PER TROVARE I PORCINI
DEBBO AVERE IL BASTONE GIUSTO.
Il bastone da porcini resta con me tutto il giorno dell’uscita
quindi debbo stare bene in sua compagnia e a scanso di equivoci io lo preparo
da solo.
Parto da un ramo di frassino fresco, flessibile e resistente.
Faccio una prima lavorazione grossolana con l’accetta in
modo da poterlo forzare dentro un tubo di ferro
che lascio sul fuoco del barbecue per tutta la notte.
Il giorno dopo il ramo si è indurito, esce facilmente dal
tubo, mantiene la forma dritta e passa alla rifinitura con la lima, a
partire dall'impugnatura che deve essere adatta alla mia mano e non scivolare.
Per la punta preferisco il metallo perché da maggiore presa sui
terreni difficili e la ricavo da un pezzo di tubo.
La lunghezza deve essere adatta alla mia statura, quella
giusta per me è di 106 cm e visto che c’ero
ne ho preparati tre, uno più leggero per i boschi facili, uno più robusto per
quelli difficili che va bene anche per il tartufo nero, più corto e pesante per il tartufo da scavare
in profondità.
Tempo di lavorazione totale nei due giorni 3/4 ore e guai a
chi commenta che sono maniaco, tanto lo so benissimo che molti fungaioli hanno
un legame speciale col proprio bastone da funghi e magari avranno voglia di presentarcelo.
Intanto wolly assiste.
Per la lavorazione tanto di cappello,ma sull utilizzo avrei una perplessità,è che da noi non si può andare a funghi con la punta in ferro, parlo di Lazio regione che come ben sapete presenta leggi assai ridicole in campo micologico, mi piacerebbe sapere se questo divieto comprende anche altre regioni, io i bastoni me li faccio da solo usando spesso ulivo, ma anche spino e crognolo quando ne trovo, non sono molto malleabili ma se trovi il pezzo giusto durano una vita.
RispondiEliminaCiao Aldo ti assicuro che non lo so, è la prima volta che ne sento parlare. Oltre che a funghi io vado a tartufi e il vanghetto è regolamentato. Approfondirò e un caro saluto.
Elimina