IL SOTTOBOSCO, I FUNGHI SPIA, L’ESPOSIZIONE E NUOVE FUNGAIE DI PORCINI.
Nei post del 24 e 28 Giugno
ho descritto un uscita per raccontare concretamente il modo che usiamo per
trovare i boschi e i versanti giusti.
In questo post completo il racconto
con il modo per cercare nuove fungaie in produzione in quel momento caratterizzato
da pioggia residua e la temperatura
mediana entrambe basse verificate col mio modello di previsione che ho descritto in due manuali: TROVARE I FUNGHI PORCINI e TUTTI I SEGRETI DEI PORCINI
Come sempre, bisogna ragionare, camminare a caso non serve a niente.
La prima parte del percorso ad
anello che abbiamo scelto ci ha permesso di visitare le fungaie conosciute e
più adatte in quel momento.
Per il ritorno abbiamo visitato
un nuovo tratto di bosco e l’attenzione si è spostata sulla ricerca dei segnali più adatti per trovare nuove
fungaie, avendo cura di indirizzarci verso le zone migliori in quel momento con alberi radi, zone pianeggianti, buona esposizione al sole, temperatura del
terreno alta.
Molto importante è il tipo di sottobosco.
In questo caso con bassa
temperatura e scarsa umidità, sono molto interessanti i tratti di bosco ben
esposti, con le feci, il muschio ma anche un bel tappeto di foglie secche che trattengono l'umidità.
Segnali fondamentali vengono dai funghi spia come le ammanniti rubescens
che condividono le stesse fungaie dei porcini. Altri fungi spia che
suggeriscono dove non andare (alcuni boleti) o altri che anticipano i porcini,
altri ancora che escono contemporaneamente coi porcini ma in fungaie diverse…
La ricerca ha dato i suoi frutti
con un bel cesto di porcini e soprattutto abbiamo scoperto nuove fungaie in una
vasta zona di cerri e faggi che arricchiscono la nostra conoscenza del bosco.
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