TROVARE I PORCINI CON LA TEMPERATURA DEL TERRENO.
I porcini escono quando il terreno è caldo a sufficienza e umido al punto giusto, si può verificare da casa. Ogni volta che cambia il tempo controllo i dati e prima di mettermi in macchina voglio avere la ragionevole speranza di poter scegliere il bosco con le fungaie per il porcino più adatto con quelle condizioni.
Nei miei boschi sull’appennino Tosco Romagnolo ci sono stati problemi,
anche per i porcini, a causa dell’alluvione prima e del caldo poi e la mia
attesa è continuata a salire fino a diventare impaziente speranza quando la mappa dei porcini ha segnalato il 12 giugno le giuste
condizioni in diverse stazioni vicine ai miei boschi.
LA SCELTA DEL BOSCO
I dati del 12 giugno erano buoni per la pioggia residua in tutte le stazioni.
La temperatura mediana era nel range di produzione per aestivalis in collina quindi non ho avuto esitazioni a scegliere il bosco dagli 800/900 mt di altezza, sotto le querce, con le fungaie di aestivalis e questi sono i dati calcolati col mio modello di previsione:
·
pioggia residua ottima di 80mm,
· temperatura mediana di 15°C, con quella pioggia buona per aestivalis
· partenza della buttata prevista per il 21 giugno sotto le querce.
Con l’impazienza alle stelle ho iniziato a tenere controllati i dati.
I dati del 12 giugno erano buoni per la pioggia residua in tutte le stazioni.
La temperatura mediana era nel range di produzione per aestivalis in collina quindi non ho avuto esitazioni a scegliere il bosco dagli 800/900 mt di altezza, sotto le querce, con le fungaie di aestivalis e questi sono i dati calcolati col mio modello di previsione:
· temperatura mediana di 15°C, con quella pioggia buona per aestivalis
· partenza della buttata prevista per il 21 giugno sotto le querce.
In pochi giorni la temperatura mediana è salita rapidamente fino a 18°C e la pioggia residua è scesa altrettanto in fretta, col risultato che il rapporto pioggia residua temperatura mediana è uscita dal range.
Il 22 giugno, con quei valori, la buttata prevista per il 21 sarebbe entrata subito nella fase di esaurimento.
Il 21 giugno con la macchina già accesa è capitato quello che non ti aspetti e ho dovuto rinunciare. Ci sarebbe un modo molto efficace per raccontare la mia reazione ma dovrei riportare le parole che ho usato in dialetto romagnolo ….. meglio evitare.
Nei giorni successivi, tutt’altro che rassegnato, ho cercato di mettere a punto il piano B.
Se il problema era la temperatura, fuori dal range in collina, bastava spostarsi al fresco più in alto ed effettivamente a 1000/1200 di altezza i nuovi dati mi davano i due valori nel range di produzione fino al 25/26 giugno con buttata in esaurimento fino al 29/30.
La prima data possibile per la mia uscita era il 28 giugno quindi ci cadevo dentro!
Il 28 giugno arriviamo in auto a 1000mt e raggiungiamo un crinale dove i cerri, ancora in prevalenza, lasciano il posto ai faggi.
Il sottobosco appare asciutto colpevole anche il vento e non si vedono funghi, nei fossi però l’acqua c’è a dimostrazione che sotto è umido, la temperatura del terreno misurato è di 16,5°C vicina al limite alto del range di produzione.
Dopo pochi minuti Mara mi chiama con il tono di voce inconfondibile, mi precipito e mostro nella foto sotto il motivo della chiamata:
Un aestivalis di nascita a cui ne seguono subito diversi altri in gran parte maturi e grossi come me li aspettavo con la temperatura alta e la buttata in fase di esaurimento.
Anche gli esemplari più giovani, pochi, hanno la cappella screpolata a causa del caldo e del vento.
