PORCINI.

Il lungo viaggio che sto facendo fra i funghi ha avuto per me tre momenti di svolta nei quali ho imparato delle cose che mi piace condividere.

  1. ASSOCIARE I BOSCHI AL TIPO DI PORCINO:
Nei primi anni conoscevo tutta la teoria dei porcini ma in realtà quando ne trovavo uno non stavo troppo a sottilizzare sul suo aspetto, più o meno chiaro o con diverse sfumature dal nero al rosso, era sempre un porcino e mi bastava trovarlo.
Oltretutto per edulis e estivalis nei vecchi testi di micologia non venivano neppure descritte le differenze di aspetto se non che il cappello del secondo si screpolava col tempo secco da cui il nome reticulatus.
Ricordo un anno nel quale avevo avuto un'informazione sicura e mi ero fiondato nella faggeta più produttiva che conoscessi.
Dopo molte ore di cammino, nel cesto era finita qualche russula in compagnia di due galletti, in compenso ero dell’umore giusto per dirne quattro al cattivo consigliere.
Lungo la strada del ritorno che dai faggi mi riportava a valle, senza alcun motivo, avevo fermato la macchina vicino a un castagneto e  ripreso il cammino nel nuovo bosco. Mi era bastato fare qualche passo per trovare un porcino poi un altro e un altro ancora….
Subito non ero riuscito a dare una spiegazione plausibile così mi ero limitato ad archiviare il fatto fra le voci “i misteri dei funghi”.
Solo più tardi avevo capito che su nei faggi c’erano stupende fungaie di edulis e pinicola mentre in quel castagneto fanno solo aereus e estivalis.
I primi vogliono una temperatura bassa i secondi alta e a questo punto mi sembrava tutto chiaro.
Quella volta nei faggi la temperatura era troppo alta per gli edulis ma nel castagneto andava molto bene per gli estivalis e da quella volta avevo iniziato a scegliere i boschi in modo più consapevole:
aereu e estivalis in collina nei castagneti e cerri fino a 700/800mt
edulis e pinicola nei cerri, abeti e faggi da 800mt in su.
Col tempo avevo scoperto anche fungaie di estivalis oltre i 1000mt nei faggi e di edulis nei cerri sotto gli 800mt. ma in quel momento ero un dettaglio trascurabile.


  1. ASSOCIARE IL BOSCO AL TIPO DI PORCINO E ALLE STAGIONI:
La seconda svolta è legata a una nuova uscita:
Eravamo a metà del mese di Giugno quando radio fante aveva trasmesso la notizia di una bella buttata in corso nelle mie zone. Senza pensarci troppo ero partito in caccia degli edulis nei faggi che per la stagione mi sembrava la scelta più giusta. Dopo mezza giornata di cammino, non avevo messo nel cesto neppure un porcino. Il giorno dopo il solito amico mi aveva sbattuto sotto il naso un cesto pieno di estivalis raccolti nei castagni.
Quindi non bastava l’equazione bosco–tipo di porcino, serviva anche avere attenzione per la temperatura al variare delle stagioni. Quel Giugno era stato troppo caldo per edulis.
Le osservazioni successive mi avevano condotto a un nuovo punto di comprensione dei meccanismi di crescita.
In primavera fresca si parte con gli edulis nei faggi ma se fa caldo si cercano gli estivalis in collina. Con l’avanzare della stagione calda si torna nei faggi freschi per gli edulis  per tornare nei castagni col ritorno del fresco in autunno e finire negli abeti con i pinicola, sempre se non fa troppo freddo.
L’intuizione era giusta in linea di massima ma senza avere al fianco un vigile per disciplinare il traffico nelle due direzioni, come facevo a capire qual’era il momento giusto per salire o scendere nel bosco ad inseguire i porcini del caldo o quelli del freddo? L'unica soluzione era conoscere la temperatura giusta per ogni tipo di porcino.
Così avevo iniziato a misurare la temperatura dell’aria e del terreno proprio vicino ai porcini.


  1.  ASSOCIARE LA QUANTITÀ  AI VALORI DI PIOGGIA E TEMPERATURA.
Dopo anni passati a misurare ho scoperto che lo sbalzo di temperatura e la pioggia necessari per far partire la buttata dei porcini sono circa gli stessi per tutti i tipi di porcini.
Per la temperatura il discorso cambia molto.
I porcini del caldo partono con una temperatura minima che è la massima possibile per i porcini del freddo.

Adesso in modo semplice  senza troppi rischi di sbagliare bosco e perdere la più bella buttata di porcini che si sia mai vista, faccio così:
Dopo un bello sbalzo di temperatura aspetto che la pioggia e la temperatura entrino nel range di produzione per i porcini del caldo o del freddo com'è indicato nel mio modello di previsione che puoi scaricare col link trovare i funghi porcini
Se la pioggia e la temperatura restano in quel rapporto per il tempo necessario a completare la riproduzione del micelio per un tipo di porcino, scelgo il bosco che contiene le fungaie di quel porcino, a prescindere dall'altezza e ci rimango per tutto il tempo in cui i due valori restano nel giusto rapporto.
Tutto qui.


Rimane un solo problema:
prima di collaudare il mio modello di previsione facevo molte uscite per fare la scorta di porcini, adesso me ne bastano poche concentrate nella buttata e questo mi toglie una bella motivazione per andare spesso nel bosco.

