LA SITUAZIONE ATTUALE, I BOSCHI ADATTI E LE PROSPETTIVE PER I PORCINI A SETTEMBRE.
Le stagioni
dei porcini nella seconda metà di agosto e inizio settembre per alcuni
fungaioli sono destinate a entrare nella classifica delle stagioni fantastiche.
Le temperature
molto alte di quest’estate hanno riscaldato tantissimo il terreno anche nelle regioni del
nord. Alcuni eventi meteo con piogge molto intense e spesso concentrate hanno
prodotto uno choc termico eccezionale e i porcini sono esplosi ma, come al
solito in questa stagione, in modo assolutamente disomogeneo nelle varie
regioni.
Edulis,
pinophilus e aestivalis nelle regioni del centro nord; aereus e aestivalis al
centro e sud seguite da splendide buttate di ovoli.
La Mappa dei
porcini aveva segnalato tutto ciò nel post del 28 agosto che invito a riguardare
dove davo la raccomandazione di seguire il rapporto pioggia temperatura
analizzando i dati nelle stazioni meteo vicine ai propri boschi.
Chi è stato
fortunato a trovarsi nei luoghi giusti e bravo a saper individuare il momento è
stato davvero ricompensato da raccolte eccezionali.
Mi è stato
raccontato e tralascio ogni commento, di un bosco misto di castagni e querce
sul appennino bolognese dove i “fungaioli” facevano la spola fra il bosco e la
macchina per vuotare nel baule i cesti pieni con aereus di mezzo Kg e quindi
ripartire scarichi.
Nel gruppo
di mappa dei porcini si sono moltiplicati i post con le immagini di raccolte
straordinarie, ne riporto alcune e se ne possono vedere tantissime negli
argomenti del gruppo con i miei complimenti ai fungaioli.
2 settembre
Lorenzo Pesce Val Giovo
3 settembre
Davide Sicchirollo Alto Adige
4 settembre
Valentina Pieri. La storia continua…Siena
5 settembre
Chiara Moda Asiago
6 settembre
Adriana Villani Liguria
7 settembre
Dennis Pigna Friuli
8 settembre
Alessandro Di Marco Zona Alfie (CE)
9 settembre
Maurizio Lizalazu appennino Modenese
10 settembre
Ersilia de Nicolellis dalla Campania. Non sappiamo più dove metterli
I BOSCHI ADATTI
Per essere
nel bosco giusto al momento giusto ci sono due alternative:
1.
Si visitano i boschi con frequenza settimanale ma
bisogna avere tempo, accettare tante uscite a vuoto e avere molta benzina per
la macchina.
2.
Si attende la notizia dal amico fidato che
arriva …. ma con alcuni giorni di ritardo
Io sono
abbastanza pigro e non mi fido troppo delle “imbeccate” quindi preferisco
comprendere da casa le giuste condizioni dei boschi e se non ci sono posso anche
decidere di fare un’uscita semplicemente per andare a trovare l’amico bosco
senza funghi ma se decido di andare a porcini ci rimango molto male se non ci
sono perché significa che non ho saputo interpretare bene i cambiamenti meteo.
Il mio legame con i boschi richiede rispetto e conoscenza per comprendere le
cause che portano a quel risultato e non mi accontento delle facili
giustificazioni (sono già passati altri fungaioli, ha tirato il vento, non ha
fatto la luna, il bosco è secco …). Le facili giustificazioni possono anche
essere vere ma non aiutano a capire per evitare errori la volta dopo.
Alla
faccenda del bosco secco ad esempio ho dedicato un capitolo nel mio secondo
libro “tutti i segreti dei porcini” dove racconto il motivo per cui ci si può
trovare in un bosco “apparentemente” secco con un’esplosione di porcini da
tutte le parti.
Nei miei
boschi per i porcini sul appennino romagnolo, la temperatura di questa estate è
stata rovente come dappertutto con la pioggia decisamente scarsa ad
esclusione di alcune zone abbastanza limitate.
