FINALMENTE SONO ARRIVATI I
PORCINI ANCHE AL CENTRO NORD.
PER SEGUIRE LA BUTTATA SI PUÒ USARE UN MODO COMPLETAMENTE NUOVO.
Tre giorni fa
ho fatto la terza uscita per verificare
l’andamento della buttata nei miei boschi
che sto seguendo e commentando in diretta con voi.
La buttata è
esattamente come
mi aspettavo con i piccoli porcini della
prima volata già partita che sbucano numerosi dalle foglie.
Per vederli bisogna sintonizzare gli occhi con i
colori e la luce nel bosco in quel momento e non è sempre facile distinguere
una foglia dalla cappella di un porcino che ha lo stesso colore. Puoi prova a
cercarli anche tu (sono 4).
Ricordo che la buttata, è partita
con una pioggia residua di 69mm e una Temperatura
mediana di 21°C.
Le piogge degli ultimi giorni
hanno modificato le condizioni del bosco
e i due nuovi valori sono nettamente migliorati e li riporto.
Pioggia residua 90mm
Temperatura mediana 18°C
Con questi nuovi valori il grafico di previsione del mio modello,
indica una produzione molto buona.
Se avrò il tempo, pubblicherò un
post con i due valori e la relativa previsione in alcune località dell’Appennino
centrale.
Ho ricevuto alcuni commenti che mettevano
in evidenza la difficoltà di applicare il mio modello di previsione basato sui
valori reali di pioggia e temperatura.
Convengo sul fatto che le prime
volte, possa essere ostico entrare nell’ordine di idee di dovere calcolare due
numeri aprendo i siti meteo delle regioni e confrontarli con i valori ottimali
del mio modello.
Una volta superato il primo impatto
però, tutto diventa semplice, sicuramente più semplice che tenere conto delle
tante credenze più o meno vere che ognuno interpreta come vuole (la luna, il
tipo di bosco..). A tal proposito ho ricevuto tanti commenti con opinioni completamente
diverse, tutte molto interessanti con una propria logica e cercherò di
pubblicarle.
Dopo tanti anni passati a
viaggiare nei boschi mi sono reso conto che per trovare i funghi, non basta sapere dove e quando sbucano, servono due altre cose che
io ho imparato nella mia lunga esperienza.
In
questo post racconto la prima.
Il
bosco è un luogo fantastico di cui si può diventare amici, a condizione che ci sia rispetto. Non si può
entrare in casa di un amico con gli scarponi infangati e bisogna sapere che i
regali del bosco vanno meritati con un comportamento educato.
Da
bambino mia madre m’insegnava a non sprecare l'acqua raccolta alla Fontaccia
sotto la rupe di Montebello. Mio padre costruiva le case con le pietre del
posto e andava a caccia con uno schioppo mezzo scassato e le cartucce fatte in
casa, preoccupandosi di salvare l'ultima coppia di starne che nella primavera
successiva avrebbero garantito una riserva di proteine per la famiglia.
Oggi
tutto è cambiato, con un modello di sviluppo che impone di spremere il pianeta come un
barattolo e tutti sappiamo qual è la
fine di un limone quando si toglie l'ultima goccia di succo.
Forse
varrebbe la pena capire se questa rincorsa frenetica al consumo dà alle persone
la cosa di cui hanno veramente bisogno:
la felicità.
Se
si capisse che la felicità non è direttamente proporzionale al possesso di una
quantità sempre maggiore di beni materiali, si potrebbe decidere di impegnare
l'intelligenza delle persone per cercare soluzioni concrete ai bisogni della
gente che, nello stesso tempo, rendano felice anche il pianeta. Senza la
felicità del pianeta non può certo esserci quella di chi lo abita.
Ci
sono circostanze nelle quali sarebbe possibile riempire di porcini l'intero
baule della macchina, facendo la spola dal bosco per non essere beccati dalle
guardie forestali, ma è proprio questa la cosa che si desidera?
Sono articoli sempre molto interessanti. Traspare il rispetto per Madre Natura che a mio parere è fondamentale E' importante anche gustarsi il bosco con silenzi e profumi e capire che andare a funghi non sia né una battaglia né una gara.
RispondiElimina