A pensarci bene non è affatto un problema. Per fare una visita ad un amico non è necessario avere uno scopo preciso, basta il piacere di stare in sua compagnia. 

giovedì 27 ottobre 2016

SITUAZIONE GENERALE.
Nella regione Puglia ho osservato la prima vera differenza rispetto al clima con le altre regioni del centro.
La pioggia caduta in Ottobre è molto scarsa e diminuisce mano a mano che si scende al Sud. Per i porcini in Pugli, la pioggia rappresenta il primo fattore di criticità.  
La temperatura è a livelli che al centro nord si registrano a Settembre e sarebbe sufficiente per attivare una nuova buttata anche discreta. Come ho già detto l’intensità della buttata, con la pioggia e la temperatura comprese nel range di produzione, è proporzionale alla temperatura, maggiore è la temperatura maggiore è l’intensità della buttata.
In questo momento nella regione Puglia, con le temperature registrate, potrebbero esserci belle sorprese a condizione di trovare delle zone dove la pioggia è stata nettamente superiore alla media regionale.


LE STAZIONI METEO ESAMINATE.
In linea generale osservo che le stazioni meteo in tutta la regione sono collocate in zone collinari ad altezze inferiori a 500mt e credo sia difficile che a quelle altezze possano crearsi le condizioni per i pinicola, sicuramente non ci sono in questo momento.
Nello specifico, in Ottobre nelle stazioni esaminate, le piogge  sono state molto inferiori rispetto a quelle necessarie per la riproduzione del micelio ed escludo che possa partire una buttata.

La zona del parco nazionale del Gargano è l’unica eccezione dove si trovano stazioni meteo ad altezze che superano i 900mt. nelle quali ho osservato condizioni possibili in particolare per edulis, aereus, estivalis, nei mesi di Giugno, Luglio, Settembre e anche Ottobre.

MAPPA DI PRODUZIONE.

Nel parco del Gargano in Ottobre ho assegnato una elevata possibilità per una buttata di intensità discreta, probabilmente già partita nella seconda metà del mese e destinata a proseguire fino ai primi di Novembre. Il giudizio è motivato da una discreta pioggia residua, buono  sbalzo di temperatura registrato il 12 di Ottobre e la temperatura subito risalita nel range di produzione.

mercoledì 26 ottobre 2016

VERIFICA DEI FUNGHI DALLE MIE PARTI.
Nei post pubblicati il 7 e 8 Ottobre ho studiato il cambiamento delle condizioni meteo che in quei giorni, dalle mie parti, hanno introdotto l’AUTUNNO e concludevo che in assenza di una forte ripresa della temperatura avrei dovuto iniziare a cercare i funghi autunnali.
La temperatura nelle due settimane successive è effettivamente aumentata ma non a sufficienza per entrare nell’intervallo di produzione dei porcini, individuato nel mio modello di previsione che puoi scaricare col link trovare i funghi porcini. In collina la temperatura è bassa per aereus e altrettanto in montagna per edulis e mi riferisco sempre alla possibilità di una nuova buttata, che non esclude di trovare qualche porcino sperduto.
Ieri ho fatto un giretto di verifica in un bosco misto di castagni e querce con delle fungaie stupende per aereus che nel momento giusto danno proprio soddisfazione, a condizione di essere fra i primi.
Risultato:
Una bella buttata di trombette dei morti ottime per il misto assieme a russole, porcini (raccolti nel congelatore) e qualche galletto.
Mi sono consolato col fatto di avere indovinato la previsione.


 SITUAZIONE GENERALE IN MOLISE
Il mese di Ottobre è strato abbastanza caldo con le temperature comprese nel range di produzione per aereus estivalis sotto i 700mt mentre gli edulis e pinicola sono arrivati a 1400mt.
Le piogge sono state scarse se riferite a quelle cadute al centro nord, nelle stazioni che ho controllato non hanno superato i 60mm  concentrate nella prima parte del mese.
In questo momento la temperatura è ancora compresa nell’intervallo di produzione se pur al minimo, mentre la pioggia residua è uscita.

LA MAPPA DI PREVISIONE.

Ho scelto quattro stazioni meteo comprese fra i 400/1400mt s.l.m.
In tutte  quattro le stazioni l’evento meteo più importante è stato registrato il 7 di Ottobre con un significativo sbalzo di temperatura accompagnato da piogge vicine al limite di produzione e risalita delle temperature nel range dove è rimasta fino ad oggi.
Il 7 Ottobre dovrebbe essere partita la riproduzione del micelio con l’uscita dei primi porcini nella seconda metà di Ottobre ma di breve durata per la riduzione della pioggia residua che in questo momento è uscita dal range di produzione.

Ho indicato per tutte quattro le stazioni un giudizio di produzione per i porcini “scarso” non riferito a una nuova buttata che ritengo improbabile ma alla possibilità di continuare a trovare qualche porcino residuo della buttata  partita nella prima parte del mese.


Domani, se ci riesco, do un’occhiata alla Puglia.

martedì 25 ottobre 2016

MAPPA PREVISIONE IN ABRUZZO E INTENSITÀ  DELLA BUTTATA DEI PORCINI.

Nel post del 26 Settembre entravo nel merito della durata della buttata per dire che i porcini continuano ad uscire in volate successive fino a quando la temperatura mediana e la pioggia residua nel terreno, restano nel range cioè nell'intervallo utile di produzione.
L’affermazione è frutto delle numerose osservazioni fatte ne corso del mio studio ma se fosse tutto semplice non staremmo a interrogarci e non mancano le situazioni particolari che meritano di essere approfondite.Una di queste è riferita all'intensità della buttata e l’ho potuta osservare anche nella buttata di Settembre quando siamo finiti in un nido di porcini veramente interessante; in pochi mq ce n’erano tanti e la foto non rende giustizia.



