Funghi

Funghi

martedì 29 ottobre 2019


SE NON VEDO NON CREDO.

In questo ottobre incredibile ho rifatto i conti più volte per domenica 27 nei miei boschi del Casentino e tutte le volte mi hanno dato BUTTATA IN ESAURIMENTO. 
Dopo tanti anni, il mio modello di previsione non mi ha mai tradito  ma questa volta, alla fine di ottobre, ho bisogno di fare come S. Tommaso:
“se non vedo non credo”.
Purtroppo ero di servizio con i nipoti e non potevo organizzare una vera uscita così ho cercato un compromesso.

Domenica è stata una delle tante giornate estive di questo pazzo ottobre così ho pensato di organizzare una spedizione con la famiglia allargata e gli amici. A tal fine ho studiato una meta che potesse essere giusta per tutti in un’area attrezzata nel mezzo delle foreste Casentinesi, ottima per il barbecue ma anche ottima base di partenza per i funghi.
Non mi è stato difficile farla approvare e domenica siamo partiti.

All'arrivo non so se erano più belle le espressioni sui volti della compagnia o il paesaggio attorno, con i colori che andavano dal verde degli abeti, al rosso acceso degli aceri, passando dai faggi che ci ricordavano di essere in autunno e le castagne che cadevano.
Dopo il barbecue senza dare troppo nell'occhio, ho messo un piede in uno dei tanti sentieri imboccato tante volte per i porcini e subito ho visto alcuni lattari delicius. Mi sono chinato per guardare meglio e dietro le spalle è sbucato il nipote di 9 anni che ha subito iniziato a fare domande, poi si è unita l’amica di 7 anni e giù, nuove domande. Dopo pochi minuti c’erano tutti:
tre nipoti con la più piccola di nemmeno tre anni, due amici e tutti erano interessati ai funghi, io lo ero ancora  più di loro e il gioco della ricerca si è scatenato. 
I 5 partivano in ogni direzione, urlavano e mi chiamavano ad ogni ritrovamenti dove il gruppo si riformava e la domanda più gettonata era "è buono da mangiare?" 
Fra gli adulti è difficile vedere tanto entusiasmo e voglia di conoscere. 


Ovviamente non mi sono allontanato e di porcini non ne ho visti ma gli altri li ho incontrati tutti e tanti!
Le amanniti spie dei porcini ma anche le phalloides che ho presentato ai bambini come il fungo più importante di tutti da conoscere, poi i lattari, cortinari, chiodini, vesce, nebularis, manine, boleti di vario genere …..
I porcini comunque li ho visti!!! Nei cesti dei fungaioli di ritorno dove con finta noncuranza facevo cadere lo sguardo:
Alcuni edulis, abbastanza grossi, in maggioranza con la spugna verde, pochi freschi ma già grossi, tutto come deve essere alla fine della buttata.
Verifica compiuta!

Forse per me non è stata la migliore uscita a porcini di quest’anno ma sicuramente è quella che ricorderò con maggiore piacere e ho la speranza di aver seminato un po’ di passione.


Questo pazzo autunno penso proprio che rimarrà un anno da ricordare e non è ancora tempo di bilanci, LA STAGIONE DEI PORCINI CONTINUA al centro nord come ho descritto e il sud può avere ancora tutte le possibilità.
Per ora segnalo la zona del PARCO DELL’ETNA da tenere sotto controllo.

venerdì 25 ottobre 2019


OTTOBRE 2019 PER I PORCINI NON FINISCE MAI.

L’immagine della MAPPA DEI PORCINI PREMIUM il 24 ottobre 2019 lo conferma.



Nelle regioni del nord e del centro nord, complici le temperature che continuano a rimanere alte, ci sono ancora tante  stazioni con il giusto rapporto pioggia temperatura.


Nelle regioni del centro sud e al sud le temperature sono nel range di produzione ma la pioggia residua nel terreno sta scendendo e le stazioni meteo di MAPPA DEI PORCINI PREMIUM sono entrate nella fase di buttata in esaurimento.



È normale che alla fine di ottobre ci siano condizioni giuste a macchia di leopardo ma è anomala la distribuzione sul territorio.

