OGNI REGIONE HA I
SUOI MESI PER I PORCINI. MAGGIO
L’amico Santino in un suo commento ha citato un vecchio
detto popolare “Maggio e Giugno il
miglior fungo” io lo conosco così "a Giugno il buon fungo" e ho sempre pensato sia riferito al sapore ma non ne sono
sicuro.
La lunga pausa invernale ci ha “cucinato” per bene, così non
vediamo l’ora di allacciare gli scarponi ai piedi e staccare il bastone dal
chiodo dove l’abbiamo appeso in Novembre.
In questo mese il terreno è umido grazie alle piogge
generalmente abbondanti di Aprile e dopo la prima “calda fredda” di passaggio
dalle temperature dell’inverno a quelle della primavera possiamo decidere di uscire dal letargo. Meta sono i prati a quote vicine ai 1000mt alla ricerca dei
“cerchi delle streghe” con l’erba
bella rigogliosa grazie allo scambio proficuo che le radici fanno con i prugnoli ma anche con le gambesecche. Viste da lontano, le
“strisce” appaiono perfettamente uguali ma io sono più contento quando dal
bordo esterno sbucano delle belle cappelle bianche, anzi sono ancor più
contento se le strisce non sono devastate dai soliti furboni che pur di
raccogliere un funghetto di qualche mm. non si fanno scrupolo di strappare
tutta l’erba.
Ricordo una domenica di molti anni fa un'uscita in un prato fra
boschetti di faggio e cerri su un altopiano coperto di orchidee, raggiungibile in
due ore di cammino lungo una stradina di sevizio in ripida salita chiusa da una
sbarra. Trovarsi in quel luogo in primavera vale da sola la fatica per la
scalata anche se non si trovano i funghi, soprattutto nelle giornate chiare
dove lo sguardo può spaziare fino alle montagne del centro Appennino. Quella
volta lassù in cima ad aspettarci c’era una pattuglia di servizio della
forestale e dopo i controlli di rito avevamo approfittato per chiedere consigli
sulle zone migliori da visitare; la risposta era stata chiarissima quanto
disarmante:
“non potete sbagliare, seguite le ruotate delle auto in mezzo
ai prati…”
Era vero!
Dal mese di Ottobre ho iniziato ad applicare il mio modello di
previsione alle medie trentennali di pioggia e temperatura in tutte le regioni
d’Italia per ottenere le mappe statistiche sulla possibilità di avere
una buttata di porcini nelle diverse regioni in ogni mese.
Riassumo i risultati pubblicati nei post precedenti che possono
essere letti sul mio blog:
Nel mese di Ottobre i
porcini inseguono il caldo e si spostano verso le regioni del Sud.
Nel mese di Novembre si
trovano più facilmente in Calabria.
Nel mese di Aprile i
porcini ricominciano a risalire lo stivale ma solo se le temperature sono più
alte della norma.
IN GENERALE NEL MESE DI MAGGIO:
il
terreno ha una temperatura più bassa
di quella dell’aria e non bisogna farsi ingannare dalla sensazione di caldo
che possiamo avvertire a pelle.
A differenza di quanto accade in autunno,
in Maggio il terreno freddo assorbe calore dall’aria per cui è importantissimo
verificare se la temperatura del terreno è o meno gradita ai porcini, il modo
migliore per farlo è quello di misurarla direttamente con un termometro e
confrontarla con i valori che ho riportato nel mio modello di previsione.
Preciso che il termometro aiuta ma non
sostituisce la nostra conoscenza del bosco.
Conoscere il bosco significa sapere quali
sono i versanti più o meno caldi, le zone umide e fredde, quelle dove le foglie
si accumulano e rallentano il riscaldamento del terreno ma anche la perdita di
umidità, i calanchi dove il sole non arriva mai, le zone con gli alberi radi
che permette al sole di riscaldare più efficacemente….
è il solito discorso, per trovare i
porcini bisogna conoscere il bosco ma anche non avere pregiudizi ad utilizzare
qualche facile accorgimento suggerito dal buon senso.
LA MAPPA.
Arco
alpino nelle zone pedemontane sotto 800mt la temperature è compresa nel
range per i edulis e pinicula e appena inferiore per aereus estivalis quindi è
necessario indirizzare la ricerca sui versanti e le zone calde. Ricordo che passando da un versante
freddo a uno caldo possono esserci differenze di 3/4 °C.
La pioggia è scarsa al limite del
range ma il terreno è umido per le piogge di Aprile.
In mappa segnalo le situazioni interessanti.
Appennino centrale sotto 1000 mt. si riscontra la stessa situazione
descritta per le zone pedemontane delle Alpi. In mappa segnalo le situazioni
interessanti
Regioni tirreniche La temperatura è vicina al range di produzione
anche per aestivalis ma la pioggia è insufficiente, per sperare bisogna
attendere piogge superiori alla norma.
Non segnalo alcuna zona.
Sud. La temperatura è nel range per tutti i porcini ma la pioggia è
generalmente scarsa. Segnalo nella mappa una possibilità per aereus e estivalis
in una zona statisticamente piovosa nella regione Basilicata.
Isole temperatura è nel range per tutti ma la pioggia è decisamente
inferiori al necessario. Non indico possibilità.
Nel complesso mi sento di
affermare che nel mese di Maggio si riapre la stagione dei porcini ma bisogna inseguire il caldo, sapersi
accontentare e mettere in conto anche uscite a vuoto. L’uso di un bel
termometro con sonda può aiutare anche i più esperti, ovviamente senza
pretendere che possa sostituire completamente i suggerimenti dell’esperienza e
le sensazioni che cogliamo dalle osservazioni del bosco e di cui ho parlato in
altri post.
Ripeto che la mappa fornisce una indicazione statistica
poiché è ottenuta con i valori di pioggia e temperature medi
trentennali in tutte le regioni, ai quali ho applicato il mio metodo
di previsione che se ti interessa puoi vedere ed eventualmente scaricare
utilizzando il LINK: TROVARE I FUNGHI PORCINI
Da noi si dice "maggio l' assaggio"...perche nelle quote collinari in cui abito si inverminiscono piu facilmente del periodo autunnale, quindi non si rimedia tanto di buono quanto di pezzi da seccare, quindi solo in assaggio
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