Siamo tornati il giorno dopo e non c’era assolutamente niente (neppure le nostre tracce del giorno precedente che avevamo ben evitato di lasciare) così ci siamo spostati in una fungaia più grande distante solo qualche centinaia di mt dove c’era un altro nido ad aspettarci con porcini appena più grandi. Due giorni dopo in quest’ultima fungaia ne abbiamo trovati solo 5/6 vecchi e niente nella prima.
Come si spiega?
Prima di dire la mia mi piacerebbe sentire il pareri di altri.

SITUAZIONE GENERALE IN ABRUZZO
Dopo le regioni del centro nord, Marche,Umbria e Lazio oggi tocca alla regione Abruzzo per vedere se ci sono le condizioni di un'ultima uscita a porcini.
Ho preso in esame i dati di alcune stazioni  meteo posizionate in zone che vanno da una altezza di 400mt fino a 1600mt. s.l.m.
Pioggia residua: molto scarsa in tutte le stazioni e ben al di sotto del range di produzione, escluse due stazioni meteo.
Temperatura mediana: variabile con l’altezza, si passa da 13°C per ridursi a 6°C sopra i 1500mt, potrebbe essere ancora sufficiente per una modesta buttata di edulis/pinicola sotto i 900/1000mt di altezza.
Sbalzo di temperatura: forte con risalita della temperatura il 15 Ottobre.

MAPPA DI PREVISIONE DEI PORCINI IN ABRUZZO

Il dato di criticità maggiore è dato dalle scarse piogge residue salvo alcune situazioni.

Ho trovato solo due stazioni in provincia dell’Aquila ad un’altezza di 800mt dove la pioggia e la temperatura sono comprese nel range di produzione per edulis/pinicola e le indico in mappa con un giudizio sufficiente per la fine di Ottobre.
Se abitassi vicino e conoscessi le fungaie di pinicola, un giretto ai piedi del Gran Sasso lo farei.

lunedì 24 ottobre 2016

MAPPA DI PREVISIONE PER I PORCINI NELLA REGIONE LAZIO IN OTTOBRE.

Ieri tornando a  casa ho visto, direttamente dalla macchina, due campi completamente coperti di lepiota naucina che non c’entrano niente con i porcini, se non che entrambi sono funghi e crescono quando le condizioni meteo sono a loro gradite.
La vista di quei campi dava l’esatta idea di cosa intendo quando parlo di “finire nel mezzo di una buttata” di forte intensità.
Nel bosco è tutta un’altra storia, bisogna andarci apposta e i porcini non si vedono per caso passando in macchina.
Il mio metodo di previsione aiuta proprio a trovare il momento giusto ma non basta. Bisogna anche saper riconoscere di essere nel bel mezzo di una buttata di porcini. Qualcuno potrà pensare;
ma se ce ne sono tanti, come si fa a non vederli?
Si fa, si fa.......
Ricordo un’uscita nei faggi “a botta sicura” come si dice dalle mie parti.
Poiché sono pigro e non amo le gare di corsa veloce, ero arrivato in fungaia già occupata da tre donne ma non stavano cercando, correvano. Una faceva da “capa” e incitava le altre due a fare in fretta perché i porcini erano più avanti e li non c’era niente.
Con calma mi ero avvicinato con un occhio a terra e uno sulle tre in movimento frenetico e subito   avevo raccolto il primo porcino cercando di rimanere coperto e lo avevo messo nel cesto senza neppure  pulirlo per non dare nell'occhio; vicino c’era il secondo poi il terzo….
Per farla breve, in venti minuti avevo riempito il cesto e mi ero allontanato. Anche da lontano sentivo le trè che comunicavano fra di loro a voce alta per dirsi che li non c’era niente.
Certo questo è un caso limite ma non troppo. Io ho imparato a non avere fretta in fungaia dopo aver perso per tante volte la mia personale gara con Mara.


 SITUAZIONE GENERALE NELLA REGIONE LAZIO.
In tutta la regione nel mese di Ottobre sono cadute piogge pari 74 mm medi con una temperatura media di 16°C che andrebbero bene per i porcini, il guaio è che le piogge sono cadute a macchia di leopardo e le temperature sono molto diverse in funzione dell’altezza s.l.m.
Le piogge residue calcolate col mio modello di previsione vanno da 40mm a 120mm da zona a zona e le temperature mediane passano da 15°C a 5°C salendo da quota 400mt ai 1875 della stazione sul Terminillo.
In questa situazione non ci sono le condizioni per poter sperare in una buttata estesa alla regione, tanto meno di forte intensità.
L’unica possibilità per gli ottimisti come me, è quella di cercare con ostinazione quelle stazioni nelle quali la pioggia e la temperatura con le loro oscillazioni, si incontrano vicino al range di produzione per i porcini. È una operazione laboriosa per chi  non conosce i boschi ma penso di esserci riuscito.

MAPPA DI PREVISIONE LAZIO.


Provincia di Rieti piogge residuE scarse e disomogenee,  temperature sotto 500mt buone per estivalis. Indico le località con sufficienti possibilità.
Sotto 1000mt la temperatura e la pioggia si incontrano per una possibile minima buttata di edulis pinicola.
Provincia di Viterbo
Lago di Bolsena la pioggia residua ha forti oscillazioni ma sufficiente (non dappertutto) e la temperatura mediana sotto i 500mt. è vicina al limite per estivalis,  si può essere moderatamente ottimisti per una buttata con modesta quantità.
Sopra i 700mt ci sono speranze sufficienti per edulis pinicola se si conoscono le fungaie giuste al caldo.
Nelle zone indicate,  i fungaioli che bene le conoscono, possono personalizzare la previsione applicando direttamente ai loro boschi il  modello di previsione che puoi anche scaricare col link trovare i funghi porcini e sperare di essere fortunati.

