ECCO COSA PUÒ ACCADERE CON I FUNGHI.
Una storia vera del secolo scorso raccontata da Anselmo, amico fungaiolo ottantenne, accaduta quand’era bambino in un casolare isolato sulle colline del Mons Belli ovvero monte della guerra (Montebello) nell’entroterra di Rimini.
foto Γιώργος Κατίνας nel gruppo di mappa dei porcini |
Una volta il capofamiglia era
tornato con molti funghi raccolti nei boschi vicini, sembravano galletti ma
erano un po’ più scuri così per non sbagliare li avevamo fatti mangiare al
gatto.
Dopo mezz’ora la bestia stava bene e li avevamo mangiati tranquilli.
La notte era successo di tutto!
Vomito, diarrea, dolori atroci ….pensavamo di morire e a nulla serviva il latte appena munto bevuto per tutta la notte. Ovviamente il pensiero era subito andato al dottore di Torriana ma lì servivano medicine subito, la farmacia più vicina era a Verucchio e per andarci non c’era il tempo.
L’unica speranza era quella di .....
Dopo mezz’ora la bestia stava bene e li avevamo mangiati tranquilli.
La notte era successo di tutto!
Vomito, diarrea, dolori atroci ….pensavamo di morire e a nulla serviva il latte appena munto bevuto per tutta la notte. Ovviamente il pensiero era subito andato al dottore di Torriana ma lì servivano medicine subito, la farmacia più vicina era a Verucchio e per andarci non c’era il tempo.
L’unica speranza era quella di .....
non morire!
Per fortuna tutto si era concluso al meglio”
Per fortuna tutto si era concluso al meglio”
Foto Elena Ramona nel gruppo di Mappa dei porcini |
È del tutto probabile che si trattasse della clitocibe olearia un fungo molto pericoloso spesso scambiato per i galletti, da cui si distingue anche per il colore più scuro rispetto ai galletti che oltretutto in queste zone sono della varietà pallens particolarmente chiara.
Ho preso il racconto dal mio libro appena pubblicato, scritto con gli amici di Montebello attraverso le testimonianze e il contributo di tante persone che custodiscono ancora memoria diretta, tante fotografie sfocate, documenti e oggetti del secolo scorso a Montebello.
Ci sono le veglie serali, i folletti, le porte delle case sempre aperte, il fantasma di azzurrina, la lotta per mangiare, la fatica, i misteri e accanto alle vite di stenti abbiamo scoperto una comunità unita, ricca di relazioni umane, comportamenti solidali, rispettoso uso delle risorse naturali, capace di investire sul futuro con sogni da realizzare anche attraverso scelte difficili.
Con questo libro abbiamo voluto salvare la memoria di una civiltà contadina che sembra lontana di secoli dalla quale siamo fuggiti liquidandola come civiltà sempliciotta di cui vergognarci.
Se non ci ci fermassimo in superficie, quelle vite di stenti dei nostri genitori e nonni, potrebbero
farci riflettere sul futuro della nostra società del benessere con consumi
insostenibili per il pianeta con l’IO che ha sostituito il NOSTRO.
Noi dobbiamo ringraziare i nostri nonni per il mondo e le opportunità che ci hanno lasciato, i nostri nipoti potranno fare altrettanto?
Ciao Giancarlo, tantissimi auguri di Buon Anno e che sia ricco dei nostri amati funghi !!!
RispondiEliminaAlessandro
Grazie Alessandro e altrettanto a te
EliminaIl povero gatto non sapeva di essere una cavia🤔
RispondiEliminaBuongiorno Giancarlo
RispondiEliminaSpero che tutto proceda per il meglio.
Vorrei approfittare di questo momento di riposo per i funghi per chiederti dei dati.
Per favore non considerarmi un rompipalle ma ho un tarlo che mi rode dentro e vorrei proprio chiarire il mio dubbio.
Credo che in alcune stazioni della Lombardia (quante non so) il dato della pioggia residua non sia calcolato correttamente.
Ad esempio nella stazione di Collio Memmo (Brescia) dove il 25/4/2023 la pioggia residua è pari a 289,79 mm, valore che mi sembra eccessivo.
Vorrei chiederti il piccolo favore di pubblicare qui i dati di pioggia giornaliera della suddetta stazione dall'1 al 25 aprile, che hai usato per i calcoli, per consentirmi una semplice verifica.
Penso che non ti costi nulla.
Grazie e scusa per il disturbo