Funghi

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martedì 2 marzo 2021

 CHE PRIMAVERA CI ASPETTA PER I PORCINI?
 
In questo 2021 fino ad ora la neve e la pioggia non sono mancate. 
Adesso la temperatura è superiore alla media stagionale, i mandorli stanno esplodendo di fiori, nel gruppo di mappa dei porcini già da diversi giorni si iniziano a vedere gli asparagi selvatici, splendide immagini dei primi dormienti “hjgrophorus marzuolus”, le prime spugnole e sono comparsi anche i primi piopparelli.


Per i porcini è ancora presto per capire cosa accadrà ma le premesse non sono male e in qualche modo mi ricordano la primavera del 2018 particolarmente generosa che ricostruisco con i dati della mappa dei porcini. 
Ricordo che la mappa elabora in diretta i dati meteo di un migliaio di stazioni attraverso il mio modello di previsione.


Ad inizio aprile del 2018 le precipitazioni erano state abbondanti e le temperate alte per il periodo, il micelio aveva iniziato la fase di riproduzione nelle regioni più calde affacciate sul Tirreno in particolare sui versanti più caldi.

Alcune stazioni della mappa dei porcini si erano accese già il 09 di aprile con le giuste condizioni per la fase di riproduzione del micelio.


Alla fine di aprile primi di maggio c’era stata la prima comparsa di porcini nelle zone più calde dalla Liguria alla Campania.
Non si poteva ancora parlare di buttata ma il segnale era chiaro, in compenso i prugnoli iniziavano a dare belle soddisfazioni. 


Dalla fine di aprile e soprattutto a maggio, le temperature erano entrate nel range di produzione e il 15 maggio la mappa dei porcini aveva sdato il primo deciso cambiamento utile per i porcini con numerose stazioni gialle.


Le giuste condizioni per la riproduzione del micelio erano distribuite sempre nelle regioni più calde sul tirreno ma anche sulle colline delle Prealpi mentre al Sud e Sicilia la temperatura era buona ma scarse le piogge.


Nonostante il forte segnale, ancora la pioggia e la temperatura non si erano stabilizzate e la mappa dei porcini era diventata una giostra con molte stazioni gialle che uscivano dal range e venivano rimpiazzate da altre che si accendevano mentre alcune si coloravano di verde per indicare la partenza della buttata. 
La mappa dei porcini del 24 maggio dava il quadro della situazione e le notizie dei ritrovamenti confermavano la situazione prevista.


Alla fine di maggio si riaprivano ufficialmente le stagioni dei porcini 2018 ma non dovunque e non si poteva andare a caso.
In sintesi:
1.      La pioggia era buona in gran parte d’Italia esclusa la Calabria e la Sicilia
2.      Le quantità attese non erano elevate com’è normale sia in questo periodo “maggio un assaggio”
3.      La temperatura era al limite del range di produzione e conveniva indirizzare la ricerca nelle fungaie sui VERSANTI CALDI non otre i 1000mt per i rossi e in collina per estatini
4.      Le condizioni migliori di temperatura erano nella zona climatica Tirrenica dalla Liguria fino alla Calabria.


Col mese di giugno si entrava nel pieno delle stagioni dei porcini ma con caratteristiche completamente diverse che riprenderò.

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