Domani se ci riesco mi dedico all’Abruzzo e/o Molise.

domenica 23 ottobre 2016


MAPPA DI PREVISIONE PER I PORCINI NELLE MARCHE.

La buttata dei porcini ma anche degli altri funghi, è una di quelle robe che quando ci capiti in mezzo non te la scordi.
L’intensità della buttata dipende dalle condizioni meteo, sbalzo - temperatura – pioggia che io ho codificato nel mio modello di previsione. Nelle buttate migliori quando le variabili sono al massimo, dove ti giri ci sono funghi anche a gruppi a volte incredibili per quanto belli e numerosi. A tutti è capitato di finire nel mezzo di una buttata di funghi non commestibili e di stupirsi, la stessa cosa accade anche per i porcini  ma è difficile finirci in mezzo perché qualche malcreato è passato prima e non li ha lasciati per noi. A volte qualcuno ha l’avvertenza di mettere un cartello di informazione e mi è capitato di vederli. Ricordo un’uscita con il range di produzione ottimo in un’abetaia mista a faggi, dovunque guardassi c’erano muscarie appena sbucate e solo qualche piccolo porcino in qua e in la appena uscito dal terreno, nonostante tutte le condizioni fossero ideali per una buttata fantastica di porcini. Avevo trovato la spiegazione poco dopo sotto un albero dove chi mi aveva preceduto aveva lasciato in bella vista il cartello con le informazioni:
qui abbiamo pulito un cesto di porcini e perché voi lo sappiate, vi lasciamo un bel mucchietto di resti delle puliture.
Quando si va a funghi non bisogna lasciare tracce, per il rispetto che dobbiamo al bosco ma anche per non dare preziose informazioni del nostro passaggio.


Dopo che la buttata ha dato il meglio di se, si continuano a trovare porcini in qua e in la ma niente a che vedere con la buttata e non c’è amico che ci informa quando la buttata è al massimo,  aspetta sempre qualche giorno prima di farlo. Ecco uno dei motivi per i quali vale la pena studiare i dati meteo e fare qualche previsione accurata. La cosa fondamentale è quella di trovare le stazioni meteo il più vicino possibile ai nostri boschi e se è il caso anche utilizzando più di una stazione meteo. Migliore  è la ricostruzione dei dati, migliore è la previsione.
Le previsioni che sto facendo nelle varie regioni hanno il limite che io non posso conoscere le fungaie di tutti i boschi quindi vanno assunte come informazione generale, spetta poi a ciascuno personalizzarle nei propri boschi.

LA MAPPA DI PREVISIONE.


Per Aereus Aestivalis le stazioni meteo disponibili, segnalano una temperatura sufficiente solo sotto i 300mt. s.l.m. ammesso che qualcuno conosca delle fungaie a quella quota e comunque anche la pioggia è scarsa. Non escludo che si possa continuare a trovare qualche estivalis nelle fungaie in produzione ma per una nuova buttata bisognerebbe trovare una zona calda bene esposta a sud dove la pioggia è stata più abbondante della media, non me la sento di essere ottimista.
Per Edulis/Pinicola nelle stazioni al NORD della regione, la pioggia residua e la temperatura mediana sono al limite inferiore del range di produzione. Ho dato un giudizio Scarso per una nuova buttata con un po’ di ottimismo, molto più probabilmente sarà possibile continuare a trovare qualche porcino nelle fungaie ancora in produzione.
La situazione migliora spostandosi verso SUD rimanendo sotto i 900/1000mt di altezza s.l.m. dove la temperatura mediana e la pioggia residua sono in migliore rapporto, pur continuando ad essere vicino al limite ma non mi sentirei di escludere la partenza di una vera e propria modesta buttata.
In ogni caso una bella uscita verso fine mese sui Sibillini o il Catria a salutare l’arrivo dell’autunno, io la farei.
Giudizio Sufficiente.

Domani pubblico la mappa di previsione per il Lazio.

sabato 22 ottobre 2016

MAPPA DI PREVISIONE PER I PORCINI  UMBRIA.

Continuo con la regione Umbria a pubblicare le mappe di previsione per una nuova buttata alla fine di Ottobre,  mano a mano che scarico i dati di pioggia e temperatura dalle stazioni meteo poste a diversa altezza.
La mappa è ottenuta applicando il mio modello di previsione "trovare i funghi porcini". Preciso che io non conosco tutti i boschi dell'Umbria quindi le stazioni meteo considerate non indicano forzatamente le zone più produttive. Ognuno deve valutare i propri boschi e personalizzare la propria previsione. La mappa va assunta come indicazione riferita a una zona vasta.


In Umbria la pioggia residua è sufficiente ma con differenze anche significative da zona a zona, per cui vale la pena guardare la stazione meteo più vicina ai propri boschi.


Per una valutazione generale  utilizzo la media della pioggia residua calcolata con i dati delle stazioni poste oltre i 500mt di altezza.
La temperatura mediana subisce variazioni di 2/3 °C passando dalle quote di 500mt. a 1000mt. e rimane compresa nell’intervallo di produzione per edulis e pinicola con un giudizio di quantità pari a 7.5
Oltre i 1000mt la temperatura scende sotto il limite di produzione.
Per tentare con estivalis bisogna conoscere fungaie sotto i 400mt.

Domani pubblicherò la previsione per la regione Marche.


venerdì 21 ottobre 2016

MAPPA DI PREVISIONE PER I PORCINI  AL CENTRO NORD.

Ieri pomeriggio mi è preso un colpo quando ho visto Mara che riponeva l’essiccatore nella sua scatola e poi nella dispensa! Allora è proprio finita?
Le mappe statistiche con i valori storici pubblicati negli ultimi giorni lascerebbero ancora qualche speranza ma ho imparato a non sottovalutare le “sensazioni” di Mara anche perché ha dalla sua la logica.


