Funghi

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martedì 10 gennaio 2017

PER TROVARE I PORCINI BISOGNA LEGGERE I SEGNALI DEL BOSCO.

Nell'ultimo post con un esempio concreto ho commentato il diverso comportamento di tre fungaie negli stessi giorni nel pieno di una buttata breve ma intensa.
Con quel post ho voluto dire che per trovare i porcini bisogna leggere i segnali del bosco e camminare ma non a caso.

Io faccio così.
La sera prima del’’uscita controllo le mie stazioni meteo di riferimento e in due minuti calcolo il rapporto pioggia temperatura per conoscere le condizioni medie del bosco. Nel caso in cui la pioggia sia scarsa scelgo un percorso che tocca le fungaie più umide e riparate, se invece la pioggia è abbondante batto le fungaie assolate dove la buttata può essere più intensa e di breve durata.
La produzione cresce con il crescere della pioggia e della temperatura, scende quando l’umidità cala per evaporazione e allo stesso modo scende con molta pioggia e bassa temperatura come ho descritto nel mio modello di previsione TROVARE I FUNGHI PORCINI attraverso grafici e tabelle con i valori della quantità di porcini al variare della pioggia residua e della temperatura mediana.  


Alcuni amici hanno postato commenti di meraviglia per la quantità di porcini che si intravvedono in alcune fotografie che ho pubblicato.
Anch'io mi stupisco di fronte allo spettacolo di una bella buttata di porcini ma non è impossibile trovarsi in mezzo.
Il guaio è che molto spesso le buttate durano solo pochi giorni e nella mia lunga esperienza  nessuno mi ha mai informato con tempestività. Anche gli amici più vicini aspettano qualche giorno prima di avvisarmi e io stesso prima di passare la notizia faccio un paio di uscite in silenzio. 
Attraverso questi post mi piace condividere la mia esperienza e non credo che per questo troverò meno porcini nei miei posti, che non indico con precisione ma anche se lo facessi non cambierebbe molto lo stesso perché, in fondo, i boschi produttivi sono più o meno conosciuti da tutti. La cosa difficile è quella di individuare la partenza della produzione e sapersi muovere sapendo leggere il bosco e i cambiamenti che influenzano la produzione.
Mi auguro che il mio modello di previsione e l’esperienza che sto condividendo col blog, possa aiutare qualche appassionato.
I porcini nei boschi ci sono sul serio e non solo in Romania o sulle Alpi, se così non fosse non li troveremmo neppure al supermercato.


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