Funghi

Funghi

martedì 11 gennaio 2022

 I PORCINI E I FUNGHI D’INVERNO.

La mappa dei porcini ha certificato la fine della stagione dei porcini 2021, come ho descritto nel post dedicato …… eppure!


L’undici dicembre la temperatura mediana era uscita dal range di produzione in tutte le regioni e a tutte le altezze e questo significava che da metà dicembre non c’erano più le condizioni giuste per far partire nuove buttate. L’unica speranza rimasta era di trovare qualche sporadico ritardatario in qua e in là in coda alle buttate già esaurite. Effettivamente nel gruppo di mappa dei porcini si possono rivedere alcune belle immagini e video dei ritardatari fino a metà dicembre che ho evidenziato nell’argomento dicembre 2021.
 
Il premio del gruppo per l'ultimo porcino del 2021 è andato a Angelo Lupinacci che ci ha regalato l’immagine di un porcino dalla Calabria il 30 di dicembre e rinnovo qui i complimenti che ho già fatto in privato a Angelo.


Debbo dire che vedere un porcino a fine dicembre è cosa rara ma succede, invece è la prima volta che ho l’opportunità, sempre nel gruppo, di vedere una bella raccolta da Simonetta Carraro Trisciani il 8 gennaio 2022 alle pendici del Etna che potrebbero sembrare aestivalis.


Anche a Lei ho fatto i complimenti in privato e ne ho approfittato per chiedere altezza e tipo di bosco. Simonetta è stata gentilissima e grazie ai dati trasmessi da mappa dei porcini premium ho potuto verificare che la temperatura mediana in quella zona è bassa ma non troppo sotto al limite minimo per i porcini, quindi non posso escludere che alle pendici del Etna possa esserci stata una piccola zona particolarmente protetta che ha mantenuto il calore residuo necessario per far uscire quelli della foto.
Bisogna sempre tenere presente che la temperatura che conta è quella del terreno con un inerzia termica molto diversa dall'aria e si scalda o si raffredda in tempi più lunghi. Una difficoltà nella mia ricerca sui porcini è stata proprio quella di trovare una relazione facile da applicare da casa, fra temperatura dell'aria e temperatura del terreno che ho chiamato temperatura mediana. 
Quando si è nel bosco, in caso di dubbio, è semplice usare un termometro.


Fatto sta che nel gruppo di mappa dei porcini si è aperto un grosso dibattito con pareri diversi.
 
Alcuni dicono che si tratta di leccinellum lepidum / porcinello invernale e il dubbio è pertinente.
Dalla foto non si vede bene la presenza di reticolo da aestivalis sul gambo ma neppure le tonalità giallastre dei leccinellum, inoltre la carne sia nel gambo che nel cappello sembrerebbe perfettamente bianca immutabile senza tonalità giallastre.
Come al solito le foto non sono sufficienti.
Per la sicura determinazione del fungo bisogna avere il fungo in mano e in questo caso ad esempio basterebbe poter vedere il colore della spugna che nei leccinellum è di colore giallognolo anche negli esemplari giovani e una sezione toglierebbe ogni dubbio.
 
Qualcun altro ha commentato che la stagione è troppo avanzata per i porcini.
Effettivamente quando ho applicato il mio modello di previsione ai valori medi trentennali di pioggia e temperatura ho verificato che in nessuna regione ci sono le giuste condizioni per i porcini nei mesi di gennaio, febbraio e marzo ma come dico sempre, non si può andare a funghi col calendario e a me piace pensare che l’Etna in questo momento possa regalare porcini tanto fantastici quanto rari e voglio ancora ringraziare Simonetta che ho conosciuto come persona splendida e vera amante della natura.
 
Resta il fatto che gennaio non è certo il mese giusto per i porcini ma l’esperienza e la letteratura ci dicono che anche in inverno possiamo alimentare la passione con tanti altri funghi, come questa immagine che ho preso in rete.


Nel gruppo di mappa dei porcini si possono vedere tanti post che ho evidenziato negli argomenti dicembre2021 e gennaio2022 e ne riporto alcuni con funghi diversi ringraziando gli iscritti del gruppo che li hanno condivisi.

                                                            Chiara Siglo 21 dicembre

                                                            Simone Fanchi 29 dicembre

                                                        Antonio Coppolillo 30 dicembre

                                                        Liberato Marcantuono 31 gennaio

                                                            Gerardo Grimaldi 6 gennaio

                                                        Francesco Sammartano 1 gennaio

                                                            Giorgio Squadrito 6 gennaio

                                                                Paolo La Gatta 9 gennaio

                                                       Francesco Tommaselli  9 gennaio

                                                                Paolo La Gatta 10 gennaio
 
                                                                Lucio Scala 11 gennaio

Insomma, nel nostro bel paese si può andare a funghi anche a gennaio poi …. diciamocelo ………
i funghi possono essere una scusa fantastico per farci salire in macchina e quando arriviamo nel bosco il premio lo riceviamo sempre.
 
Una mattina presto di tanti anni fa, un amico di tartufi aveva suonato al campanello di casa senza neanche avvisarmi prima. Lui non conosceva ostacoli che potessero fermarlo, il bosco fitto, il cattivo tempo, il caldo, il freddo, il fango non esistevano.
“scendi”
mi aveva detto al citofono,
“i tartufi ci aspettano”
e prima di salire in macchina mi aveva chiesto di prendere il badile (che sia per i tartufi grossi?).    
La meta era una abetaia su un monte dell’appennino dove nei giorni precedenti aveva nevicato parecchio e per fermare la macchina sul lato della strada avevamo dovuto spalare la neve con i badili….. 
In compenso ricordo, come fosse adesso, un’alba con i colori azzurro e rosa più intensi della tavolozza del pittore ma non c’era tempo da perdere per i sogni.
“Con la neve”,
 mi aveva richiamato Lui,
“i cani sentono meglio l’odore del tartufo meno confuso da altre tracce, spicciamoci”.
"Sarà" 
avevo pensato con la testa ciondolante mentre ad ogni passo mi spariva metà della gamba sotto la neve fresca e il freddo lo "vedevo" nonostante fossi imbottito e accaldato. I cani facevano del loro meglio, le loro zampe corte sprofondavano completamente nella neve e ogni volta dovevano uscire con un balzo in avanti. L'amico, superiore alle umane difficoltà, approfittava della marcia per mangiare un panino con gusto mentre per noi tre, Io e i due cani, era diventata una faccenda di sopravvivenza.
Ad un certo punto la flo si era messa a girare veloce su sé stessa fino a scavare una buca nella neve dentro la quale si era accucciata senza averne più voluto sapere di muoversi. La flo era un cane dolcissimo ormai membro della famiglia e mi era venuto spontaneo cercare di incoraggiarla con alcune carezze ma non c'era stato verso, per riportarla a casa me l’ero dovuta caricare sulle spalle.       
Risultato:
tartufi zero e ricordi tanti, perfettamente conservati anche senza metterli sott’olio.


Nessun commento:

Posta un commento