COMPRENDERE I SEGNALI DEL BOSCO CHE SI PREPARA ALLA NUOVA BUTTATA DEI
PORCINI
Attraverso la condivisione del
mio metodo propongo di inaugurare un
nuovo modo per cercare i porcini.
Il metodo, messo a punto in anni
di studio con fattori oggettivi e verificabili in ogni momento, stabilisce una relazione di causa effetto fra
la pioggia caduta e la temperatura dell’aria, con le condizioni di umidità e temperatura
del bosco adatte per fare riprodurre il micelio e quindi produrre i porcini.
Per rendere più chiaro il nuovo
modo di ricerca che propongo, mi sono prefisso di seguire l’evoluzione del
bosco nei momenti cruciali della buttata anche con sopralluoghi mirati.
IL BOSCO SCELTO
Rientra nel territorio che ho
indicato nella mappa già pubblicata ed è lo stesso che ho visitato una
settimana fa per la prima verifica delle previsioni.
VERIFICA DELL' UMIDITÀ
Ottima. Il bosco è molto umido
anche alla profondità di una spanna come mi aspettavo con la pioggia di ieri e
quella residua precedente.
La situazione appare esattamente come attesa.
VERIFICA DELLO SHOCK TERMICO
Lo shock termico come ho detto,
attiva il micelio presente nel terreno del bosco e gli permette di passare
dalla fase vegetativa a quella produttiva. Lo sbalzo calcolato con la
temperatura mediana dell’ARIA
attraverso i miei siti meteo è di 7°C (appena sufficiente) ed è questo ciò che
voglio verificare.
Per questo misuro in alcuni punti
la temperatura del terreno a 6/7 cm sotto terra, utilizzando un semplice
termometro dotato di sonda. La temperatura misurata varia da 12.5 a 14 °C a
seconda dei punti. Confrontando questi valori con le temperature misurate una
settimana fa, posso verificare uno sbalzo NEL
TERRENO di 4/5°C naturalmente minore allo sbalzo nell’aria a causa della
maggiore inerzia termica del terreno.
Osservando con attenzione si vedono piccole nuvole di vapore che
salgono dal terreno e subito si dissolvono “la calda fredda”
Anche questa verifica ha esito positivo.
I FUNGHI PRESENTI NEL BOSCO
Attenzione i
funghi non sono attivati dalla pioggia di ieri, quelli li attendo fra un po’ di
giorni, ma sono quelli attivati dai
temporali dei primi e del 10 Settembre, che mi avevano fatto scegliere il bosco
da seguire praticando lo sport della caccia ai temporali.
I funghi non sono molti, alcuni vecchi, altri appena spuntati poiché attivati
da due modesti eventi meteo a distanza di dieci giorni l’uno dall’altro.
Tutti i funghi sono tipici della stagione estiva, prevalentemente,
mazze di tamburo, vari tipi di russole, falsi prugnoli, lattari piperatus,
senza funghi autunnali e questo è un bene perché conferma che la temperatura
ancora regge.
Per quanto
riguarda i porcini, ne abbiamo raccolti una quindicina appartenenti a
tre volate distinte che si individuano per dimensione e peso.
La fotografia
riprende due porcini della seconda volata. In un prossimo post fornirò le
caratteristiche dei porcini nelle volate.
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Chi volesse visionare ed eventualmente scaricare il mio modello completo, può utilizzare il link:
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