Funghi

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sabato 26 novembre 2016

OGNI REGIONE HA I SUOI MESI PER I PORCINI.  MAGGIO

L’amico Santino in un suo commento ha citato un vecchio detto popolare “Maggio e Giugno il miglior fungo”  io lo conosco così "a Giugno il buon fungo" e ho sempre pensato sia riferito al sapore ma non ne sono sicuro.

La lunga pausa invernale ci ha “cucinato” per bene, così non vediamo l’ora di allacciare gli scarponi ai piedi e staccare il bastone dal chiodo dove l’abbiamo appeso in Novembre.
In questo mese il terreno è umido grazie alle piogge generalmente abbondanti di Aprile e dopo la prima “calda fredda” di passaggio dalle temperature dell’inverno a quelle della primavera possiamo decidere di uscire dal letargo. Meta sono i prati a quote vicine ai 1000mt alla ricerca dei “cerchi delle streghe” con l’erba bella rigogliosa grazie allo scambio proficuo che le radici fanno con i prugnoli ma anche con le gambesecche. Viste da lontano, le “strisce” appaiono perfettamente uguali ma io sono più contento quando dal bordo esterno sbucano delle belle cappelle bianche, anzi sono ancor più contento se le strisce non sono devastate dai soliti furboni che pur di raccogliere un funghetto di qualche mm. non si fanno scrupolo di strappare tutta l’erba.
Ricordo una domenica di molti anni fa un'uscita in un prato fra boschetti di faggio e cerri su un altopiano coperto di orchidee, raggiungibile in due ore di cammino lungo una stradina di sevizio in ripida salita chiusa da una sbarra. Trovarsi in quel luogo in primavera vale da sola la fatica per la scalata anche se non si trovano i funghi, soprattutto nelle giornate chiare dove lo sguardo può spaziare fino alle montagne del centro Appennino. Quella volta lassù in cima ad aspettarci c’era una pattuglia di servizio della forestale e dopo i controlli di rito avevamo approfittato per chiedere consigli sulle zone migliori da visitare; la risposta era stata chiarissima quanto disarmante:
“non potete sbagliare, seguite le ruotate delle auto in mezzo ai prati…”
Era vero!


 Maggio non può neppure sbagliare per le spugnole, le verve, i coprini, i prataioli e i marzuoli ma i porcini?
Dal mese di Ottobre ho iniziato ad applicare il mio modello di previsione alle medie trentennali di pioggia e temperatura in tutte le regioni d’Italia per ottenere le mappe statistiche sulla possibilità di avere una buttata di porcini nelle diverse regioni in ogni mese.
Riassumo i risultati pubblicati nei post precedenti che possono essere letti sul mio blog:
Nel mese di Ottobre i porcini inseguono il caldo e si spostano verso le regioni del Sud. 
Nel mese di Novembre si trovano più facilmente in Calabria.
Nel mese di Aprile i porcini ricominciano a risalire lo stivale ma solo se le temperature sono più alte della norma.


 IN GENERALE NEL MESE DI MAGGIO:
il terreno ha una temperatura più bassa di quella dell’aria e non bisogna farsi ingannare dalla sensazione di caldo che possiamo avvertire a pelle.
A differenza di quanto accade in autunno, in Maggio il terreno freddo assorbe calore dall’aria per cui è importantissimo verificare se la temperatura del terreno è o meno gradita ai porcini, il modo migliore per farlo è quello di misurarla direttamente con un termometro e confrontarla con i valori che ho riportato nel mio modello di previsione.
Preciso che il termometro aiuta ma non sostituisce la nostra conoscenza del bosco.
Conoscere il bosco significa sapere quali sono i versanti più o meno caldi, le zone umide e fredde, quelle dove le foglie si accumulano e rallentano il riscaldamento del terreno ma anche la perdita di umidità, i calanchi dove il sole non arriva mai, le zone con gli alberi radi che permette al sole di riscaldare più efficacemente….
è il solito discorso, per trovare i porcini bisogna conoscere il bosco ma anche non avere pregiudizi ad utilizzare qualche facile accorgimento suggerito dal buon senso.
                                                                 LA MAPPA.  


Arco alpino nelle zone pedemontane sotto 800mt la temperature è compresa nel range per i edulis e pinicula e appena inferiore per aereus estivalis quindi è necessario indirizzare la ricerca sui versanti e le zone calde. Ricordo che passando da un versante freddo a uno caldo possono esserci differenze di 3/4 °C.
La pioggia è scarsa al limite del range ma il terreno è umido per le piogge di Aprile. 
In mappa segnalo le situazioni interessanti.

Appennino centrale sotto 1000 mt. si riscontra la stessa situazione descritta per le zone pedemontane delle Alpi. In mappa segnalo le situazioni interessanti

Regioni tirreniche La temperatura è vicina al range di produzione anche per aestivalis ma la pioggia è insufficiente, per sperare bisogna attendere  piogge superiori alla norma. Non segnalo alcuna zona.

Sud. La temperatura è nel range per tutti i porcini ma la pioggia è generalmente scarsa. Segnalo nella mappa una possibilità per aereus e estivalis in una zona statisticamente piovosa nella regione Basilicata.

Isole temperatura è nel range per tutti ma la pioggia è decisamente inferiori al necessario. Non indico possibilità.

Nel complesso mi sento di affermare che nel mese di Maggio si riapre la stagione dei porcini ma bisogna inseguire il caldo, sapersi accontentare e mettere in conto anche uscite a vuoto. L’uso di un bel termometro con sonda può aiutare anche i più esperti, ovviamente senza pretendere che possa sostituire completamente i suggerimenti dell’esperienza e le sensazioni che cogliamo dalle osservazioni del bosco e di cui ho parlato in altri post.

Ripeto che la mappa fornisce una indicazione statistica poiché è ottenuta con i valori di pioggia e temperature medi trentennali in tutte le regioni, ai quali ho applicato il mio metodo di previsione che se ti interessa puoi vedere ed eventualmente scaricare utilizzando il LINK: TROVARE I FUNGHI PORCINI

1 commento:

  1. Da noi si dice "maggio l' assaggio"...perche nelle quote collinari in cui abito si inverminiscono piu facilmente del periodo autunnale, quindi non si rimedia tanto di buono quanto di pezzi da seccare, quindi solo in assaggio

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