Funghi

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martedì 10 agosto 2021

 NUOVE OPPORTUNITÀ PER I PORCINI, LO CHOC TERMICO E IL TERRENO CHE “BOLLE”.

Nelle regioni alpine in agosto generalmente ci sono le condizioni per buttate fantastiche che fino ad ora non si sono viste.
Ormai da un mese le stazioni di mappa dei porcini nelle regioni alpine sono gialle e verdi ma fino ad ora per quantità scarse. La previsione è confermata nel gruppo di mappa dei porcini  con tanti post ma quantitativi ridotti.
La causa è semplice, da un mese a questa parte le regioni alpine sono sotto la pioggia e la scarsa temperatura mediana fino a questo momento non l’ha  compensata bene, in particolare nei boschi più freschi in montagna.


Serve un cambiamento che adesso sembra partito.
Aumentano le stazioni nella mappa con migliore quantità prevista ma bisognerà tenere sotto controllo i dati delle stazioni meteo più vicine possibili ai propri boschi in modo da scegliere quelli con il migliore rapporto pioggia temperatura del mio modello di previsione “trovare i funghi porcini”.
 
C’è da tenere d’occhio anche un aspetto al quale si fa meno attenzione, lo choc termico.
Nel post precedente ho descritto gli effetti dello choc in una buttate proprio di questi giorni sul Gargano che ricordo:  
 
S.Marco In Lamis 564mt (Gargano)
Dal 16/07 al 19/07  prima della bomba d’acqua la temperatura era molto alta 24-26°C con pioggia residua praticamente nulla 1.6mm.
Il 21/07 dopo la bomba d’acqua la pioggia residua è arrivata a 306mm, la temperatura mediana ha subito una repentina riduzione a 20/21 °C a cui corrisponde una riduzione della temperatura giornaliera molto maggiore e conseguente choc termico nel terreno.
Questa è una situazione non comune ma eccezionale per i porcini. L’elevata temperatura ha ridotto velocemente l’umidità del terreno nel range di produzione, grazie allo choc la riproduzione del micelio è partita rapidamente e si è completata, a fine mese c’è stata l’ esplosione di porcini e ovoli.
 
Nelle regioni alpine fino ad oggi questa condizione non si è presentata a causa delle temperature troppo basse per la tanta pioggia, cito ad esempio la stazione di Tirano eliporto 481mt in Lombardia dove abbiamo ripristinate parecchie stazioni, posta alla stessa altezza e con la pioggia simile alla precedente sul Gargano.


Il 31/7 nella stazione di Tirano le piogge erano già abbondanti con 133mm in aumento continuo fino al 09 agosto quando la pioggia residua ha raggiunto 332mm. La temperatura il 31/07 era 16 °C ed è rimasta sostanzialmente stazionaria fino ad oggi 09/08 con leggero costante aumento fino a 18°C.
La temperatura è rimasta stabile per tanti giorni senza un vero choc termico e nonostante sia alta, non è ancora sufficiente a compensare la tanta pioggia per far partire una vera buttata.
L’aumento di temperatura di questi giorni  unito alla riduzione di umidità per evaporazione stabilirà l'equilibrio del rapporto pioggia temperatura, bisognerà vedere se questo nuovo equilibrio  durerà  il tempo sufficiente a consentire la riproduzione del micelio e si può usare il mio modello  descritto in situazioni simili nel secondo manuale



                                                               SCENARI POSSIBILI
In collina
Nelle zone con pioggia residua scarsa l’aumento di temperatura potrebbe asciugare in fretta il terreno e fermare la riproduzione, meglio tenere sotto controllo le stazioni con molta pioggia.
 
In montagna
La temperature era abbastanza bassa quindi l’umidità si manterrà più a lungo. L’aumento delle temperature in corso potrebbe dare uno choc in aumento, creare un buon equilibrio pioggia temperatura e far partire buttate interessanti.
 
Ho ricordato alcune possibili scenari per dire che potrebbero partire buttate molto diverse da zona a zona a causa delle diverse condizioni meteo e non trovarsi a ripetere la solita inutile scusa “i porcini sono imprevedibili”. Come continuo a ripetere non sono i porcini ad essere imprevedibili, è il tempo che cambia di continuo come gli pare, i porcini lo inseguono e  per me è fondamentale cercare di capire quello che vedo quando sono nel bosco, anche senza funghi.
 
                                                       L’HO RACCOLTO NEL BOSCO.
Ogni volta che posso me ne vado a camminare nei faggi conosciuti accompagnato dal silenzio e dal freschino che mi fa passare la stanchezza dei giorni afosi.


Un paio di settimane fa dopo due ore di cammino senza il cesto dei funghi, mi sono trovato accanto a un bel filare di grandi faggi che unisce il bosco con il bosco e sembra non abbia alcuno scopo …. ma forse uno scopo l’ha avuto in un passato lontano.
 
Probabilmente proprio in questo punto passava un’importante mulattiera che collegava alcune case isolate di cui si intravvedono ancora i ruderi nascosti dalla vegetazione e mi piace pensare agli uomini e alle donne di quel tempo. 
Li immagino percorrere tutti i giorni quel sentiero con la legna sulle spalle o la domenica vestiti da festa su un biroccio con la mucca per raggiungere tutti assieme la chiesa del borgo e mi piace pensare che la mulattiera fosse talmente importante da decidere di lasciare crescere alcuni piccoli faggi ai suoi margini.
La storia non si occupa dei piccoli gesti delle persone normali, c’è anche il dubbio che quelle persone siano davvero esistite però adesso quei faggi ci sono e il filare esiste. Forse non è paragonabile con i capolavori lasciati dagli uomini della storia che attirano turisti da tutto il mondo ma la vita di ciascuno di noi è fatta di piccole azioni e gesti quotidiani:
riportare a casa la bottiglia vuota, non raccogliere più funghi di quelli consentiti, lasciare al suo posto un porcino troppo piccolo, non calpestare un fungo “malefico”, non uccidere un serpente, raccogliere un rifiuto gettato da altri, non toccare il cucciolo di un capriolo, non usare il fuoristrada sui prati e le mulattiere, non rovinare il sottobosco o una prugnolaia, camminare in silenzio senza urlare, scambiare un saluto gentile e per dirlo con una sola frase; diventare parte di ciò che ci circonda.
 
I nostri piccoli gesti alla fine si sommeranno e tutti assieme modificheranno il pianeta, resta solo da capire se nel bene come quel filare, oppure nel male come le microplastiche nelle carni dei pesci.

9 commenti:

  1. Ciao Giancarlo! E' bello leggere le tue parole... per quanto riguarda le buttate alpine, sono stato in vacanza in Val di Fiemme dal 26 al 30 Luglio e ti confermo esattamente la situazione che hai descritto: tanta pioggia e temperatura che salendo pian piano non ha dato vita a grosse buttate...

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  2. Complimenti è bello leggere cosa scrive x le parole dette con il cuore se devo sciogliere x camminare nei boschi mi piace più nelle faggete e bello vedere il muschio l'erba verde sembrano dei prati mi mettono serenità mi rilassano a vedere quella bellezza della natura quei fusti di alberi maestosi sembra che tocchino il cielo Buona Serata Giancarlo

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  3. buona giornata a te, è un piacere condividere le emozioni

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  4. Salve in media valtellina si comincia vedere qualche cosa. Porcini di piccole dimensioni.Il terreno é abbastanza umido.Andato il 12/08.

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  5. Condivido il tuo immenso amore per la natura

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