SE NON VEDO NON CREDO.
In
questo ottobre incredibile ho rifatto i conti più volte per domenica 27 nei miei boschi del Casentino e tutte le volte mi hanno dato BUTTATA IN
ESAURIMENTO.
Dopo tanti anni, il mio modello di previsione non mi ha mai
tradito ma questa volta, alla fine di ottobre, ho bisogno di
fare come S. Tommaso:
“se
non vedo non credo”.
Purtroppo
ero di servizio con i nipoti e non potevo organizzare una vera uscita così ho
cercato un compromesso.
Domenica
è stata una delle tante giornate estive di questo pazzo ottobre così ho pensato di organizzare una spedizione con la famiglia allargata e gli
amici. A tal fine ho studiato una meta che potesse essere giusta per tutti in un’area attrezzata nel mezzo delle foreste Casentinesi, ottima
per il barbecue ma anche ottima base di partenza per i funghi.
Non mi è stato difficile farla approvare e domenica siamo partiti.
All'arrivo
non so se erano più belle le espressioni sui volti della compagnia o il
paesaggio attorno, con i colori che andavano dal verde degli abeti, al rosso
acceso degli aceri, passando dai faggi che ci ricordavano di essere in autunno e le
castagne che cadevano.
Dopo
il barbecue senza dare troppo nell'occhio, ho messo un piede in uno dei tanti
sentieri imboccato tante volte per i porcini e subito ho visto alcuni
lattari delicius. Mi sono chinato per guardare meglio e dietro le spalle è sbucato
il nipote di 9 anni che ha subito iniziato a fare domande, poi si è unita l’amica
di 7 anni e giù, nuove domande. Dopo pochi minuti c’erano tutti:
tre
nipoti con la più piccola di nemmeno tre anni, due amici e tutti erano interessati ai
funghi, io lo ero ancora più di loro e il gioco della ricerca si è
scatenato.
I 5 partivano in ogni direzione, urlavano e mi chiamavano ad ogni
ritrovamenti dove il gruppo si riformava e la domanda più gettonata era "è buono da mangiare?"
Fra gli adulti è difficile vedere
tanto entusiasmo e voglia di conoscere.
Ovviamente
non mi sono allontanato e di porcini non ne ho visti ma gli altri li ho
incontrati tutti e tanti!
Le
amanniti spie dei porcini ma anche le phalloides che ho presentato ai bambini
come il fungo più importante di tutti da conoscere, poi i lattari, cortinari,
chiodini, vesce, nebularis, manine, boleti di vario genere …..
I
porcini comunque li ho visti!!! Nei cesti dei fungaioli di ritorno dove con
finta noncuranza facevo cadere lo sguardo:
Alcuni
edulis, abbastanza grossi, in maggioranza con la spugna verde, pochi freschi ma
già grossi, tutto come deve essere alla fine della buttata.
Verifica compiuta!
Forse
per me non è stata la migliore uscita a porcini di quest’anno ma sicuramente è
quella che ricorderò con maggiore piacere e ho la speranza di aver seminato un po’
di passione.
Questo
pazzo autunno penso proprio che rimarrà un anno da ricordare e non è ancora
tempo di bilanci, LA STAGIONE DEI PORCINI CONTINUA al centro nord come ho
descritto e il sud può avere ancora tutte le possibilità.
Per
ora segnalo la zona del PARCO DELL’ETNA da tenere sotto controllo.