Ormai siamo nella seconda parte di Ottobre, nelle mie zone abbiamo raccolto ancora qualche porcino ma proveniente dalla buttata di Settembre, continuata per tutto il tempo nel quale la pioggia e la temperatura sono rimaste nell'intervallo di produzione.
Nuove buttate non se ne sono viste.
La speranza era riposta nella perturbazione con lo sbalzo di temperatura del 10 Ottobre commentata nel post del 17 che concludevo in questo modo:
La pioggia e la temperatura, sono fuori dal range di produzione.
Per una nuova buttata sarebbe necessario un ulteriore aumento di temperatura…
in caso contrario la vedo male.
Al sud la situazione potrebbe essere decisamente migliore.

Negli ultimi giorni la temperatura si è stabilizzata è sto scaricando i dati di pioggia e temperatura in alcune regioni per l’ultima previsione della stagione.
Prendo in considerazione solo le regioni nelle quali potrebbe essere più facile incontrare una nuova buttata in Ottobre come risulta dalle mappe statistiche pubblicate nei giorni scorsi, quindi escludo le regioni del nord e parto con il centro nord.

MAPPA DI PREVISIONE.



Appennino Tosco emiliano non ci sono possibilità.

Scendendo verso l’Appennino Bolognese -Tosco Romagnolo il mio modello indica una piccola possibilità per una buttata con voto di intensità 5.5 di pinicola e edulis, sotto i 1000mt. di altezza e sui versanti esposti al sole. Per gli estivalis, aereus bisognerebbe conoscere qualche buona fungaia sotto i 400mt. di altezza.
Si tratta di una previsione che tiene anche conto del fatto che in questo periodo il terreno mantiene ancora in parte il calore accumulato in estate.
Chi avesse voglia di fare una saluto al bosco vestito per l’autunno, il momento migliore dovrebbe essere verso la metà della prossima settimana.  
Consiglio di portare un termometro per verificare la temperatura del terreno, un impermeabile e sperare che nei prossimi giorni non arrivi l’inverno.

Non conosco il range di produzione per i funghi autunnali amanti del freddo ma direi che se ne dovrebbero incontrare parecchi. 
La previsione è fatta con il mio modello di previsione descritto nei post e se vuoi vederlo completo puoi scaricarlo col link trovare i funghi porcini

mercoledì 19 ottobre 2016

LA MAPPA COMPLETA DEI PORCINI IN OTTOBRE.

Oggi pubblico la mappa d’Italia completa con le  possibilità per una nuova buttata di porcini in Ottobre, ottenuta applicando il mio modello di previsione alle medie trentennali di pioggia e temperatura. La mappa indica la probabilità statistica che possa esserci una nuova buttata di porcini. 


Quando esco a porcini o più semplicemente vado a camminare nel bosco, oltre alla curiosità, ho sempre con me due compagne di viaggio che si chiamano prudenza e incoscienza.

LA PRUDENZA E L’INCOSCIENZA
La prima è una personcina a modo e un po’ noiosa, tutto il contrario della seconda. Quando mi lascio consigliare dalla seconda può accadere di fare cose che poi non riconosco mie, come quando ho raccolto quel porcino sulla cima di un dirupo e a casa continuavo a ripetermi:
non sono stato io …non sono stato io…
nel mio cestino dei ricordi c’è un esempio di chiara incoscienza della quale non vado fiero.

Eravamo in vacanza nel parco nazionale d’Abruzzo ed era obbligatoria la salita alla camosciara in gruppo, con Elena di due anni dentro una specie di imbragatura che tenevo allacciata sul petto. 
In cima avevo deciso che il ritorno per la stessa mulattiera era troppo banale e dovevo completare l’anello,  così io ed Elena eravamo partiti seguendo il sentiero, appena visibile, in direzione opposta agli altri.
La discesa era lunga e ripida e in un tratto mi ero dovuto arrampicare  con le mani. In giro non c’era anima viva, fino ad una abetaia dove avevo sorpassato una comitiva i cui membri mi avevano salutato freddini e continuato a seguirmi con lo sguardo sospettoso. Verso la fine della mulattiera c’era una fontanella al fianco di una piccola costruzione dove mi ero dissetato e tirato un bel sospiro di sollievo:
ero arrivato.
Nel frattempo giungeva anche la comitiva e nel vedere Elena  sorridente, dopo che aveva dormito per l’intero tragitto, gli avevano riservato una festa a non finire e si capiva bene che pensavano “questo è pazzo ma almeno non rapisce i bambini”.

LA MAPPA.

Passando dal nord al sud si osservano significative differenze di precipitazione fra le regioni d'Italia ma è la temperatura quella che aumenta o diminuisce la possibilità di una nuova buttata di porcini in Ottobre.
Per dirla in sintesi
“nel mese di Ottobre i porcini inseguono il caldo”

La mappa mette bene in evidenza il concetto.


La base che ho usato riporta, con i diversi colori, le sei regioni climatiche nelle quali è divisa l’Italia.  Si può vedere con tutta evidenza come alle zone climatiche più calde corrispondono possibilità maggiori.
Sono giunto a questo risultato applicando il mio modello di previsione (se ti interessa lo puoi scaricare col link: "trovare i funghi porcini ") alle medie trentennali di pioggia e temperatura nel mese di Ottobre. Negli altri mesi la situazione è diversa e intendo scoprirlo a partire dal prossimo Novembre.
CI SONO DELLE DOMANDE CHE MI INCURIOSISCONO.

