AGGIORNO LA SITUAZIONE DEI PORCINI COL RACCONTO DELLA MIA USCITA.
Nelle mie zone sull’appennino Tosco
Romagnolo ci sono tante stazioni verdi nella mappa dei porcini e nelle altre mirate ai miei boschi che tengo
sotto controllo ce ne sono alcune con i dati giusti.
Il problema sono le due ore di macchina e la giornata a disposizione che al momento non abbiamo.
Non sempre si può fare quello che si vorrebbe e bisogna scegliere.
L’unica possibilità è un bosco non lontano con una stazione meteo che permette di calcolare 65mm di pioggia residua e 19°C di mediana.
Con sottomano la tabella del range di produzione elargisco “sienza e conosienza”
“La pioggia residua non è elevata comunque cade nel range. La temperatura mediana con quella pioggia è alta di 2/3°C ma le continue e ripetute piogge potrebbero aver tenuto bassa la temperatura del terreno rispetto alla mediana. Per avere qualche possibilità sarebbe meglio andare nei tratti di bosco più umidi ma anche caldi......”
Mara non aspetta neanche che il saccente finisca la frase e ha la soluzione.
“ Mi sembra faccia al caso nostro quel pezzo di bosco misto di querce/faggi sui 900/1000mt, in piano, fra i due bracci del torrente con le fungaie di aestivalis”
“Sono d’accordo” Rispondo io “ma mi rimangono i dubbi e temo che anche così si possa solo sperare di trovare una buttata scarsa con pochi porcini”
“siete a funghi?”
“no” rispondono loro “controlliamo le mucche libere al pascolo, ne abbiamo 200 divise in due gruppi, uno di chianine e l’altro di mucche rosse”
Impieghiamo circa una mezz’oretta per raggiungere il tratto di bosco scelto senza vedere un fungo che sia uno ma il piacere di esserci compensa di tutto.
Mentre scatto la fotografia sento la voce di Mara e la fotografia mi viene mossa.
“Vieni un po' qui!”
Neanche a dirlo mi precipito per vederla inginocchiata accanto a un monumento.
Come previsto troviamo pochi porcini e pochi galletti assieme a tanto piacere, tutto offerto ai nipoti la sera sulle fette di pane abbrustolite col magnifico toscano della mattina.
è meglio avere i funghi sufficienti per passare una bella serata in compagnia, oppure una serata passata a pulire e tagliare una tavolata di porcini?
Per influenzare la risposta aggiungo che, se il congelatore è vuoto, sono costretto a pensare con impazienza a una nuova uscita da fare il prima possibile.
Comunque per essere imparziale chiedo aiuto a Mara che mi dà questa risposta:
“Meglio la prima ma…..una serata ogni tanto a pulire porcini pensando alla polenta d’inverno, non è male ”
RISPOSTA
Meglio la prima
Meglio la seconda
Meglio la prima e la seconda ogni tanto
Meglio pulire i porcini in compagnia
PICCOLO AGGIORNAMENTO
Questa è la mappa dei porcini di oggi, tutta bella colorata come mi piace ma c'è un problema.
Ancora non è esplosione di porcini con grandi quantità dovunque nonostante ciò, in queste condizioni bisogna esserci nei posti buoni e ho raccontato come faccio io.
Segnalo un problema:
le condizioni ci sono ma le ripetute piogge hanno tenuto bassa la temperatura del terreno che ancora non ha accumulato tutto il calore di questa estate tiepida. Vale la pena dare una misurata alla temperatura del terreno che non sia troppo bassa e mettere in conto tempi più lunghi.
Normalmente in questa stagione con queste piogge residue dovrebbe esserci un'esplosione di funghi che ancora non c'è.
E' molto probabile che la causa sia proprio la temperatura del terreno tenuta bassa dalle continue piogge successive e che per completare la riproduzione del micelio serva più tempo rispetto al normale.
Se così fosse potremmo attenderci il meglio a metà della prossima settimana.
Resta il fatto che le piogge abbondanti con oltre 120mm di residua sono ottime quando il terreno ha accumulato il calore estivo. In questi casi la pioggia sul terreno caldo lo fà "bollire" e i funghi esplodono. Questa è la tipica situazione che si presenta in piena estate e autunno quando bisogna dare la caccia ai temporali.
All'inizio dell'estate come in questa stagione con temperature fresche soprattutto in montagna, la tanta pioggia ha tenuto bassa la temperatura del terreno che non ha subito lo choc termico sufficiente e le buttate vere non sono partite. La speranza è che possano partire quando si sarà stabilito un migliore equilibrio fra pioggia e temperatura.
E 'andata meglio nelle zone calde dove non ci sono stati i diluvi. In particolare nei boschi dove le piogge rimaste nella parte centrale del range di produzione con la giusta temperatura, si sono registrate belle raccolte.
Buon Pomeriggio Giancarlo io sarei x la 1 una bella serata con amici poi da qui ha Ottobre c'è tempo x riempire il congelatore 👌😂
RispondiEliminaCiao Giancarlo, sono molto d'accordo con l'ultima tua considerazione. Infatti verso il 7 luglio ho fatto un ottimo raccolto nei castagni sui 600mt. mentre ieri (10 luglio) nell'uscita ai faggi sui 1.200-1.300 mt. ho faticato molto a trovarne 6-7. Spero che con il rialzo termico di questi giorni parta la vera e propria buttata ...staremo a vedere. Per il sondaggio "meglio la prima e la seconda ogni tanto"...Ciao
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