Funghi

Funghi

martedì 20 dicembre 2022

 
ECCO COSA PUÒ ACCADERE CON I FUNGHI.
Una storia vera del secolo scorso raccontata da Anselmo, amico fungaiolo ottantenne, accaduta quand’era bambino in un casolare isolato sulle colline del Mons Belli ovvero monte della guerra (Montebello) nell’entroterra di Rimini.

foto Γιώργος Κατίνας nel gruppo di mappa dei porcini

Una volta il capofamiglia era tornato con molti funghi raccolti nei boschi vicini, sembravano galletti ma erano un po’ più scuri così per non sbagliare li avevamo fatti mangiare al gatto.
Dopo mezz’ora la bestia stava bene e li avevamo mangiati tranquilli.
La notte era successo di tutto!
Vomito, diarrea, dolori atroci ….pensavamo di morire e a nulla serviva il latte appena munto bevuto per tutta la notte. Ovviamente il pensiero era subito andato al dottore di Torriana ma lì servivano medicine subito, la farmacia più vicina era a Verucchio e per andarci non c’era il tempo.
L’unica speranza era quella di ..... 
non morire!
Per fortuna tutto si era concluso al meglio”

Foto Elena Ramona nel gruppo di Mappa dei porcini

La mia passione per i funghi mi fa pensare che quella volta, la famiglia di Anselmo, aveva fatto tutto ciò che non si deve fare quando si raccolgono e consumano i funghi!
È del tutto probabile che si trattasse della clitocibe olearia un fungo molto pericoloso spesso scambiato per i galletti, da cui si distingue anche per il colore più scuro rispetto ai galletti che oltretutto in queste zone sono della varietà pallens particolarmente chiara.


Ho preso il racconto dal mio libro appena pubblicato, scritto con gli amici di Montebello attraverso le testimonianze e il contributo di tante persone che custodiscono ancora memoria diretta, tante fotografie sfocate, documenti e oggetti del secolo scorso a Montebello.
Ci sono    le veglie serali, i folletti, le porte delle case sempre aperte, il fantasma di azzurrina, la lotta per mangiare, la fatica, i misteri e accanto alle vite di stenti abbiamo scoperto una comunità unita, ricca di relazioni umane, comportamenti solidali, rispettoso uso delle risorse naturali, capace di investire sul futuro con sogni da realizzare anche attraverso scelte difficili.


Con questo libro abbiamo voluto salvare la memoria di una civiltà contadina che sembra lontana di secoli dalla quale siamo fuggiti liquidandola come civiltà sempliciotta di cui vergognarci. 
Se non ci ci fermassimo in superficie, quelle vite di stenti dei nostri genitori e nonni, potrebbero farci riflettere sul futuro della nostra società del benessere con consumi insostenibili per il pianeta con l’IO che ha sostituito il NOSTRO.
Noi dobbiamo ringraziare i nostri nonni per il mondo e le opportunità che ci hanno lasciato, i nostri nipoti potranno fare altrettanto? 

Approfitto per fare a tutti gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo.

mercoledì 14 dicembre 2022

 
I PORCINI CON LA NEVE.
Alcune splendide immagini di porcini con la neve pubblicate dall’amico Carlo Barisone e altri nel gruppo di mappa dei porcini hanno riscosso grande attenzione, tantissimi mi piace e anche grande discussione.
Pubblico alcune di queste splendide immagini con i nomi dei bravissimi autori a cui vanno i miei complimenti.
Carlo Barisone

Sarà il clima natalizio ma credo possa essere interessante provare a capire meglio il rapporto che c’è fra la neve e i porcini visto e considerato che le foto ci sono.
Qualche tempo fa ho lanciato un sondaggio con una domanda che parte da un detto popolare:

Bruno Ganora

“molta neve in inverno, molti porcini in estate”. Sarà Vero?
Il risultato è stato questo:
Il 34% pensa che non sia vero e il 26% pensa di si mentre la maggioranza si augura che sia vero.
Come immaginavo, non può esserci risposta certa.

Bozza Alberto

Ma questo non risolve il problema delle foto con i porcini, per capirne di più bisogna partire da un dato che ho descritto nei miei manuali e cioè:
la temperatura superficiale del terreno innevato non consente la riproduzione del micelio per cui la neve e i porcini hanno ben poco da condividere. La temperatura del terreno può essere calcolata con buona approssimazione usando il mio modello di previsione “trovare i funghiporcini”.

Andreino Medaglia

Come sono possibili le foto con la neve?
I casi sono due:
Sergio Reghenziani

1.       Le foto di porcini con la neve sono scattate dopo una nevicata nel bosco già in produzione che rallenta e se persiste blocca la buttata, ma non impedisce lo scatto di una fotografia. 

Alessandro Sezzi

2.       C’è però un'altra possibilità molto più interessante.

Una nevicata fuori stagione con temperature alte potrebbe provocare choc termico formidabile con aumento dell’umidità e se la temperatura tornasse a crescere, potrebbe far partire una buttata eccezionale.

Carlo Barisone

Nei miei boschi in Appennino è una situazione che si verifica raramente e non sono mai riuscito a scattare la foto che avrei voluto.
Lorenzo Monti

Alcuni anni fa c’ero andato molto vicino. Nei miei boschi ai primi di novembre c’era ancora in corso una buttata di edulis sotto i faggi a 1200mt di altezza.

Marco Cappelli

Proprio nei giorni dei morti c’era stata una bella nevicata e armato di macchina fotografica ero partito con la certezza del risultato.
Tiziano Guidicelli

Per arrivare in quota c’è una strada bianca in ripida salita di una decina di Km  da fare in auto e io… non avevo pensato alle catene per la macchina!
Ancora adesso mi vedo li con gli scarponi affondati nella neve e lo sconforto di non poter proseguire.

Le grandinate invece sono probabili e nel mio secondo manuale tutti i segreti dei porcini ne descrivo gli effetti.