OPPINIONI A CONFRONTO 2. LE CARBONAIE
Sono veramente stupito dai tanti commenti postati, segno che i fungaioli non si limitano a riempire i cesti ma cercano di capire i segreti che il bosco nasconde ed è l’unico modo per entrare in sintonia con il bosco stesso e riceverne i regali. Complimenti a tutti.
Le foto le ho scattatate a Parchiule nel alta regione Marche e credo sia rimasto uno dei pochi luoghi dove ancora il carbone viene fatto con i due metodi tradizionali.
1. La carbonaia nella quale il legno non è toccato dal fuoco, Un cumulo di legna con un base circolare, formata da bastoni tutti uguali, perfettamente ordinati con abilità perduta uno a fianco dell’altro e un buco proprio al centro. Il cumulo viene ricoperto da uno strato di terreno e acceso attraverso apposite aperture alla base. La combustione con poco ossigeno è lenta e il cumulo si consuma facendo uscire il fumo dal camino centrale. Dopo alcuni giorni la legna è trasformata in carbone con la stessa forma del bastone originario. Bello e soprattutto sano per il barbecue.
2. La carbonaia per la carbonella che brucia in una vasca sotto terra coperta con una lastra di metallo. Il fuoco con poco ossigeno “brucia” lentamente e lascia una carbonella senza odori che và molto bene per il pesce.
In
passato le carbonaie erano fondamentali nell’economia della montagna e molto
diffuse in tutti i boschi. Oggi il modello di consumo pone attenzione più alla
quantità che alla qualità e le carbonaie sono ormai scomparse. Eppure ormai
tutti sappiamo che il consumo di carne arrostita alla brace và molto limitata e
allora mi chiedo:
se
facessimo il barbecue non più di una volta al mese, non varrebbe la pena
utilizzare una bistecca di mucca chianina cresciuta libera sui pascoli
dell’Appennino e arrostita con sano carbone di legna?
Certo
costerebbe molto di più ma noi risparmieremmo perché ne mangeremmo meno,
sarebbe molto più salutare, molto più buona e daremmo un contributo per
mantenere competitive le antiche abilità.
Antonio Alimonti Lu catozz... Mio nonno lo faceva e poi vendeva il carbon
Ivana Saggini È una carbonaia ...i miei suoceri hanno lavorato nel bosco
...facendo questo mestiere ...umile ma è un arte ..
Tina Tarantini È una carbonaia. Dopo che viene bruciata x più giorni, si
raccoglie il carbone rimasto imprigionato al centro della costruzione. L'ho
visto fare a Geo su Rai Tre! Buon pomeriggio
Luca Michelacci carbonaia senza il rivestimento
Pierangelo Carminati Detto Angus carbonaia, anche se l'ho vista con legni decisamente più
gross
Mario Lari Una carbonaia..... la facevano così x soffocare il fuoco
(dandogli un poco di ossigeno.alla volta) altrimenti sarebbe bruciata e non
avrebbe fatto la brace o il carbone...... vedendo le dimensioni degli secchi
penso brace ...... (così mi fu detto tanti anni fa da un vecchio boscaiolo.....
spero corrisponda a verita)..buona giornata a tutti
Ruggero Vedovato NEI BOSCHI della COMUNITA DI AREZZO si INCONTRANO SPESSO
IN QUESTO PERIODO "le CARBONAIE" il loro ardere dura parecchi giorni
,poi i poveri boscaioli lo recuperano mettendolo nei sacchi tutti pieni e neri
di polvere della carbonellaì
Tiziana
Spadacini Il
fascino del saper fare
Maria Teresa
Partelli Molto
interessante la tua ricerca ...ed anche molto ricca di informazioni basate su
metodi provati...bravo!
Fiorenzo
Meschini "Carbonara"
come si dice sui Monti Cimini
Forni Sandro Non carbone ma brace x barbecue
Marco Valentini Carbonara nelle marche
Antonio Santini Ancora in quelle zone é un mestiere ancora attivo
Bruno Meroni la speranza e' l'ultima a morire,la cabonaia e'
perfetta,nelle pre alpi comashe e lecchesi,compreso il canton ticino,di resti
segnalati se ne trovano
Giuseppe Petrungaro È una carbonaia. Poi verrà coperta di terra lasciando un buco in alto da dove sarà accesa con dei buchi laterali da dove sfiatera ed una volta che tutta la legna e pronta verrà raffreddata con l'acqua una volta raffreddata si avrà il carbone,dalle mie parte era così.
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