IL BOSCO IN SOFFERENZA A CAUSA DELLA SICCITÀ ESTIVA.
Leggere i segnali è fondamentale per chi vuole
trovare i funghi è per chi vuole trascorrere una bella giornata in compagnia
dell’amico bosco.
Ci sono i segnali che aiutano a scoprire
le fungaie dei porcini (esposizione, funghi spia, vegetazione…) quelli che
fanno comprendere il momento giusto ( calda fredda, dimensione dei
porcini…) segnali provocati dal’uomo (taglio del bosco, incendi..) sui
quali ho pubblicato numerosi post nel blog e voi li avete arricchiti di
commenti e pareri frutto della vostra esperienza.
Oggi voglio occuparmi di un altro
segnale che ho osservato in modo così forte per la prima volta proprio in questi
giorni di cui non so bene valutare gli effetti quindi chiedo il vostro parere.
GLI EFFETTI DELLA SICCITÀ.
La fotografia non
rende ma lascia intuire.
I faggi hanno perso completamente le foglie, siamo solo a Settembre, le
nuove gemme si sono gonfiate e stanno per esplodere con una nuova vegetazione.
LA CAUSA è senza dubbio da ricondurre alla siccità di questa estate
particolarmente dura sui versanti esposti al caldo come questi di cui parlo.
GLI EFFETTI SUL BOSCO se le chiome dovessero rivestirsi e poi
essere colpite da una bella gelata, temo che potrebbero accadere guai seri.
LA SITUAZIONE DEI FUNGHI. Il bosco è una immensa fungaia di
porcini, il terreno adesso è umido e anche la temperatura, se pur bassa, è
compresa nell’intervallo di produzione.
Abbiamo girato a lungo senza
vedere un solo fungo di nessun genere.
Sui versanti più freschi ed in
particolare nelle abetaie che forse hanno reagito meglio alla siccità, gli
alberi hanno le chiome belle verdi e un po’ di funghi ci sono compresi i
porcini.
IL DUBBIO. È possibile che la siccità di questa estate con l’evidente
sofferenza provocata agli alberi senza più le foglie, abbia anche inciso sul
rapporto di simbiosi albero/fungo? E quanto tempo potrà durare?
Proviamo a confrontarci per
arricchire la conoscenza di luoghi al cui richiamo non sappiamo
resistere.
Ciao Gianfranco. Io ho fatto 4 uscite a Settembre, di cui 3 senza trovare un porcino. La pioggia è caduta e le temperature, anche se un po' basse, erano tuttavia buone. Io penso che la siccità estiva abbia allungato di tanto i tempi di produzione perché alle prime piogge (7-8 Settembre insomma) il bosco ha dovuto riprendersi, poi alla precipitazione successiva (attorno al 10-14, non ricordo) ha cominciato a produrre, ma le temperature erano ormai scese e quindi le produzioni sono scarse. Io parlo per le zone dell'Appennino Romagnolo, altrove hanno avuto più fortuna
RispondiEliminaBuonasera, seguendo le indicazioni del libro e dell'app ho fatto 5 uscite in tutto trovando 6 porcini in totale. 3 uscite nella bassa maremma tosco-laziale, in cui non ponevo molta fiducia e infatti c'è stata solo una discreta buttata al castagno nella zona di Latera. Poi sono salito due volte tra i 700 1000 metri nella zona di santa fiora a vegetazione diversa, li ponevo molta fiducia, i dati erano perfetti invece ho trovato solo due porcini piccoli ed un pseudoregius. Peccato. Probabilmente il terreno ha sofferto troppo il periodo estivo. Ora vorrei andare a vedere nei boschi vicino al mare a pisa ma credo che la situazione non sia ancora buona.
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