Il 30 agosto
mi è arrivato questo messaggio di Riccardo grande moderatore nel gruppo di
mappa dei porcini:
“Ciao Giancarlo, dai un’occhiata a questa
stazione meteo e dimmi cosa ne pensi”
Ovviamente ho
fatto rapidamente due conti, poi ho confrontato i dati con il range di produzione
del mio modello di previsione e dopo cinque minuti ho risposto a Riccardo:
“il rapporto pioggia residua temperatura
mediana è entrato nel range di produzione con 55mm e 15°C.
Oltre alla pioggia c’è stata anche la
grandine che ha dato una gran botta calda fredda al terreno.
Prepara gli scarponi per il giorno 6
settembre, ti passo a prendere alle 7,30 (guai partire troppo presto!).”
Il risultato
dell’uscita è stato all’altezza delle aspettative con splendidi edulis e
pinophilus di nascita e ovviamente facciamo il bis due giorni dopo con
analogo risultato.
Le foto dei porcini che
metto in questo post si riferiscono a queste uscite.
SITUAZIONE ATTUALE
Oggi
15settembre 2022 le stagioni estive dei porcini stanno arrivando alla fine.
Nella
mappa dei porcini prevalgono le stazioni blu di buttate in fase di esaurimento.
Fanno
eccezione le regioni del NORD EST dove continuano ad esserci molte stazioni
verdi con il giusto range di produzione che di fatto non si sono mai spente in
tutto il mese di agosto fino a questi giorni di settembre.
In questa
situazione i porcini ci sono ancora e vale la pena programmare le uscite ma
siamo agli sgoccioli. Chi ha già individuato il bosco in produzione deve
continuare a seguirlo, chi ancora non è uscito (male) bisogna che cerchi le
stazioni meteo coi giusti temporali a fine agosto primi di settembre.
Potrei
avventurarmi a dire di battere i boschi di faggi più freschi quindi sopra i
1000mt di altezza ma serve a poco.
Nel mio secondo manuale mi occupo anche del rapporto porcini/tipo di alberi nelle regioni e stagioni, non sono i boschi a decidere il
momento dell’uscita dei funghi ma le giuste condizioni di pioggia e temperatura
in quel momento.
PROSPETTIVE
Adesso potrebbe
cambiare tutto!
Le
previsioni meteo annunciano temperature in forte riduzione soprattutto nel fine
settimana e piogge abbondanti.
Tradotto in
concreto questo potrebbe significare la fine delle stagioni estive da seguire
con la caccia ai temporali e la partenza del primo cambiamento d’autunno.
Se si vanno
a vedere i post che ho pubblicato gli scorsi anni in questo periodo per
analizzare gli effetti del primo cambiamento d’autunno, si potrà vedere che con
questo cambiamento i porcini potrebbero iniziare la lenta migrazione dal Nord
verso il Sud e dai monti verso le colline per cercare il caldo ma non c’è
niente di scontato soprattutto con il caldo di questa estate.
La forte
riduzione di temperatura dell’aria potrebbe essere in parte compensata dal
grande calore accumulato dal terreno, le piogge potrebbero essere insufficienti
e male distribuite quindi non ci resta che attendere il passaggio della
perturbazione POI fare il punto coi dati certi.
Ricordo
sempre che la mappa dei porcini fornisce una indicazione ma poi è necessario
andare a vedere se i dati delle stazioni meteo più vicine possibili ai nostri
boschi, cadono nel range di produzione del mio modello.
Servono
pochi attimi e non è assolutamente difficile individuare la partenza della
riproduzione del micelio dovunque a qualunque altezza e tipo di bosco. A quel
punto basta attendere i giorni necessari per completare la riproduzione e far
partire la buttata che variano da 7 a 15 giorni in base al rapporto pioggia
residua temperatura mediana come descritto nei miei manuali, poi si parte.
Se le
stazioni meteo di cui si leggono i dati sono vicine ai propri boschi si può
essere certi che i porcini ci sono, con un modello di previsione che non era
mai stato fatto in precedenza e aiuta a leggere il bosco.