Funghi

Funghi

mercoledì 21 settembre 2016

FINALMENTE SONO ARRIVATI  I PORCINI ANCHE AL CENTRO NORD.
PER SEGUIRE LA BUTTATA SI PUÒ USARE UN MODO COMPLETAMENTE NUOVO.

Tre giorni fa ho fatto la terza uscita per verificare l’andamento della buttata nei miei boschi che sto seguendo e commentando in diretta con voi.
La buttata è esattamente  come mi aspettavo con i piccoli porcini della prima volata già partita che sbucano numerosi dalle foglie.
Per vederli bisogna sintonizzare gli occhi con i colori e la luce nel bosco in quel momento e non è sempre facile distinguere una foglia dalla cappella di un porcino che ha lo stesso colore. Puoi prova a cercarli anche tu (sono 4).


Ricordo che la buttata, è partita con una pioggia residua di  69mm e una Temperatura mediana di 21°C.
Le piogge degli ultimi giorni hanno modificato  le condizioni del bosco e i due nuovi valori sono nettamente migliorati e li riporto.
Pioggia residua  90mm
Temperatura mediana 18°C
Con questi nuovi valori il grafico di previsione del mio modello, indica una produzione  molto buona.
Se avrò il tempo, pubblicherò un post con i due valori e la relativa previsione in alcune località dell’Appennino centrale.

Ho ricevuto alcuni commenti che mettevano in evidenza la difficoltà di applicare il mio modello di previsione basato sui valori reali di pioggia e temperatura.
Convengo sul fatto che le prime volte, possa essere ostico entrare nell’ordine di idee di dovere calcolare due numeri aprendo i siti meteo delle regioni e confrontarli con i valori ottimali del mio modello.
Una volta superato il primo impatto però, tutto diventa semplice, sicuramente più semplice che tenere conto delle tante credenze più o meno vere che ognuno interpreta come vuole (la luna, il tipo di bosco..). A tal proposito ho ricevuto tanti commenti con opinioni completamente diverse, tutte molto interessanti con una propria logica e cercherò di pubblicarle.


Dopo tanti anni passati a viaggiare nei boschi mi sono reso conto che  per trovare i funghi, non basta sapere dove e quando sbucano, servono due altre cose che io ho imparato nella mia lunga esperienza.
In questo post racconto la prima.
Il bosco è un luogo fantastico di cui si può diventare amici,  a condizione che ci sia rispetto. Non si può entrare in casa di un amico con gli scarponi infangati e bisogna sapere che i regali del bosco vanno meritati con un comportamento educato.
Da bambino mia madre m’insegnava a non sprecare l'acqua raccolta alla Fontaccia sotto la rupe di Montebello. Mio padre costruiva le case con le pietre del posto e andava a caccia con uno schioppo mezzo scassato e le cartucce fatte in casa, preoccupandosi di salvare l'ultima coppia di starne che nella primavera successiva avrebbero garantito una riserva di proteine per la famiglia.
Oggi tutto è cambiato, con un modello di sviluppo che  impone di spremere il pianeta come un barattolo e tutti sappiamo qual è la  fine di un limone quando si toglie l'ultima goccia di succo.
Forse varrebbe la pena capire se questa rincorsa frenetica al consumo dà alle persone la cosa di cui hanno veramente  bisogno: la felicità.
Se si capisse che la felicità non è direttamente proporzionale al possesso di una quantità sempre maggiore di beni materiali, si potrebbe decidere di impegnare l'intelligenza delle persone per cercare soluzioni concrete ai bisogni della gente che, nello stesso tempo, rendano felice anche il pianeta. Senza la felicità del pianeta non può certo esserci quella di chi lo abita.

Ci sono circostanze nelle quali sarebbe possibile riempire di porcini l'intero baule della macchina, facendo la spola dal bosco per non essere beccati dalle guardie forestali, ma è proprio questa la cosa che si desidera?


1 commento:

  1. Sono articoli sempre molto interessanti. Traspare il rispetto per Madre Natura che a mio parere è fondamentale E' importante anche gustarsi il bosco con silenzi e profumi e capire che andare a funghi non sia né una battaglia né una gara.

    RispondiElimina