Io credo che la ricerca dei funghi sia sostanzialmente un’attività che si  pratica fra pochi scelti compagni di ricerca e ognuno segue le proprie convinzioni.  Ma se è così:
Perché siamo in tanti a farlo? Cos’abbiamo in comune? Cosa cerchiamo oltre ai funghi?
Non mi risulta che qualcuno si sia mai preso la briga di indagare e forse potrebbe essere interessante fare un sondaggio fra gli appassionati sui diversi comportamenti e le motivazioni che ci portano nel bosco.
Con questo scopo ho provato a buttare giù alcuni quesiti  che propongo agli amministratori dei gruppi di funghi, in 4 sondaggi da condividere e magari commentare assieme.

  1. COSA DÀ PIÙ SODDISFAZIONE QUANDO SI VÀ A FUNGHI?
Trovare il numero maggiore di funghi
Trovare il fungo più grosso
Trovare il fungo o i gruppi più belli
La conferma di avere scelto bene il giorno in cui partire.
La conferma di aver scelto bene il bosco
Passare una bella giornata nel bosco
Trovare un porcino dove si pensa debba esserci
Trovare nuovi amici di funghi
Imparare a conoscere nuove specie di funghi
Scoprire nuovi boschi
Altro

  1. QUANDO SI DECIDE DI ANDARE A FUNGHI?
Quando si ha tempo
Quando si ha notizia che sono usciti
Basandosi sull’esperienza
Tenendo conto delle fasi lunari
In base alle condizioni meteo
Tutte le volte che si può
Altro

  1. COMPORTAMENTO DURANTE LA RICERCA
Arrivare prima degli altri
Cercare velocemente
Cercare lentamente
Mantenere la concentrazione
Allontanarsi dagli altri
Avvicinarsi agli altri
Ignorare gli altri
Seguire un percorso stabilito in precedenza
Decidere il percorso osservando la situazione del bosco
Non avere fretta
Osservare ciò che ci circonda
Cercare nuove fungaie
Altro

  1. LE MAGGIORI SODDISFAZIONI DOPO LA RICERCA
Consumare il raccolto
Seccare e conservare i funghi
Indicare subito il giorno nel quale abbiamo trovato i funghi
Svelare il luogo della ricerca
Far morire d’invidia gli amici
Mantenere il silenzio assoluto con tutti
Altro


Al fine di  stabilire una classifica di merito, ogni appassionato dovrebbe indicare non più di due/tre preferenze per ogni gruppo di domande.

martedì 18 ottobre 2016

LA MAPPA DEI PORCINI IN OTTOBRE,  NELLE REGIONI DEL SUD.

Oggi completo la mappatura delle regioni in base alle loro potenzialità per far partire una nuova buttata di porcini in Ottobre. La potenzialità produttiva di ogni regione è ottenuta applicando il mio modello di previsione alle medie trentennali di pioggia e temperatura in numerose località; non rappresenta la previsione di una buttata in questo momento, ma la probabilità statistica che possa esserci.
Il calcolo probabilistico è un’altra possibilità di utilizzo del mio modello di previsione per continuare  a pescare nei segreti dei porcini, che mi affascina quanto pescare nel cesto dei miei ricordi di viaggio nei boschi. In quel cesto di ricordi ce n’è uno per me speciale che parla per l’appunto di pesca e per la precisione dell’ultima pesca.


QUI È PASSATO DANTE…
Il torrente Acquacheta scende dall’Alpe di S.Benedetto in una valle aperta, solare, dopo due ore di cammino cade da una cascata talmente poco cheta da avere ispirato lo stesso divin poeta e una targa fissata in un muro ce lo ricorda.

Quella mattina avevo iniziato a pescare poco prima della cascata in un bel punto, con la corrente prima stretta che poi si allargava saltando fra i sassi.
Un lancio preciso oltre la corrente centrale mi aveva permesso di ferrare una trotella che opponeva pochissima resistenza al recupero fino al centro della corrente, dove un colpo secco aveva bloccato la  canna e la lenza era partita!
La frizione del mulinello ammortizzava la trazione facendo uscire metri di filo e non era da credere ma stava accadendo!
Una trota troppo grossa per abitare in quel torrente, aveva ingoiato la trotella che stavo recuperando e a sua volta era rimasta agganciata.
Il tira e molla fra me e lei era durato per un tempo indefinito con il cuore che mi batteva in gola; lei prendeva filo puntando al centro della corrente e io agendo con la frizione lo concedevo fino al limite di rottura, aspettando il momento per potere approfittare della sua stanchezza e riprenderlo con gli interessi, fino al punto da portarla esausta proprio sotto i miei piedi.
La battaglia sembrava vinta:
Invece altrettanto improvvisamente così com'era iniziata, era anche finita.
Lei se n’era andata senza neppure farsi vedere. Dall'acqua era uscita la trotella non più lunga di  dieci centimetri senza neanche un graffio e l’avevo rimesso in libertà facendo attenzione a non ferirla. La regina evidentemente, non era agganciata all'amo ma semplicemente teneva stretta la trotella e gli era bastato aprire la bocca per liberarsi.
A quel punto avrei dovuto reagire con imprecazioni di vario genere, invece avevo sentito un caldo dentro,  avevo sorriso ed ero in fondo contento; era stata una bella lotta e ora sapevo che lei era lì e questo era il segreto fra me e il torrente che lo rendeva ancora di più vivo e familiare.
Forse la decisione l’avevo già presa senza saperlo, fatto sta che dopo quel episodio avevo preferito pensare alle trote che abitano il fiume e  posata la canna da pesca ero salito sulla canoa per scendere il torrente da dentro anziché risalirlo da terra. L’ambiente era lo stesso ma la prospettiva e le emozioni cambiavano molto.

LA MAPPA DEL SUD.