Per spiegarmi meglio riporto l’immagine della MAPPA DEI PORCINI PREMIUM del 24 ottobre 2018 nettamente diversa dalla situazione attuale.
Le giuste condizioni per i porcini nel 2018 erano ben consolidate nelle regioni del sud e isole e poca roba al centro e nord, com'è normale che sia in questo periodo.


Adesso la situazione è quasi opposta.
È l’ennesima conferma che non ci sono regole fisse a cui affidarsi per trovare i porcini.
I porcini vogliono un delicato equilibrio fra la pioggia e la temperatura che cambia continuamente senza regole e i porcini inseguono quell'equilibrio.

giovedì 17 ottobre 2019


LA SITUAZIONE DEI PORCINI A METÀ OTTOBRE.

Dal punto di vista statistico utilizzando i valori medi degli ultimi trentanni, si può dire che il mese di Ottobre ha le giuste condizioni per i porcini in molte regioni dal Nord al sud con differenze importanti.
Nelle zone alpina in alta montagna la temperatura è troppo bassa meglio in collina.
Al centro Italia la temperatura è buona mentre la pioggia è distribuita a zone come i porcini.
Zona Sud e Isole il rapporto di produzione diventa migliore in grande parte del territorio.


Questo mese di Ottobre 2019 sostanzialmente si allinea con la media trentennale.
La perturbazione di alcuni giorni fa ha riportato la pioggia residua nel range di produzione in particolare nelle regioni del centro nord.
La temperatura mediana rimane alta ma bisogna bisogna fare molta attenzione al tipo di porcino.
Nelle regioni collinari del Nord e del Centro Italia, la temperatura mediana entra nel range di produzione per edulis e pinophilus.
Nelle regioni più calde che si affacciano sul tirreno e soprattutto dalla Campania alla Sicilia, la temperatura mediana va bene anche per aereus e aestivalis.

MAPPA DEI PORCINI PREMIUM elabora in diretta i dati meteo e fornisce la fotografia puntuale della situazione che è in forte movimento.



Al Nord molte stazioni sono diventate gialle ma bisognerà seguire l’evoluzione perchè sia la pioggia che la temperatura sono vicine alla soglia minima.


Al centro nord c’è una zona molto interessante al confine fra Liguria Emilia e Toscana che può dare belle soddisfazioni.


Nelle regioni centrali i valori della pioggia e temperatura sono uscite dal range di produzione e le buttate sono entrate nella fase di esaurimento. Comunque questa è una fase interessante che può regalare esemplari di grosse dimensioni per una foto da ricordare..  



Dalla Campania alla Sicilia ci sono le condizioni migliori con ottima pioggia e temperatura soprattutto per aereus e anche avuli.
Vale davvero la pena seguire attentamente l’evoluzione

venerdì 11 ottobre 2019


LA SECONDA SETTIMANA D’AUTUNNO CONSOLIDA IL CAMBIAMENTO PER I PORCINI.

MAPPA DEI PORCINI PREMIUM  segnala una situazione con le giuste condizioni in quasi tutto il territorio con due caratteristiche.
La pioggia residua è buona in molte stazioni dal Nord al Sud.
La temperatura mediana inizia ad essere bassa al nord e in montagna e di conseguenza, i porcini che cercano il caldo, si spostano in collina e nelle regioni del meridione.  



Ricordo sempre che la Mappa va usata per avere la prima indicazione POI bisogna verificare direttamente i valori della pioggia e temperatura che la mappa fornisce in tutte le stazioni.

NELLE REGIONI DEL NORD
La temperatura è in genere scarsa con alcune eccezioni localizzate ma le possibilità per belle buttate sono scarse.

Matteo ha trovato il tempo per collegare le stazioni del FRIULI così MAPPA DEI PORCINI PREMIUM copre l’intero territorio nazionale.


REGIONI TIRRENICHE
In Liguria di levante, Toscana e Lazio, la pioggia residua è nel range in zone estese, la temperatura mediana è nel range di produzione nella maggioranza delle stazioni meteo, per aestivalis e aereus è vicina ai valori minimi. Le possibilità ci sono ma ci si deve accontentare.



APPENNINO DEL NORD E CENTRO
In Emilia Romagna la pioggia è buona e la temperatura vicino al limite basso, meglio gli edulis e pinophilus.
Umbria e Molise sono molto interessanti per tutti, mentre in Abruzzo la temperatura è bassa. 



