Funghi

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domenica 13 novembre 2016

PER TROVARE I PORCINI BISOGNA SCEGLIERE I VERSANTI GIUSTI.

Qualche giorno fa l’amico Alessio ha commentato, giustamente, che per i funghi ogni anno ha la sua storia. A mia volta ho ribadito che ogni bosco ha la sua storia, basta un temporale localizzato per far esplodere un bosco e non trovare niente a pochi Km di distanza. Aggiungo che ogni versante nello stesso bosco ha la sua storia ed è fondamentale trovare quello giusto.
A tutti è capitato di trovarsi in piena buttata e vedere che anche in quelle occasioni i porcini non ci sono dappertutto, neppure nelle fungaie migliori.
Perché?
Non certo per la pioggia che in un piccolo tratto di bosco è la stessa. È vero che l’umidità del terreno non dipende solo dalla pioggia ma in un una zona limitata non può esserci una differenza di umidità tale da passare da produzione massima a zero.
La vera differenza è la temperatura del terreno che può cambiare parecchio anche a poche decine di metri di distanza. La temperatura  condiziona l’umidità e permette l’uscita dei diversi tipi di porcini.
Fino a quel momento con il mio modello di previsione utilizzavo solo la temperatura dell’aria ricavata dalle stazioni meteo ma nel bosco, grande e vario, quel dato era insufficiente e mi serviva una nuova svolta  che c’è stata in una occasione precisa.


Quella volta alla fine di Giugno io e Mara,  seguivamo un crinale in alta collina con un versante caldo esposto a sud ovest e l’altro fresco a nord ovest. Sul crinale qualche porcino c’era ma sul versante fresco era una meraviglia. Ovunque guardassimo c’erano piccoli aestivalis che facevano capolino dalle foglie, a volte da soli altre volte in coppia e sotto un cespuglio di agrifoglio ce n’era un gruppo che si faceva compagnia.
Sul versante opposto non c’era l’ombra di un porcino.
La differenza di temperatura sui due versanti era palese; si sentiva sulla pelle; si vedeva dagli alberi, sul versante fresco c’erano i faggi, su quello caldo i cerri; la rivelava il sottobosco che sul versante fresco era coperto di foglie mentre su quello caldo c’erano arbusti e erba. Insomma la diversa temperatura era palese ma non bastava a spiegare la diversa situazione dei porcini e soprattutto non bastava per capire quando era meglio visitare il versante fresco o quello caldo.    
Dovevo trovare il modo di mettere in relazione la temperatura dell’aria con quella del terreno, così il giorno dopo sono tornato nel bosco armato di un termometro dotato di sonda esterna e con quello mi sono bastate alcune misure per scoprire che fra i due versanti c’era una differenza di temperatura di tre gradi, sufficienti per giustificare il diverso comportamento.
Da quella volta il termometro non mi ha più abbandonato e dopo alcuni anni ho accumulato una banca dati con centinaia di misure  proprio vicino a un porcino in tutte le condizioni. I nuovi dati mi hanno permesso di trovare la temperatura minima massima e ottimale dell’aria e del terreno per i diversi tipi di porcino in tutte le situazioni.  
Adesso quando arrivo nel bosco faccio due misure del terreno appena fuori dalla macchina e decido se indirizzarmi sui versanti caldi o quelli freschi. Ad esempio nel bosco con i due versanti che citavo prima, scelgo il versante fresco quando la temperatura esterna è alta e viceversa.

Nel mio manuale indico le temperature minime massime e ottimali del terreno in tutte le situazioni, se ti interessa le puoi  visionare ed eventualmente scaricare usando il Link: TROVARE I FUNGHI PORCINI

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