Nelle regioni del SUD d’Italia la possibilità di avere una nuova buttata di porcini è decisamente la più alta di tutto lo stivale.
In linea di massima si può osservare:
Campania e la Calabria hanno il migliore rapporto pioggia temperatura per tutte quattro le specie di porcini.
Basilicata ha un clima più fresco e più secco e comunque mantiene un buon range per edulis/pinicola.
Puglia le piogge sono sotto il limite minimo di produzione, decisamente più scarse rispetto alle altre regioni del sud. La temperatura invece è saldamente compresa nell'intervallo di produzione. Ho assegnato una possibilità di buttata discreta perché in due stazioni meteo ho trovato piogge abbondanti quindi se pur a macchia di leopardo, ci possono essere le giuste condizioni per una nuova buttata.  
Sicilia si caratterizza per temperature alte nel campo degli aereus e aestivalis. Le piogge variano sensibilmente con località che registrano meno di 60mm e altre più di 100mm. la possibilità di nuova buttata è concreta ma non in tutta la regione, bisogna scegliere le zone più ricche di pioggia. Giudizio discreto.
Sardegna la temperatura è di un grado inferiore a quella siciliana e anche la pioggia è mediamente inferiore al limite della produzione e distribuzione non omogenea. Con un po’ di ottimismo, ho mantenuto lo stesso giudizio discreto dato alla Sicilia.

Nel complesso applicando il mio modello di previsione (lo puoi scaricare completo col link "trovare i funghi porcini") alle medie trentennali di pioggia e temperatura nelle regioni del SUD, si può dire che la stagione di porcini nel mese di Ottobre può ancora essere interessante soprattutto nelle due regioni che si affacciano sul tirreno. Si tenga presente che se parte una buttata nella seconda metà del mese, può durare anche per buona parte del mese di Novembre e la cosa mi sembra interessante.
Domani vedrò di commentare la situazione con una mappa completa d’Italia.

LA MAPPA DEI PORCINI IN OTTOBRE,  NELLE REGIONI DEL CENTRO.

Nel post di oggi continuo la mappatura delle regioni in base alle loro potenzialità per una nuova buttata di porcini in Ottobre, ottenuta attraverso il mio modello di previsione applicato alle medie trentennali di pioggia e temperatura in numerose località.
La mappa ha valore probabilistico, non di previsione e non serve per programmare un’uscita, quindi entro nel bosco in modo virtuale con una storia che prendo dal mio cesto dei ricordi.



LE  PICCOLE GRANDI COSE.
Quell'estate eravamo in campeggio in Trentino ed erano usciti i porcini. Con Serena di pochi anni a cavalcioni sulle spalle, stavamo battendo un’abetaia non lontana dalla strada.
Per tentare di coinvolgerla mi ero fermato e gli raccontavo cosa stavamo cercando, il colore, la forma e dove bisognava guardare. Lei ascoltava attenta come fanno i bambini quando vogliono capire, poi aveva allungato il braccio ad indicare un punto e mi aveva chiesto “ come quello li?” 
Era davvero un bel porcino.
Non si è appassionata ai funghi, ma ancora oggi che è diventata mamma, se ci troviamo in una situazione nella quale vuole comunicare un pensiero o uno stato d’animo positivo mi ripete quella domanda : 
come quello li?
Il volto gli si illumina come quella volta e io capisco.

LA MAPPA DEL CENTRO.



Nelle regioni del centro Italia la possibilità di avere una nuova buttata di porcini varia da regione a regione.
In linea di massima si può osservare:
Emilia Romagna sul versante adriatico ha una temperatura media  che si posiziona al limite minimo e un rapporto pioggia temperatura basso con possibilità scarse per una nuova buttata. Come in tutte le medie ci sono le eccezioni da cercare, valgano per tutte le pinete marittime con un range migliore.
Marche e Abruzzo  sono appena più calde della E.R. con  sufficienti possibilità per una nuova buttata.
Liguria e Toscana affacciate sul tirreno sono mediamente più calde delle altre con buone piogge. Nella mappa sono indicate con lo stesso indice delle Marche e Abruzzo ma una piccola differenza positiva c’è.
Il Lazio ha mediamente piogge appena inferiori alle altre due con una temperatura di uno/due gradi in più e questo gli consente di avere un range pioggia/temperatura migliore con discrete possibilità per una nuova buttata.

Nel complesso applicando il mio modello di previsione "trovare i funghi porcini " alle medie trentennali di pioggia e temperatura delle regioni del centro, si può dire che il mese di Ottobre può ancora riservare qualche buona sorpresa soprattutto nel versante che si affaccia sul tirreno e in particolare al centro sud.

Domani vedrò cosa succede nelle regioni del SUD.

lunedì 17 ottobre 2016

PREVISIONE PER I PORCINI IN  OTTOBRE.

Prima di pubblicare la mappa con i dati storici delle regioni del centro, ho la necessità di rispondere alla domanda che mi faccio in questi giorni di  Ottobre freddi e piovosi:
la stagione è davvero finita o ancora c’è qualche speranza per una nuova buttata?
Così ho guardato i dati di alcune stazioni sull'Appennino Emiliano Romagnolo ed ecco come stanno le cose.


LA SITUAZIONE
Negli ultimi trenta giorni sono cadute piogge  da 100 mm a oltre 200 mm.
In pochi giorni la temperatura si è bruscamente ridotta passando da 13/14 °C  al minimo di 3/6°C raggiunto il 10 Ottobre.  
Attualmente la temperatura è risalita a 14/11°C.
Con questi dati meteo,
La pioggia e la temperatura, sono fuori dal range di produzione.

