PER TROVARE I PORCINI
BISOGNA RAGIONARE.
Le condizioni giuste per la buttata si stanno consolidando,
MAPPA DEI PORCINI segnala molte stazioni in movimento ma non basta conoscere i posti, se si cammina a casaccio.
Io ero in crisi
di astinenza da quasi due mesi ma adesso mi sono rimesso a posto con questo edulis e altri e se ti va puoi seguirmi in questa uscita interessante per
alcuni aspetti.
Nel mese di Maggio e soprattutto a Giugno, in Romagna/bassa
Toscana i porcini mi avevano dato molte soddisfazioni poi …… il vuoto assoluto per la totale assenza
di pioggia con temperature africane.
A fine Agosto c’era stato il primo cambiamento meteo con
piogge localizzate, seguito da un secondo a inizio Settembre anch'esso distribuito
a macchia di leopardo. La previsione col mio modello fatta con i dati di alcune
stazioni meteo che tengo sotto controllo avevano segnalato le giuste condizioni
per la partenza della buttata proprio in uno dei miei boschi.
Non importava se l’unica possibilità di verifica che avevo
cadeva di domenica nel giorno peggiore per i funghi e avevo
programmato l’uscita.
Ciò che non avevo previsto era una bella litigata con Mara
proprio la domenica mattina, come quelle che si fanno fra morosi e c’eravamo
reciprocamente mandati a quel paese.
Così mi ero ritrovato nell’orario peggiore del giorno
peggiore (alle 14) e da solo, come non si deve mai fare.
Pazienza.
In auto già sulle prime colline la terra era asciutta,
l’erba secca e mi venivano seri dubbi sulla veridicità della pioggia trasmessa
dalla centralina meteo, dubbi che non avevano i tantissimi gitanti della
domenica con il barbecue acceso ad ogni angolo alberato attratti dalla bella
giornata.
Il bosco invece era una meraviglia se non fosse stato pieno di “fungaioli” con
le scarpette della domenica ai piedi, lo
zainetto di plastica alle spalle e se non li vedevi, li sentivi ma almeno la
centralina meteo aveva detto il vero.
L’umidità era quella che mi aspettavo, la temperatura del
terreno misurata col termometro era un po’ alta ma non troppo e già dopo pochi
minuti potevo fotografare un gruppetto di spioni (falsi prugnoli) seguito da una rubescens piuttosto
rara da queste parti e alcune mazze da tamburo fresche.
Nel complesso si vedevano pochi funghi ma interessanti
purtroppo, come sempre accade con tutta quella confusione, erano quasi tutti
rotti….!
E io come se non conoscessi la risposta continuavo a chiedermi:
Perché?
Non lontano, un gruppetto di persone sulla via del ritorno mi aveva
fermato:
“non siamo pratici del posto ma non abbiamo visto neppure un
porcino, solo funghi cattivi …. secondo lei usciranno?”
Me l’ero cavata con un sorriso e una risposta di circostanza
poi la scena si era ripetuta ancora più avanti.
A quel punto mi era
venuto il dubbio che i viandanti fossero davvero inesperti come apparivano,
oppure che lo facessero ma c’era anche la possibilità che i porcini fossero
stati raccolti in particolare nelle zone poco lontane dalle auto.
(mi rifiutavo di mettere in conto di aver potuto sbagliare
le previsioni con la fatica di dover cercare una scusa inutile)
Come la giravo la faccenda non mi convinceva, le previsioni
confermate dai dati appena raccolti mi davano un quadro positivo che non
corrispondeva per niente ai racconti dei viandanti.
L’umidità era giusta, la temperatura appena un po’ alta, i
funghi spia c’erano, i tanti “fungaioli” mi davano l’impressione di essere
capitati li per caso e non potevano essere andati lontano ma i porcini
sembravano non rispondere all’appello.
Perché?
Dopo aver misurato, pesato, ponderato e elaborato il tutto
in 5 secondi, avevo preso la decisione di
raggiungere in fretta una zona interna nel bosco sconosciuta
ai fungaioli della domenica.
Certamente i fungaioli bravi potevano averla già visitata al
mattino ma era molto grande e in più la buttata (??) era appena partita quindi
non potevano essersi mossi in tanti.
La meta era una faggeta/abetaia con belle fungaie di edulis su un versante fresco, ottimo in questa
circostanza e così mi ero messo in cammino di buona lena però ..… senza dirlo
neppure a me stesso, due conti li avevo fatti.
Erano le tre del pomeriggio, per arrivare in fungaia ci
voleva almeno un ora (le quattro) minimo
due ore di ricerca (le sei) poi un'ora per ritornare alla macchina e sarei stato al
buio in mezzo al bosco …..
Quindi meglio non guardare l’orologio, in fondo il sole era
bello luminoso, l’arietta frizzantina ed era un piacere esserci quindi…via!
Intendiamoci non stava accadendo niente di straordinario ma
ero soddisfatto, c’ero io, c’era il bosco che parla a chi ascolta e adesso
c’era anche il silenzio ma…i porcini?
Ah.. giusto, ero li per quelli.
Se sei curioso di sapere come è andata a finire, continua nel prossimo post
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