Per un'oretta continuiamo la ricerca fruttuosa poi dobbiamo decidere di spostarci in un’altra fungaia. Mara ha le idee chiare:
“la temperatura del terreno con questa pioggia residua è alta, conviene spostarci più in alto sotto i faggi.”
“Hai perfettamente ragione” rispondo io “però vorrei scendere più in basso fino a quelle fungaie sugli 850mt di altezza”
“Niente” rispondo.
“Ahh....ho capito, è per la <sienza> basta saperlo!” commenta Mara “e allora scendiamo ….badrone”
Scegliamo un crinale tutto esposto a nord dove i faggi sostituiscono presto i cerri, la temperatura misurata scende rapidamente a 16°C e i porcini ci sono, più numerosi di quelli trovati in discesa nel crinale più caldo coi cerri .
Ci sono anche i porcini maturi e senza screpolature della cuticola a causa della temperatura più bassa e il crinale coperto dal vento.
Raggiungiamo la macchina abbastanza “stancucci” ma soddisfatti, mentre addento un panino chiedo a Mara:
“domani che impegni hai?”
“se non me lo avessi chiesto” risponde Lei “sarei rimasta delusa. Io non ho impegni ma se non sbaglio Tu hai l’appuntamento col dentista”
Incontriamo un fungaiolo gentile e simpatico, ci mostra il suo raccolto e ci informa che la buttata era partita il 25 del mese.
Lo avrei abbracciato.
Grazie alla temperatura più bassa gli aestivalis, anche i più grossi, non hanno screpolature nel cappello.
Risaliamo nella faggeta fino a 1150mt di altezza per raggiungere una fungaia che ci dà sempre belle soddisfazioni con la temperatura alta e anche questa volta non ci tradisce.
Rimango stupito da un porcino di quasi mezzo Kg in parte mangiato dalle lumache tanto che si è rotta la cappella sotto al suo stesso peso e proprio lì misuro la temperatura del terreno 14,5°C
La cosa interessante è che i porcini in quella fungaia fresca non hanno i vermi come quest’altro decisamente più cicciuto
Con la ricerca che ho condotto per arrivare al mio modello di previsione “TROVARE I FUNGHI PORCINI” ho potuto dimostrare l’effetto della temperatura sulla nascita dei porcini.
In queste due uscite ho verificato ancora una volta che la temperatura ha effetto diretto su:
· Tipo di porcino
· Tempi di riproduzione del micelio
· Durata della buttata
· Stato e conservazione del fungo
· E anche presenza dei vermi.
Tutto sommato credo valga la pena tenere la temperatura sott’occhio e la mappa dei porcini aiuta. Queste sono le condizioni per i porcini il 30 di giugno.
Quasi dovunque ci sono condizioni per buttata in esaurimento dove si può sperare di trovare pochi porcini di nascita, parecchi di buone dimensioni, spesso vecchi e solo per quattro cinque giorni ancora, poi la buttata di questo periodo potrà considerarsi conclusa (ovviamente con le eccezioni nelle zone con le stazioni gialle).
Bisogna approfittare di questi giorni perchè stà per aprirsi il terzo cambiamento per i porcini 2023 con caratteristiche completamente nuove rispetto ai due precedenti.
Buon Pomeriggio Giancarlo è bello sentire le avventure nei boschi le statistiche delle nascite dei Porcini sembra di essere lì nel bosco di rivivere le emozioni quando trovate i Porcini. Giancarlo é pericolosa Mara devi stare attento 🍄😂
RispondiEliminaCiao, (non capisco il buon Natale) mi fa piacere che il racconto ti sia piaciuto. Sò bene che Mara è pericolosa!
EliminaGiancarlo non lo messo io( Buon Natale) c'era di già comunque sempre in guardia con la Signora Mara forza CAVATORI viva la passione che ci fa andare in cerca dei stupendi Boletus Buona Serata Giancarlo 💪🍄🤣
RispondiElimina