Ho fatto questa prima previsione utilizzando i dati di sole alcune stazioni meteo in tutto l’Appennino e quindi va assunta come orientamento  generale. Non escludo che localmente possa esserci qualche zona in cui la situazione è migliore e può essere trovata applicando il mio modello di previsione a un numero superiore di stazioni meteo.

PROSPETTIVE
Per una nuova buttata sarebbe necessario un ulteriore aumento di temperatura di 3/4 °C per gli aereus e aestivalis in collina.
In montagna la temperatura attuale dovrebbe stabilizzarsi per almeno dieci giorni per sperare nei pinicula e edulis
in caso contrario la vedo male.
Al sud la situazione potrebbe essere decisamente migliore.

Per avere la situazione più precisa bisogna aspettare per vedere cosa accadrà alle temperature in questa settimana e rifare la previsione con il modello  "trovare i funghi porcini"

domenica 16 ottobre 2016

LA MAPPA DEI PORCINI IN OTTOBRE,  NELLE REGIONI DEL NORD.

Ho applicato il mio modello di previsione “trovare i funghi porcini” alle medie trentennali di pioggia e temperatura per fare il monitoraggio delle potenzialità produttive dei porcini nelle regioni d’Italia. Se debbo dire che ho uno scopo pratico finalizzato alla ricerca rispondo di no, considerata la mia pigrizia che mi impedisce di andare a porcini ad una distanza di oltre 150Km da casa.
La spiegazione del monitoraggio sta nella curiosità che mi spinge a capire e mettere nel cesto tutto quello che imparo quando viaggio nei miei boschi, come quella volta assieme a flo.


LA  FLO E  I  TARTUFI.  
Un po per gioco un po perché la cosa mi intrigava molto, avevo tentato l’addestramento di flo per la ricerca del tartufo senza avere la più pallida idea di come fare.                                   
Comunque, fra un consiglio e una lettura l’addestramento aveva funzionato abbastanza bene, nel giardino di casa…. nel bosco le cose erano molto diverse.
Flo era un cane dal carattere dolcissimo con un problema, per farla camminare piano avrei dovuto legargli tutte e quattro le zampe e forse non sarebbe bastato. Era una forza della natura la perdevo di vista un minuto e subito ricompariva ad un chilometro di distanza per seguire i mille odori che sentiva nel bosco. Le tracce di una lepre, di un fagiano, tutti molto più interessanti della scia odorosa di quel  tubero che volevo fargli seguire io. Quando tornava dalla fuga, mi guardava con gli occhioni spalancati consapevole di avere disubbidito e si arrendeva sdraiandosi a terra mostrando il collo  così, invece di sgridarla, mi veniva voglia di accarezzarla.        
I risultati delle nostre uscite non andavano oltre ai tartufi per le tagliatelle, in compenso avevo trovato molti nuovi amici fra i quali Luca, uno selvatico ma simpatico.
Non conosceva ostacoli che potessero fermarlo, il bosco fitto, il cattivo tempo, il caldo, il freddo, il fango per lui non esistevano.
Una mattina che ancora era buio aveva suonato al campanello di casa senza neanche avvisare; scendi mi aveva detto, i tartufi ci aspettano e prima di salire in macchina mi aveva chiesto di prendere il badile ( che sia per i tartufi grossi?).
Dopo i primi tornanti sulla provinciale, si era aperto lo spettacolo di un’alba con tutte le sfumature dei colori rosa,  azzurro, con qualche sfumatura di bianco e dopo tanto tempo continuo a portarli stampati in testa come in una fotografia.                                  
La meta era una abetaia su un monte dell’appennino dove nei giorni precedenti aveva nevicato parecchio tanto che per fermare la macchina sul lato della strada, avevamo dovuto spalare la neve col  badile…..
“Con la neve, mi dice lui, i cani sentono meglio l’odore del tartufo meno confuso da altre tracce”. Sarà, avevo pensato, ciò che era certo erano i cinquanta centimetri di neve fresca e il freddo che si “vedeva” nonostante fossimo imbottiti e accaldati.
I cani facevano del loro meglio con le zampe sprofondate completamente nella neve ma ad un tratto flo si era messa a girare veloce su se stessa e così facendo aveva scavato una buca nella neve, dentro la quale si era accucciata e non  aveva più voluto saperne di muoversi.                                         
Per il ritorno me l’ero caricata sulle spalle.

LA MAPPA DEL NORD.


Nelle sei regioni del Nord Italia la possibilità che possa partire una nuova buttata di porcini (non il prolungamento di quella di fine Settembre) è decisamente scarsa. Sia la media delle piogge che delle temperature trentennali, interpretate con il mio modello di previsione “trovare i funghi porcini, sono basse.
Per quanto riguarda le temperature trentennali mi sembra normale registrare valori bassi in questo mese ma forse non mi sarei aspettato la stessa cosa anche per le piogge. Ad esempio in Trentino, nelle stesse stazioni meteo, la pioggia nel mese di Ottobre è circa la metà della pioggia dei mesi di Luglio e Agosto dove anche la temperatura è migliore con un range di produzione ottimo. 
Forse ho trovato un modo pratico per programmare le ferie.
Complessivamente:
Con le medie trentennali, il mio modello di previsione "trovare i funghi porcini " indica la possibilità per una nuova buttata in Ottobre, praticamente nulla in Valle d’Aosta, molto scarsa in Trentino, meglio in Friuli con piogge discrete, in Piemonte le temperature e le piogge sono al limite minimo, nel Veneto le temperature sono al limite per gli edulis ma le piogge sono molto scarse.
Direi che per programmare le ferie a cercare i funghi è meglio scegliere un mese diverso oppure una regione diversa.

Domani vedrò cosa succede nelle regioni del centro.