LA
PROSSIMA SETTIMANA A PORCINI POTREBBE ANDARE COSÌ.
Ore 8 del 3 giugno 2018.
Per trovare i funghi di domenica nell'orario peggiore bisogna arrivare alcuni giorni prima della moltitudine dei fungaioli!
Per trovare i funghi di domenica nell'orario peggiore bisogna arrivare alcuni giorni prima della moltitudine dei fungaioli!
Sono in macchina con Mara sulla strada per l’Appennino e discutiamo i dettagli
dell’uscita programmata da una settimana con i dati di MAPPA DEI PORCINI, alla ricerca di estatini in alta collina.
“Ricapitoliamo”
dico io
“la
temperatura è ancora bassa quindi dobbiamo cercare nelle fungaie più calde che
conosciamo per gli aestivalis visto
che da queste parti non ci sono né edulis né pinophilus.”.
“se è così”
risponde Mara
“la
situazione migliore può essere quel tratto di bosco più esposto e caldo in
prossimità del torrente, ci sono anche le fungaie di galletti che escono prima degli aestivalis.
“Sono
d’accordo”
commento io
“in questo modo evitiamo anche di perdere tempo e fatica nelle fungaie di aereus che vogliono più caldo.
Appena messo il piede nel bosco riscopro il motivo per cui gli antichi
romani consideravano il bosco un luogo sacro
abitato dal genius loci tutore della
sua sacralità e a cui bisognava dimostrare rispetto.
Sono contento e potrei
fermarmi a cazzeggiare a lungo come sto facendo, tanto che Mara, con tatto, mi
riporta sulla terra:
“direi di
seguire la mulattiera e raggiungere in fretta le fungaie in basso”
“…e allora
muoviamoci”aggiungo io.
Nel bosco l’aria
è ferma, sembra umida, pesante.
Mi aspetto di
inciampare nei funghi ma purtroppo non è così, anzi non se ne vede mezzo. Un
piccolo senso di delusione è già in agguato, per fortuna è ancora una volta
Mara che risolve le cose:
“Vieni un po’
qui”
Mi precipito!
È in
ginocchio su un tappeto di foglie secche e sposta delicatamente quelle vicine a
un galletto, dove ne compare un altro, poi un altro ancora. Ben presto
l’unico galletto appena visibile si trasforma in una bollata di galletti tutti
freschi e cicciuti come debbono essere alla partenza della buttata.
Questo è il
momento giusto per fermarsi e guardare senza fare nulla.
NOTA: Il sacchetto non è riferito ai
galletti che finiscono assolutamente nel cesto di vimini
È utile memorizzare i colori con la luce di quel momento, osservare le condizioni del bosco, ragionare con la temperatura del terreno per confermare o correggere il tiro e trovare la concentrazione che serve per fare uscire i funghi dai nascondigli dove stanno rintanati.
Ecco un
verdone, la c’è un gruppo di russole rosse, due lattari, altri galletti e quella?
Una splendida rubescens ancora chiusa in bella vista che fa muovere la macchina
fotografica poi, quando decide lui, compare anche sua maestà il porcino che
sapevamo già essere in zona.
Dopo un paio
di ore, nel cesto ci sono diversi aestivalis piccoletti come sono alla partenza della buttata, molti galletti e russole fresche
senza vermi, da aggiungere in padella al misto per le tagliatelle tagliate
spesse e strette.
Possiamo
essere soddisfatti.
È stata una
bella giornata, abbiamo trovato un sacco di roba e anche i funghi, siamo
contenti e ce ne torniamo a casa con la voglia di ripartire
Bellissima raccolta e bel racconto, complimenti!
RispondiEliminagrazie Riccardo è tutta passione
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