TROVA LE TUE FUNGAIE DI PORCINI
L’amico Lucio ha chiesto una
dritta per un posto da porcini che fa fatica a trovare.
Caro Lucio ti dico subito che i
posti buoni vanno scoperti in proprio.
Certo all'inizio può essere più impegnativo
ma solo nei nostri posti, che conosciamo bene in tutte le situazioni e
stagioni, siamo in grado di prendere le
decisioni giuste di volta in volta e trovare i porcini anche quando non è
facile farlo per nessuno.
Ciò premesso mi sento di dare 4 consigli stando soddisfatto vicino a
un bel porcino che non era solo.
1.
TROVARE
I BOSCHI BUONI.
Questa è la
cosa più facile.
In tutte le regioni ci sono ottimi boschi dalle valli del
Trentino ai Nebrodi in Sicilia Passando per la Garfagnana, il Casentino, le
Cesane e così via. Per trovarli basta navigare un po in internet, ascoltare il
tam tam degli appassionati e non conosco amici non disponibili a indicare i
boschi battuti che in fondo conosciamo tutti.
2.
INDIVIDUARE
LE ZONE PIÙ PROMETTENTI.
Utile un po’
di spionaggio, la partecipazione alle uscite organizzate dalle associazioni
micologiche, le confidenze di qualche
amico…..
Io faccio la
verifica delle temperature e delle piogge che storicamente cadono in quelle
zone con i dati degli ANNALI IDROLOGICI e scelgo quei boschi che hanno le condizioni
migliori per i porcini, col mio modello
di previsione che puoi vedere col LINK: TROVARE I FUNGHI PORCINI
3.
SCEGLIERE I BOSCHI DA ESPLORARE.
Io scelgo
quelli raggiungibili in minore tempo da casa e ne individuo almeno 3 per ogni versante che mi permettono
di prolungare molto la raccolta dei porcini:
Un bosco misto
di collina con prevalenza di querce.
Un bosco di
media, alta collina a prevalenza di castagni.
Un bosco di
montagna con prevalenza di faggi e o
abeti.
4.
I
PRIMI SOPRALLUOGHI NEL BOSCO.
Qui iniziano
le difficoltà ma non c’è niente di insormontabile.
Vediamo come
si può fare.
Alle sei del sabato mattina quando la buttata è
iniziata da alcuni giorni, sulla strada principale vicino ai posti buoni, c’è
un corteo di automobili che ci porta
dritti dritti sul posto ben segnalato da decine di auto in sosta generalmente
all’imbocco di un sentiero o una stradina di servizio che imbocchiamo con lo
scopo di osservare piuttosto che
cercare funghi.
Camminiamo senza
l’orologio. Fermiamoci sulle spianate, lungo i crinali e i pendii esposti a
sud. Meglio non fermarsi nei luoghi
ombrosi e troppo umidi con gli alberi
fitti che non permettono al sole di riscaldare il terreno ma neppure in quelli troppo aperti con l’erba alta.
Evitiamo accuratamente i boschi impenetrabili. Cerchiamo
invece fra gli alberi e gli arbusti radi,
nel sottobosco dove si può trovare il muschio, le ginestre, le felci, i
mirtilli o semplicemente il terreno nudo coperto dalle foglie e poca erba,
oppure nelle radure ai margini del bosco. Con un po’ d’occhio i posti
promettenti si individuano da distanza.
Cerchiamo i funghi
spia che nessuno o pochi raccolgono, piuttosto li rompono, ma indicano con precisione le fungaie
dei porcini.
La volta successiva cerchiamo le conferme nei posti
più interessanti già visti e allarghiamo il giro. Dopo alcune uscite avremo
individuato un percorso che unisce le fungaie più promettenti e meno battute.
In prossimi post approfondirò alcune questioni che ho
solo citato a partire dai funghi spia e
i boschi con i diversi alberi.
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