L’ALBERO DEI POLLI ROMAGNOLI.
La fama del gallo romagnolo di Felliniana memoria con grandi doti amatorie, forse trova ispirazione
dal vero gallo romagnolo che di amplessi con la sua gallina romagnola (ma vanno
bene anche le altre) ne può consumare anche 50 al giorno.
La razza dei polli romagnoli era
praticamente estinta, poi quasi per
caso, negli anni 80 sono stati fortunosamente ritrovati alcuni esemplari
sopravvissuti casualmente.
Dopo anni di studio e selezione,
l’Università di agraria di Parma è riuscita a selezionare i caratteri autentici
del vero pollo romagnolo che oggi si riproduce tranquillamente nel mio pollaio
e in quelli di alcune decine di appassionati Allevatori
Custodi sparsi nelle province romagnole.
Il pollo romagnolo ha le caratteristiche di essere piccolo,
molto colorato dal bianco al nero al rosso, al giallo, tanto che sulla colorazione di questi polli si raccontano storie curiose, dorme sulle piante anche in pieno inverno
con la neve, ha uova col guscio bianco e il tuorlo grosso, si alimenta con ciò
che trova al pascolo e per completare la crescita impiega 7/8 mesi.
Le caratteristiche descritte impediscono che il pollo romagnolo possa essere allevato in modo industriale ma in compenso ne
fanno un’eccellenza in tavola per il sapore e profumo delle carni ma anche
delle uova.
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