REGIONI DEL MERIDIONE
La temperatura è decisamente buona e le giuste condizioni dipendono dalla diversa quantità di pioggia residua nel terreno.
Le piogge degli ultimi giorni hanno creati il giusto equilibrio in parecchie stazioni della Campania e per la prima volta in modo esteso in Calabria e anche in Sicilia che potrebbero diventare le prossime zone con produzioni interessanti.

venerdì 4 ottobre 2019


NEL PRIMO FINE SETTIMANA DI OTTOBRE CI SONO LE CONDIZIONI PER CERCARE LA PARTENZA DELLE PRIME BUTTATE D’AUTUNNO IN MOLTE REGIONI. 

Qualche segnale interessante si inizia a vedere.


Il 25 Settembre la MAPPA DEI PORCINI PREMIUM ha segnalato la partenza della prima riproduzione del micelio  dell’autunno in molte stazioni nelle regioni del centro.
L’evoluzione è stata positiva e adesso 5 ottobre molte stazioni sono diventate verdi con le giuste condizioni per la partenza della produzione.


Per avere le migliori prospettive è bene guardare direttamente i dati della pioggia residua e temperatura mediana in modo da scegliere i boschi alla migliore altezza per ogni tipo di porcino.

In linea di massima si può dire che la pioggia è nel range un po dappertutto mentre la temperatura, non troppo alta, va bene per aestivalis aereus in collina e edulis, pinophilus alle quote superiori ai 1100mt.

Nelle regioni del Sud


La temperatura mediana si mantiene bella alta nella migliore zona del range di produzione, a tutte le quote, purtroppo la pioggia residua è ancora bassa.
Bisognerà attendere ancora nuove piogge ma con quelle temperature, le speranze per ottobre ci sono ancora tutte.

Un nuovo cambiamento meteo:
Le nuove piogge del 3 di ottobre  hanno creato le giuste condizioni per la partenza della riproduzione del micelio in altre stazioni meteo in particolare in Friuli e Lombardia e andranno seguite tenendo sott'occhio in particolare la temperatura.


Commento:
La variabilità meteo di questi ultimi giorni con vento, nuove piogge e riduzione di temperatura ha sicuramente inciso sulla evoluzione della buttata, in particolare sui tempi per la comparsa dei porcini che si possono essere allungati di alcuni giorni rispetto ai tempi normali. 

La temperatura è la variabile da tenere più controllata  con i dati disponibili  in tutte le stazioni della MAPPA DEI PORCINI PREMIUM 

giovedì 3 ottobre 2019


LE CONDIZIONI AMBIENTALI GIUSTE PER I BOLETI DEL GRUPPO EDULIS.

Ieri sera 2 Ottobre presso l’Hotel Miramonti di Acquapartita, ho presentato la mia ricerca sui porcini al Comitato Scientifico Nazionale che opera all'interno dell’Associazione Micologica Bresadola di Trento.


Il Comitato Scientifico Nazionale riunisce circa 350 fra i più qualificati micologi italiani e stranieri e, dal 1976, promuove di norma due volte all'anno (primavera - autunno) incontri scientifici della durata di tre-quattro giorni, in differenti località d'Italia.



Per me, che non sono micologo e opero su base statistica, è stato un test importante e mi ha permesso di confrontare con una platea molto qualificata, i risultati raggiunti con una ricerca che porto avanti ormai da quarant'anni.


Erano presenti un centinaio di micologi che hanno seguito con attenzione e interesse la mia esposizione, anche con richieste di chiarimenti molto tecnici del tipo:
Qual è il gradiente termico necessario per attivare la riproduzione del micelio?


Ho risposto a tutte le domande, l’incontro è durato molto più a lungo della mezz'ora prevista dal programma e si è concluso con un applauso e dei complimenti.



Debbo dire che la serata è stata piuttosto impegnativa.

Per fortuna ci ha pensato Mara a riportarmi a casa dove sono arrivato abbastanza esausto ma contento e ancor più consapevole che la mia, è una ricerca sulle condizioni ambientali giuste nel bosco e non in laboratorio ed è la prima volta che viene fatta seguendo un metodo scientifico con un campione molto ampio.

In un prossimo post, se interessa, pubblico un estratto della relazione presentata.